L'Altra Riabilitazione

Ecco come la RESPIRAZIONE cambia la POSTURA

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Sapevi che il modo in cui respiri influenza profondamente la tua postura e la quantità di tensione muscolare che accumuli ogni giorno?

Esiste infatti un legame profondo tra la respirazione e la tua postura, eppure spesso questa importante interconnessione viene spesso sottovalutata (se non perfino ignorata).

Perché è fondamentale NON ignorare la relazione tra respirazione e postura?

Molto semplicemente perché, con degli appositi esercizi, è possibile migliorare le tensioni muscolari che purtroppo tutti noi accumuliamo ogni giorno, riducendo il dolore e migliorando la nostra postura.

Migliorando il modo in cui respiri attraverso appositi esercizi e stimolazioni che andremo ad analizzare più nel dettaglio in quest’articolo, potrai riscontrare una serie di benefici sia nel modo in cui ti muovi sia nel modo in cui ti senti, per non parlare dei sollievi legati ad eventuali problemi muscolo-scheletrici.

 

 

La mia piccola storia di “respirazione sbloccata”

Una corretta respirazione è davvero uno strumento incredibile che abbiamo a disposizione: facendo determinati esercizi respiratori puoi migliorare il modo in cui ti muovi, sentirti più leggero, e notare di conseguenza anche una riduzione del dolore.

Sono ormai molti anni che, con il mio sito (sul quale ti trovi in questo momento), promuovo l’importanza di una corretta respirazione nei pazienti che seguo sia di persona che online.

Ho notato il collegamento tra respirazione diaframmatica e postura già dal primo anno di università, all’inizio dei miei studi di fisioterapia.

Ogni giorno, una volta terminate le mie lezioni quotidiane, mi allenavo correndo all’aperto. Percorrevo sempre lo stesso percorso: abbastanza lungo e faticoso, sebbene fossi solito allenarmi con continuità e costanza. Un giorno mi trovai a svolgere un’intensa sessione di esercizi di postura e di respirazione, lavorando principalmente sul diaframma.

Quel giorno, quando andai a fare la mia solita corsa, notai che al termine del percorso, ero decisamente meno affaticato.

La spiegazione è tanto semplice quanto straordinaria: svolgendo quegli esercizi avevo sbloccato i muscoli della respirazione, ero più ossigenato e, come risultato, facevo meno fatica a muovermi.

Una respirazione corretta è uno strumento alla portata di tutti, e dalla quale tutti possiamo trarre benefici notevoli. In questo articolo vedremo un semplice esempio di esercizio di respirazione che puoi fare fin da subito.

Ma se vuoi approfondire questo argomento, ti invito a dare un’occhiata al mio video corso. “La Postura Non Basta”, un programma di ricondizionamento posturale completo e personalizzabile.

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La tua respirazione è inevitabilmente legata alla tua postura

 

A questo punto abbiamo ben chiaro il fatto che il modo in cui respiriamo sia intrinsecamente collegato alla nostra postura.

In particolare, c’è un muscolo su cui dobbiamo soffermarci, perché il suo ruolo è fondamentale per il nostro benessere: il diaframma.

 

Il diaframma: dove si trova e come funziona

Il diaframma è il muscolo principe della respirazione. Si tratta di un robusto muscolo a forma di cupola che si trova a circa metà del tronco e che separa la parte addominale dalla parte toracica.

È un muscolo molto grande attaccato alle coste e alla colonna dorsale (più specificatamente alle vertebre dorsali).

Grazie al suo movimento, il diaframma ci permette di respirare, muovendo la cassa toracica e permettendoci di espandere i polmoni.

Stiamo parlando del muscolo chiave di tutta la respirazione: per questo ci tengo molto a sottolineare la sua importanza e il suo ruolo.

Essendo un muscolo così grande ed essendo attaccato alle vertebre dorsali e al torace, è facile intuire che quando il diaframma non viene utilizzato in modo corretto, anche questi distretti (colonna toracica e vertebrale) potrebbero subire implicazioni.

 

Diaframma e  tensione nervosa

 

Oltre a essere connesso con la cassa toracica e con la colonna vertebrale, il diaframma ha una profonda connessione anche con la nostra tensione emotiva.

Quante volte ci troviamo in situazioni di stress protratto (magari giungendo al termine della nostra settimana di lavoro) e iniziamo ad avvertire dolore e tensioni muscolari?

 

Quando ci troviamo in uno stato di stress, infatti, una delle prime cose che facciamo è andare a modificare la nostra respirazione, alterando il modo in cui usiamo il diaframma (es. contraendolo eccessivamente).

Ecco che passiamo così da una respirazione diaframmatica (che utilizza principalmente il diaframma), generalmente più rilassata, ad una respirazione che utilizza principalmente la parte alta del torace, che tende ad accumulare tensione nelle spalle.

Quando il diaframma non funziona bene, il che si può tradurre quindi in una respirazione non corretta, andiamo a irrigidire le spalle, trovandoci costretti a incassarci di più. Come ovvia conseguenza, spesso iniziamo quindi a provare dolore diffuso in diverse catene muscolari.

 

Diaframma e  catene muscolari

Per catene muscolari intendiamo i gruppi di muscoli che svolgono lo stesso lavoro. Secondo Leopold Busquet, eccellenza nel settore, il diaframma rappresenta il centro delle catene muscolari, il muscolo fondamentale e cardine di questi gruppi. Ma la sua importanza non si limita certo ad un livello teorico.

Ci accorgiamo del ruolo del diaframma, ad esempio, quando siamo in una posizione di stretching abbastanza intensa e, per sentire meno tensione, la prima cosa che facciamo è proprio trattenere il respiro . Se lasciamo andare il respiro distendendo il diaframma, aumenta gradualmente la tensione che sentiamo.

Ecco che il diaframma diventa il centro dei nostri gruppi muscolari.

 

Cosa succede quando non si respira correttamente?

 

 

Visto l’importante ruolo del diaframma per la respirazione (e data la sua posizione), diventa chiaro anche lo stretto collegamento con la postura.

Un altro aspetto imprescindibile è la relazione tra il muscolo del diaframma e la tensione nervosa (e al conseguente irrigidimento muscolare che spesso notiamo nell’area delle spalle).

Quando non respiriamo bene, tendiamo ad accumulare una notevole tensione sulle spalle: mi sto riferendo alla fastidiosa sensazione che tutti noi conosciamo bene dopo aver lavorato a lungo al computer o dopo una lunga giornata di lavoro ad esempio. Una delle cose più comuni che si verifica è che la postura tende letteralmente a chiudersi: spalle in avanti, colonna incurvata, muscoli delle spalle contratti.

Quando il diaframma è maggiormente contratto (a causa di una respirazione non corretta), anche la zona del dorso sarà maggiormente contratta, sollecitata e dolorante. Da qui in poi, inizieremo ad accusare tutta una serie di sintomi, più o meno fastidiosi.

 

 

I sintomi di una respirazione non corretta (parte #1):

 

 

I sintomi di una respirazione non corretta sono vari e possono essere diversi in base alla persona.

Tuttavia, i più comuni includono:

  • dolori e contratture a livello cervicale (spesso da ambo i lati) 
  • dolori e contratture a livello delle scapole 
  • rigidità e dolori a livello del dorso.

Perché proprio queste aree? Perché sono strettamente connesse al diaframma. Non sottovalutare mai la sua importanza!

Ovviamente una respirazione non corretta non è l’unica potenziale causa di dolori scheletrici (ci mancherebbe), ma sicuramente è una delle principali.

 

I sintomi di una respirazione non corretta (parte #2):

Oltre ai dolori a livello cervicale, scapolare e dorsale, quando non respiriamo correttamente spesso avvertiamo anche una sensazione di stanchezza generale.

Il motivo è abbastanza scontato: se non respiro bene è facile che mi senta più stanco del dovuto.

Innanzitutto sono meno ossigenato di quanto dovrei e, inoltre, tutte le tensioni muscolari che si accumulano tendono a farmi muovere con maggior fatica e meno liberamente.

Per usare una metafora, immagina di indossare un vestito troppo stretto: se indosso un vestito di 2  taglie sotto la mia faccio chiaramente più fatica a muovermi e sarò più affaticato di quanto dovrei.

Svolgendo determinati esercizi di stimolazione ai muscoli della respirazione posso ottenere dei benefici e, finalmente, indossare un abito della taglia “giusta” per me.

Che cosa puoi fare per migliorare la tua respirazione?

Abbiamo visto in che modo la respirazione sia importante per la postura e, soprattutto, abbiamo capito che quando non respiriamo bene spesso avvertiamo una serie di sintomi (es. dolore alla schiena, affaticamento, tensione muscolare etc.).

Cosa possiamo fare quindi per respirare in modo corretto?

La risposta è abbastanza semplice: svolgere dei semplici esercizi di respirazione ogni giorno.

Se sei solito svolgere un qualche tipo di attività fisica, è una ottima idea includere esercizi di respirazione nella tua routine di riscaldamento.

Semplici esercizi respiratori permettono ai muscoli della respirazione di svolgere al meglio il proprio lavoro, e come abbiamo visto, puoi trarne innumerevoli vantaggi.

Attenzione, è importante sottolineare che non c’è propriamente un modo “giusto” o “sbagliato” di respirare.

Ognuno di noi respira in modo diverso (con differenze più o meno marcate) ma quello che vogliamo assolutamente fare coi nostri esercizi è permettere ai nostri muscoli respiratori di lavorare al meglio. In altre parole, vogliamo che i nostri muscoli riescano a dare il 100% delle proprie potenzialità, stimolandoli in modo adeguato affinché non siano troppo contratti.

Illustro alcuni semplici esercizi respiratori alla fine di questo video che ho pubblicato sul mio canale YouTube, che peraltro ti invito a visitare.

Il consiglio è però quello di non limitarsi a dei semplici esercizi di prova, ma di prendere seriamente la questione ed organizzarti un bel piano di lavoro strutturato, che ti permetta di ridurre le rigidità muscolari non solo a livello respiratorio.

Puoi farlo attraverso il mio programma “La Postura Non Basta”, che ti invito a provare gratuitamente cliccando QUI o sull’immagine qui sotto! (sotto l’immagine trovi anche il video che ti ho citato).

Conclusione

Ora che abbiamo visto una panoramica del ruolo del diaframma, ci tengo a ribadire che il lavoro sulla respirazione ha un potenziale enorme per ognuno di noi.

Ci sono persone i cui sintomi e contratture muscolari sono state notevolmente migliorate in seguito ad un lavoro respiratorio come quello che propongo nei miei corsi.

I benefici non saranno uguali per tutti perché ognuno di noi presenta una fisicità e delle necessità specifiche, ma per una grande parte delle persone i vantaggi sono immediati e notevoli.

Ti consiglio assolutamente di fare un lavoro respiratorio con regolarità, possibilmente seguendo esercizi di respirazione ogni giorno.

Se non hai mai fatto esercizi respiratori prima d’ora, meglio ancora: potranno senz’altro darti sollievo e miglioramenti importanti.

Marcello Chiapponi

Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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