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5 motivi per cui il tuo disturbo cervicale non passa

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Una delle frasi che sento dire più spesso ai miei pazienti è: “Per quale motivo il mio disturbo cervicale non passa? Sono destinato a rimanere così per sempre?”.

Lascia che ti dica una cosa: non è così. Risolvere i disturbi cervicali può essere molto difficile, ma non è impossibile.

Risolvere il disturbo cervicale può essere molto difficile perchè si tratta di un problema che dipende da un mix di tue caratteristiche e di comportamenti che hai tenuto, a vari livelli.

Da un certo punto di vista, lo puoi considerare alla stessa stregua dell’obesità: è possibile risolverla? Assolutamente si. È facile? Assolutamente no. Quanti ci riescono? Una ristretta minoranza.

Anche l’obesità dipende da un mix di predisposizione e di comportamenti tenuti (sedentarietà, eccesso alimentare..): risolverla richiede una grande forza di volontà, che non tutti hanno.

Per fortuna, migliorare il disturbo cervicale è in genere più semplice: probabilmente hai tutta la forza di volontà che serve, ma non conosci le informazioni giuste e le modalità corrette!

Ecco quindi 5 motivi per cui i tuoi disturbi cervicali non passano: più ne hai, minori sono le probabilità di risolvere il problema.

 

#1 Forse i tuoi sintomi non dipendono da un disturbo cervicale

Cervicale non passa

Leggendo i vari forum sull’argomento, scoprirai che il 90% dei dibatti è di questo tipo:

Ho delle fitte alla testa, capita anche a voi? È la cervicale?
Risposte: “ Siii è la cervicale!!!

E così via, stesso discorso per i sintomi più disparati: debolezza alle gambe, spossatezza, emicrania, mancanza di lucidità…

NON cadere in questo tranello: se ritieni di “avere la cervicale”, vuol dire che ritieni di “avere troppa tensione e rigidità ai muscoli del collo”.

Quindi, potresti fare 2 considerazioni:

1) disturbo cervicale = troppa rigidità di muscoli e vertebre. Come mai l’ho sviluppata? Non si irrigidiranno da soli per caso no?
2) È ragionevole che la rigidità di muscoli e vertebre del collo (che ripeto, devi capire perchè ce l’hai) provochi debolezza alle gambe, tachicardia o altri strani sintomi? Mmmmm…

Il disturbo cervicale (quindi la rigidità di muscoli e vertebre) può essere una manifestazione secondaria di qualche altro problema”.

In soldoni:

– se hai un disturbo d’ansia generalizzato, avrai anche i muscoli sempre tesi
– se hai frequenti problemi di stomaco, puoi avere irrigidimento del collo come manifestazione secondaria
– se hai uno stato di stanchezza e stress metabolico in generale, questo può provocare irrigidimento muscolare

Chiaro? Ti invito ad approfondire l’importantissimo rapporto CAUSA-EFFETTO nell’articolo “Come interpretare i sintomi cervicali“.

 

#2 Stai delegando la soluzione del tuo disturbo a qualcun’altro

Cervicale non passa

Mi si rompe la macchina = vado dal meccanico. Lui la aggiusterà, non mi interessa come, basta che lo faccia.

Ho problemi al collo = vado dal fisioterapista/osteopata/chiropratico ecc. ecc. ecc.. Loro me lo aggiusteranno, a me interessa solo non avere più dolore.

Il ragionamento fila: peccato che non funzioni così.

Nel 90% dei casi, il disturbo cervicale dipende da un mix di fattori:

fattori meccanici: posture, sovraccarichi, caratteristiche generali del fisico
fattori metabolici: anche quello che mangi ha una profonda influenza sui muscoli
fattori nervosi: se sei una persona tesa e nervosa, avrai i muscoli mediamente sempre contratti

Ora, come vedi questi fattori sono prettamente INTERNI, cioè tuoi in prima persona.

Un terapista può cambiare “a mano” il modo in cui mangi? Può cambiare il modo in cui affronti le cose o il tuo carattere?

Ovviamente, non se ne parla neanche.

Lo scopo di un BUON terapista è “farti uscire dalle secche” dando un iniziale aiuto ai muscoli, ma poi deve capire come hai fatto a finire nel pantano ed insegnarti ad uscirne.

In pratica: senza una strategia che ti coinvolga in prima persona e che vada a lavorare su tutti i fattori possibili, non ne esci. Questo è uno dei principali motivi per cui il tuo disturbo cervicale sembra non passare mai.

Se aspetti che sia solo e soltanto il terapista di turno a risolverti il problema definitivamente, aspetterai un bel pezzo, come del resto la maggior parte delle persone.

Ok, ma non ho trovato nessuno che mi abbia detto cosa fare, oppure i suoi consigli non hanno funzionato!”.

Vero: troppo spesso i consigli che danno i professionisti sono banali e poco efficaci.

Comincia con lo scaricarti il mio manuale gratuito Sintomi Cervicali Svelati, e se poi vorrai la guida passo passo potrai pensare al mio video-corso CERVICALE STOP!

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    #3 Non ti stai dando delle tempistiche corrette: i tuoi muscoli e le tue vertebre potrebbero essere in pessime condizioni

    Vertebre cervicali

    Mettiamo che tu stia attuando un bel piano: te lo ha fatto un professionista, o lo hai appreso dal mio video corso.

    Stai facendo esercizio, mangiando correttamente, ed utilizzando tutte le strategie per ridurre l’impatto del sistema nervoso. Ottimo lavoro!

    Quanto ci vuole per vedere miglioramenti? Dipende dallo stato di muscoli e vertebre!

    Molte persone hanno problemi da così tanto tempo che i loro muscoli sono diventati letteralmente di cemento, e le loro vertebre fortemente usurate, ed è pertanto difficile risolvere in breve tempo.

    Posto che c’è sempre margine di miglioramento, non ci vorranno alcuni giorni per ottenerlo, ma piuttosto alcuni mesi se non alcuni anni.

    In generale, segui questa regola: se stai facendo le cose giuste, i sintomi cominciano a migliorare velocemente, mediamente nel giro di qualche settimana al massimo.

    Per star meglio non occorre molto tempo, insomma.

    Ma perchè dei veri e propri cambiamenti si consolidino, e quindi perchè tu possa dire di aver risolto in profondità, occorrono spesso tempi molto più lunghi.

     

    #4 Stai pensando solo al collo, dimenticando tutto il resto

    Come ho detto prima, il disturbo cervicale può essere anche specchio di disagi metabolici o di un sistema nervoso troppo attivo, e per questo devi occuparti di migliorare l’alimentazione (come ad esempio utilizzando il nostro schema di alimentazione circadiana e anti infiammatoria) e lo stile di vita.

    Ma anche se rimaniamo a livello di muscoli e ossa, il disturbo cervicale non è necessariamente “primario”, cioè la causa spesso può non trovarsi esattamente dove il problema si manifesta.

    I tuoi muscoli cervicali potrebbero essere troppo tesi a causa di una rigidità generalizzata della colonna vertebrale, oppure della muscolatura respiratoria.

    Ad esempio, mi capita spessissimo di vedere persone migliorare di molto lavorando sulla muscolatura toracica e respiratoria.

    Insomma, se vuoi migliorare il disturbo cervicale dovrai probabilmente fare esercizio, e questo esercizio non dovrà riguardare solo il collo, ma la postura in generale.

    Non sai da dove cominciare? E va beh, ti darò un’altra mano.

    Scarica QUI il mio manuale (gratuito anche questo, sono magnanimo) su come migliorare la postura.

     

    #5 Ti stai facendo condizionare da una lastra o da una risonanza

    La radiologia ha fatto passi da gigante ed ha aiutato tantissimo a capire meglio il corpo umano.

    Ma ha creato anche un bel problema: la “condannada esame radiologico.

    Un discorso che spesso sento fare è “io questa cosa non la posso fare, ho problemi al collo a causa di una protrusione”.

    Quando scopri di avere una protrusione, un’ernia oppure artrosi, oppure ancora la mitica “perdita della lordosi” il mistero sembra risolto: ecco perchè hai tutti quei sintomi!!

    Peccato che, anche qui, non sia così.

    Quello che spesso non ti dicono i radiologi, è che se fai una risonanza a 100 persone di più di 30 anni SENZA ALCUN PROBLEMA AL COLLO, la possibilità di trovare uno dei problemi che ho citato oltrepassa il SETTANTA per cento.

    Chiaro il concetto?

    Protrusioni, ernie, perdita della lordosi cervicale ed artrosi sono riscontrabili nel 70% (e la percentuale aumenta più sali con l’età) delle persone SENZA ALCUN PROBLEMA AL COLLO.

    Cosa significa?

    Che si tratta si di degenerazioni della colonna, ma che queste sono assolutamente comuni e che non rappresentano assolutamente una condanna.

    Ti sono state provocate probabilmente da una eccessiva rigidità muscolare, ma risolvendo la rigidità muscolare potrai stare benissimo anche con evidenti “”problemi”” come quelli citati.

    Il problema delle “vittime di esami radiologici” è talmente forte che alcuni comitati medici negli Stati Uniti e nel Canada stanno cominciando a sconsigliarne vivamente l’uso, se non in casi di estrema necessità.

     

    CONCLUSIONE

    Ti ho illustrato 5 validissimi motivi per cui probabilmente non stai risolvendo il tuo disturbo cervicale.

    Prendi in considerazione dove puoi migliorare, e passa all’azione quanto prima.

    Se sei confuso sul cosa fare, ripassiamo:

    Se sei abbastanza a portata di mano e vuoi una valutazione personale, che ovviamente segua i principi che ho illustrato, puoi guardare la mia pagina Esempio di Visita e contattarmi da lì o dalla pagina contatti.

    Se hai qualsiasi tipo di dubbio, scrivilo nei commenti qui sotto!

    Alla prossima

    Marcello

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    Marcello Chiapponi

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    Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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