L'Altra Riabilitazione

Artrosi dell’ anca (coxartrosi): quali sono i sintomi e quali le cure

Marcello Chiapponi

Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Sicuramente sarà capitato a molti di sentir parlare di artrosi dell’anca, o di conoscere qualcuno operato di protesi all’anca a causa dell’artrosi.

L’ artrosi dell’anca è un problema molto comune, sia nelle donne che negli uomini, e non necessariamente incorre in età avanzata: i primi sintomi si possono avere anche intorno ai 45-50 anni. In caso di fattori predisponenti, come la displasia congenita dell’anca, i sintomi possono insorgere anche prima.

In questo articolo ti illustrerò cos’è l’artrosi dell’anca, come si riconosce e come si cura: grazie a questo articolo e alle risorse collegate, avrai le idee chiare sul problema, ed avrai un efficace “piano di azione”, da mettere in pratica subti.

L’artrosi è un processo lento, non si sviluppa cioè dall’oggi al domani: è per questo che nella maggior parte dei casi si può cercare di “tamponare” con un buon piano di riabilitazione (che vedremo)

A volte si comincia ad avvertirlo improvvisamente, senza alcuna avvisaglia, ma se alla radiografia si evidenzia uno stato di  artrosi, significa che il problema stava “covando” da mesi o anni.

Molti pensano che quando si ha un dolore all’anca, si stia sempre e comunque sviluppando artrosi, ma non è così: molto spesso i dolori sono legati a rigidità ed infiammazioni muscolari su base posturale.

Il prolungarsi di una situazione di rigidità muscolare forte provoca prima sintomi da sovraccarico (infiammazioni) e  poi  artrosi.

L’ artrosi dell’anca si può quindi considerare come la conseguenza di un sovraccarico muscolare: a meno di rari casi, non si sviluppa spontaneamente, ma è conseguenza di un prolungato sovraccarico sull’articolazione.

 


 

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I SINTOMI DEI PROBLEMI ALL’ANCA E DELL’ARTROSI

Come abbiamo visto, l’ artrosi all’anca è un processo che si sviluppa lentamente, a causa spesso di sovraccarichi e di tensioni muscolari eccessive.

Di conseguenza, quando cominciano i primi sintomi, non è detto che ci sia già artrosi, ma può esserci soltanto infiammazione di tendini e muscoli.

In quel caso si parla di infiammazioni del trocantere ( a volte chiamate “trocanteriti”, a volte chiamate “borsiti trocanteriche“, cioè infiammazione della testa del femore.

I sintomi di queste forme sono comunque simili a quelli dell’artrosi, con la differenza che nell’ artrosi l’articolazione si presenta rigida, nelle infiammazioni muscolari no.

Vediamo quali sono i sintomi di un problema all’anca.

  1. dolore nell’alzarsi dopo aver mantenuto la posizione seduta. Questo sintomo è tipico della rigidità del muscolo psoas, che “gradisce” lo stare accorciato quando la persona è seduta, ma non “gradisce” il rapido stiramento quando questa si alza.
  2. dolore nel camminare. In genere, più si cammina, più aumenta il dolore
  3. dolore alla regione inguinale, a lato della coscia, o nella parte bassa della schiena (solo da un lato).
  4. rigidità, che si manifesta come difficoltà ad eseguire alcuni movimenti, sopratutto mettersi le scarpe ed accavallare le gambe.
  5. talvolta, irradiazione del dolore nella parte anteriore della coscia

Generalmente i dolori iniziano in maniera subdola, con fastidi occasionali o mal di schiena sporadici.

In questa fase le strutture più interessate sono i muscoli, dolenti a causa dell’eccessiva rigidità.

All’ eccessiva rigidità prolungata dei muscoli si aggiunge poi l’usura dell’articolazione, che si vede in genere solo più in là nel tempo.

I sintomi possono presentarsi ad una sola anca o ad entrambe: generalmente c’è sempre un lato maggiormente interessato, ma nel tempo questo può cambiare a causa degli adattamenti che il corpo mette in atto per sfuggire al dolore.

 

LE CAUSE

Alla base dell’artrosi dell’anca ci possono essere tantissime cause: alcune ci sono ben note, altre meno, altre ancora fanno parte della nostra predisposizione genetica.

Una cosa che si nota abbastanza spesso è questa: quando si hanno problemi all’anca è verosimile che ci sia una postura sbilanciata, cioè che carica eccessivamente da un lato.

Con una postura sbilanciata i muscoli sono maggiormente in tensione, e possono esercitare un effetto compressivo sull’articolazione dell’anca.

Uno dei principali muscoli responsabili della “compressione”, e nel tempo dell’usura, a livello articolare dell’anca, è il muscolo ileo psoas.

Tale muscolo può sviluppare una tensione eccessiva per tanti motivi: problemi alla colonna vertebrale, problemi all’ intestino (è situato proprio dietro al tenue, come mostro in questo articolo), problemi degli organi uro genitali

L’anca si può sovraccaricare anche per problemi che vengono da altre zone: ad esempio, se hai una caviglia più debole a causa di una vecchia ma forte distorsione, è evidente che il corpo cercherà di caricare il meno possibile la gamba con la caviglia debole, e sposterà il carico sull’altra.

Questo “adattamento posturale” genererà un sovraccarico sulle articolazioni della gamba “sana”, tra cui anche l’articolazione dell’anca.

 

Altri fattori che possono causare artrosi

Accanto al meccanismo “posturale”, c’è sicuramente da tenere in considerazione l’usura “fisiologica”: più l’età aumenta, più è probabile andare incontro a fenomeni artrosici.

Nell’anca ci possono essere però due condizioni che possono portare ad usura precoce: la displasia ed il conflitto femoro acetabolare, due condizioni assolutamente congenite.

Nella displasia le superfici articolari non si sono formate correttamente, e quindi ci può essere una graduale perdita dei rapporti anatomici (lussazione): si tratta di una condizione che viene diagnosticata alla nascita, con i controlli di routine.

Nel conflitto femoro-acetabolare abbiamo invece superfici articolari che “cozzano”: in pratica, la forma eccessivamente sviluppata della testa del femore la porta ad entrare in contatto precocemente con l’acetabolo.

Guardando questo video ti sarà sicuramente più chiaro il concetto, tutto sommato molto semplice.

Entrambe queste condizioni possono portare l’anca a sviluppare artrosi ben prima di quanto normalmente non succeda (60-70 anni).

COSA SI VEDE IN UNA RADIOGRAFIA ALL’ANCA

Facendo una radiografia all’anca, spesso emerge una riduzione dello spazio tra la testa del femore ed il bacino, una sclerosi (usura) della testa del femore e la presenza di osteofiti (piccole calcificazioni tipiche dell’artrosi).

A volte, nonostante un forte dolore, la lastra appare normale: in quel caso il problema è da attribuire maggiormente ai muscoli, piuttosto che all’articolazione.

I segni di usura all’ articolazione potranno comunque arrivare qualche anno dopo. Talvolta il radiologo può consigliare di approfondire l’indagine con una risonanza magnetica: questo risulta particolarmente consigliabile con dolori che non rispondono alle cure, in quanto ci può essere una “osteonecrosi della testa del femore“, una condizione di sofferenza della testa femorale per insufficienza vascolare.

Nel caso di osteonecrosi della testa del femore tutte le cure conservative sono destinate a fallire: occorre ricorrere alla camera iperbarica e talvolta all’intervento chirurgico.

 

SI PUO’ CURARE L’ ARTROSI ALL’ANCA?

L’artrosi è un problema che tende a progredire nel tempo, inutile negarlo.

Una buona fetta di popolazione arriva ad un grado di artrosi tale che l’unica soluzione rimane l’intervento chirurgico di protesi all’anca.

Tuttavia, c’è anche un buon numero di persone che vive benone con uno stato di significativa artrosi, perchè i loro muscoli sono in buone condizioni.

Sopratutto se il processo di degenerazione dell’articolazione non è troppo avanzato, è giusto cercare di far funzionare al meglio i muscoli con una buona riabilitazione.

Impossibile dire se questo “fermerà” il processo di usura dell’articolazione: dal punto di vista pratico, il lavoro sui muscoli è comunque la miglior cosa da fare.

La riabilitazione dell’artrosi dell’anca si basa su:

  • mobilizzazione articolare, per ridurre al minimo le rigidità
  • allentamento delle tensioni muscolari tramite esercizi di stretching
  • rinforzo della muscolatura tramite esercizi appositi.

Questo protocollo è applicabile anche in quei casi di dolore all’anca senza ancora chiari segni di artrosi.

L’affidarsi ad un professionista è sicuramente una buona opzione, ma con una serie di esercizi ed accorgimenti ad hoc, si è già fatto gran parte del lavoro: molti dei lettori di questo sito lo hanno fatto e ne sono assolutamente soddisfatti!

 

 

In questo video sono raccolti alcuni esercizi utili per chi ha problemi all’anca: questo video è una sorta di estratto della mia GUIDA COMPLETA PER I DOLORI ALL’ANCA, di cui ti parlerò tra un attimo.

Ai problemi dell’anca ho dedicato una serie di video sul mio canale YouTube: clicca QUI per vederli!

 

GLI INTEGRATORI “PER LA CARTILAGINE” SONO UTILI?

È molto facile cadere nella tentazione di provare l’ “integratore miracoloso” di turno.

Il meccanismo è semplice:

  • leggi che l’integratore xy “fa bene alla cartilagine”
  • sai di avere un problema alla cartilagine, perchè di quello si tratta quando si parla di artrosi
  • provi l’integratore

Il problema fondamentale è che:

  • di fatto la cartilagine NON ricresce, altrimenti nessuno verrebbe operato di protesi
  • gli integratori che si ripromettono di essere efficaci sulla cartilagine, lo sono in maniera dubbia
  • se anche lo fossero, l’impatto che possono avere è minimo

Di conseguenza, il mio consiglio è di non riporre troppa fiducia nei vari integratori “per la cartilagine”: certo, le controindicazioni sono talmente poche che si può anche fare un tentativo.

Ma a mio avviso vale la pena di fare questo tentativo SOLO SE si sta lavorando anche sugli esercizi.

Se lo stai facendo, un supporto dagli integratori ti può venire dagli acidi grassi Omega 3 (provata efficacia anti infiammatoria) e dalla glucosammina (uno degli integratori “per la cartilagine” più famosi, con qualche studio a supporto dell’efficacia).

Due prodotti famosi e ben recensiti sono quelli che trovi qui sotto

LA MIA GUIDA COMPLETA PER MIGLIORARE I DOLORI ALL’ANCA

Se soffri di dolori all’anca (da artrosi o da problemi infiammatori come la trocanterite), puoi migliorare notevolmente la tua situazione con:

  • un protocollo di esercizi adeguati al tuo caso
  • un piano alimentare che aiuti nel togliere infiammazione e nel garantire benessere intestinale (molto importante per l’anca)
  • una serie di accorgimenti ed esercizi mirati anche ad altri aspetti della tua postura, che possono influire sull’anca

Tutto questo lo puoi trovare nella mia guida “Soluzioni per l’anca“, il più completo prodotto che tu possa trovare per prenderti cura della tua articolazione.

Grazie ad una serie di TEST e ad un protocollo di esercizi adattabile alle tue capacità motorie, potrai portare la tua anca nelle migliori condizioni possibili, con un impegno di soli pochi minuti al giorno.

La guida è al momento disponibile in formato ebook (lo puoi vedere da Kindle, Ipad o computer) + formato video guida (tutti i video con gli esercizi spiegati).

Non ti preoccupare se non hai troppa confidenza con la tecnologia: magari per leggere “Guerra e Pace” preferisci sicuramente il cartaceo, ma qui ti basteranno poche nozioni fondamentali che potrai leggere come stai leggendo questo articolo.

In più, i video (che sono molto più chiari delle spiegazioni scritte) li potrai scaricare e vedere offline.

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ALTRI PUNTI FONDAMENTALI DELLA RIABILITAZIONE: CURE FARMACOLOGICHE, ALIMENTAZIONE & CO.

Le cure farmacologiche, per bocca o per infiltrazione, possono essere dei buoni coaudiuvanti,ma devono essere circoscritte nel tempo: è consigliabile infatti riuscire a risolvere il problema per via meccanica, in quanto l’assunzione di anti infiammatori rischia di limitarsi a “spegnere” il sintomo.

Gli integratori alimentari possono essere un aiuto, anche se ovviamente non fanno i miracoli: non esiste integratore che abbia più effetto di un piano di esercizi.

Detto questo, l’integratore più famoso (fortunatamente abbastanza economico) che puoi trovare è la glucosammina, come quella in vendita su Amazon che trovi qui sotto.

La cura dell’alimentazione può avere ottimi riscontri sui dolori all’anca: una buona alimentazione favorisce infatti un corretto transito intestinale, fattore importantissimo per l’articolazione dell’anca.

Abbiamo visto come posteriormente rispetto all’intestino risieda il muscolo psoas, il più grande muscolo dell’anca.

Ne consegue che se le funzionalità dell’intestino non sono ottimali (gonfiori, stipsi ecc..) il muscolo psoas può aumentare il suo stato di tensione, con effetti negativi sull’anca.

Può risultare particolarmente utile seguire un regime alimentare come quello raccomandato nel nostro articolo “esempio di alimentazione circadiana e anti infiammatoria“.

Quando la riabilitazione non basta: l’intervento di protesi all’anca

Eh si, a volte la migliore delle riabilitazioni non è sufficiente a risolvere il problema.

Capire perchè la riabilitazione possa non bastare è piuttosto semplice, se pensiamo che l’artrosi è un problema di degenerazione delle cartilagini, tessuto che ad oggi NON siamo in grado di far ricrescere.

Di conseguenza, quando l’usura è eccessiva, si ricorre all’intervento di sostituzione protesica (protesi all’anca).

In pratica, si tratta di sostituire le superfici articolari rovinate con una protesi di titanio.

Si tratta di un intervento che garantisce ottime possibilità di successo, ed un recupero decisamente rapido, soprattutto ora che si stanno facendo strada tecniche sempre meno invasive.

Per maggiori informazioni sull’intervento di protesi all’anca, leggi l’ articolo sulla protesi all’anca del mio collega David Di Segni, di MDM Fisioterapia.

In questo video è illustrata in maniera chiara la procedura con la quale viene effettuata la protesi.

IL MIO APPROCCIO ALL’ARTROSI DELL’ANCA

Il mio approccio ai problemi dell’anca si articola in due tempi:

1) capire le cause del sovraccarico dell’articolazione

2) mettere l’articolazione nelle migliori condizioni possibili

Per capire le cause del sovraccarico è necessario un attento studio del caso, una appropriata valutazione posturale ed eventualmente degli esami strumentali.

Puoi avere  informazioni dettagliate sulle metodiche di valutazione  alla pagina esempio di visita.

 

Conclusione: cosa si può fare davvero contro l’artrosi all’anca?

Come ho detto fin dall’inizio e lungo l’articolo, l’artrosi all’anca è spesso un processo che tende ad avanzare nel tempo, più o meno velocemente.

Quando avanza troppo, c’è poco da fare: piaccia o no, la protesi è l’unica soluzione credibile (peraltro, le protesi moderne garantiscono ottimi risultati).

Tuttavia, in questo articolo hai imparato quanto il rinforzo muscolare e la rieducazione in genere possa essere importante:

  • per ridurre contrazioni muscolari che aumentano la compressione sull’articolazione
  • per rinforzare i muscoli e far lavorare al meglio il complesso bacino-anca

Impossibile dire quanto questo possa fermare un processo artrosico, ma come ho detto prima, è comunque la miglior cosa da fare.

Avere muscoli che lavorano meglio si traduce nella maggior parte dei casi in una importante riduzione dei sintomi

E anche se la tua anca fosse destinata ad un intervento, molto meglio arrivarci con i muscoli preparati, posso garantirtelo.

Ecco perchè ti consiglio di iniziare subito con un buon programma di rinforzo muscolare: che sia quello della mia guida o un altro, l’importante è non stare fermi!

135 risposte

      1. Ciao Marcello, una domanda su Milano a chi posso rivolgermi per una valutazion ottimale e relativo recupero funzionale?

        1. Se parli di aspetti riabilitativi, io sono a Milano tutti i venerdi. Se parli di aspetti chirurgici non saprei, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta.

          Un saluto

      1. ehm…non sono un esperto in medicina legale. Tuttavia ho visto centinaia di protesi d’anca, e nessuna che prenda alcuna invalidità, dato che tornano al lavoro normalmente…

    1. Anna, ovviamente dipende dal tipo di problema, dal tipo di soggetto e non ultimo da dove ci contatti

      1. Ce mio ragazo Ke gli fa male il muskolo dentro in una gamba in pratika e dalanca in giù tutta gamba problemi alzarsi muoversi insomma addifficoltà in generale a fato già oto sedute e da un mese Ke le venuto sono di Roma mi può aiutare kome possibile avere vere cure grazie

        1. ehm..per quanto riesco a capire…non è detto che sia per forza un problema all’anca. Le consiglierei di avere fiducia in chi si sta prendendo cura del suo ragazzo, al limite se la cura non sta funzionando, vi consiglieranno qualcos’altro.

  1. Buonasera, ho appena ritirato il referto di una rx all’anca sx con il seguente testo”SEGNI DI COXARTROSI CON SCLEROSI DEL TETTO ACETABOLARE E PROMINENZA DEL CIGLIO COTILOIDEO: CONSERVATA L’INTERLINEA ARTICOLARE E LA MORFOLOGIA DELLA TESTA FEMORALE, volevo sapere essendo appassionato di ciclismo se pedalare e’ controproducente o meno? Grazie

    1. Ciao Giancarlo. In teoria si dice sempre che la pedalata, essendo “in scarico” non è particolarmente usurante per l’anca. Occorre però capire se questa attività si sia protratta in modo eccessivo, diventando lei stessa la causa del problema. Se sei uno da 400 km a settimana è possibile che la tua attività sia comunque usurante. In tal caso occorre cercare di ri-bilanciare le tensioni muscolari tramite esercizi di allungamento, al fine di evitare ulteriore usura.

  2. buongiono,vorrei sapere se gli esercizi del video sono eseguibili anche in presenza di dolore da artrosi all’anca,o aspettare che si calmi .Puo indicarmi degli specialisti zona Como,Monza nord.Grazie

    1. buongiorno, se il dolore non è troppo acuto o se comunque non aumenta, non c’è problema. Purtroppo non conosco nessuno nelle zone indicate.

  3. Mia suocera ha problemi all’anca….conosce qualcuno nella zona di Foggia o nelle vicinanze? Le hanno proposto l’intervento chirurgico ma ha 75 anni e vorrei evitare anche perché è obesa.

    1. spiacente non conosco nessuno in zona Foggia. Peraltro, attenzione che nei pazienti obesi la riabilitazione è molto meno efficace

  4. Salve, qualche giorno fa ho iniziato a sentire dei dolore alla zona ingunale destra e alla parte bassa della schiana anche dopo aver camminato per un’pò inizio a sentire dolore alla coscia destra. Saprebbe dirmi degli specialisti a Milano. Grazie

    1. Dipende da cosa cerca! se cerca un ortopedico, uno dei punti di riferimento a Milano è l’ospedale Gaetano Pini. Altrimenti in termini di riabilitazione, io lavoro a Milano 😉

  5. Buonasera io ho 21 anni e ho una grave displasia dell’anca con deformazione della testa ed il collo del Femore, con non alterazione dell’acetabolo. Pensa che sia grave la mia situazione? Ho anche l’anca sinistra 3,5 cm più corta dell’altra con un’ascoliosi della colonna verso sinistra. Pensa che a me farebbero bene degli esercizi riabilitativi? Grazie in anticipo

    1. gli esercizi riabilitativi non fanno mai male, possono non essere adatti,ma danni non se ne fanno in genere. Sulla gravità ovviamente non mi devo pronunciare io ma chi ti ha visto ;), sicuramente non è una situazione da sottovalutare

  6. Faccio uso degli esercizi da Lei illustrati sull’anca e devo dire che ne traggo benefici. Sono uno sportivo di 47 anni con segni di coxartrosi maggiori a sx. Quattro anni fà ho subito una pulizia in artoscopia all’ anca sx. Ad oggi ho sospeso tutti gli sport di contatto dedicandomi solo alla bike ma haimè si fa sempre più forte il dolore al tendine rotuleo dx che mi impedisce di pedalare. Ho fatto tanta fisioterapia ma sono sempre punto accapo. Dopo tanto ho capito che il problema è associato all’anca sx dove la carilagine si è ridotta accorciando la gamba. Utilizzo dei plantari e con una sana alimentazione governo bene l’anca ma il tendine rotuleo continua a fare male. Saprebbe darmi ulteriori consigli? GRAZIE ANTICIPATAMENTE E COMPLIMENTI PER IL BEL SITO.

    1. Buongiorno Riccardo, e grazie per i complimenti. Non è facile dare consigli a situazioni come queste, dato che il quadro sembra essere un po’ complicato. Così senza averlo visto, mi viene da dire che una soluzione possa essere inserire anche gli esercizi specifici per il ginocchio (peraltro, alcuni sono uguali a quelli dell’anca quindi si tratterebbe di aggiungerne 3-4.

  7. Mi sveglio da tre mesi con un forte indolenzimento e dolore alle anche e avverto dolore soprattuto quando porto in avanti il peso del corpo, per esempio quando lavo il viso e avvicino il corpo al lavello, prima avevo anche una sorta di colpo della strega perché avvertivo delle scosse violente ogni volta che roteavo i fianchi, premetto che ho 40 anni e questi dolori sono sorti dopo una cura ormonale che mi ha causato un aumento di peso di 6 kg. mi sono recata da un ortopedico Il quale,dopo avermi visitata mi ha prescritto una cura con iniezioni intra muscolo con flectadol 500 e muscoril ma … Niente! Cosa posso fare? Mi sento quasi depressa!

    1. Francesca, in linea di massima non c’è niente di cui preoccuparsi. Da quello che scrivi sembra che il tuo problema abbia più a che fare con la lombare che con le anche in sè e per sè, e non è da escludere che abbia relazioni con i problemi ormonali, non tanto per l’aumento di peso ma per l’influenza che i problemi uro ginecologici (ad esempio) hanno sulla colonna lombare in sè. Fai gli esercizi del nostro video per la schiena (sezione risorse) e sappimi dire come va.

  8. buon pomeriggio ho trovato il suo articolo molto interessante e incoraggiante. gia qualche anno fa mi avevano diagnosticato una coxoartrosi bilaterlae con valgismo delle anche,ma sei mesi fa essendo peggiorata la situazione ho rifatto la radiografia e ”a occhio” specialmente in una non c e’ piu quasi cartilagine. eviterei le infiltrazioni o l intervento..ho 49 anni e insegno yoga.
    mi indirizzerebbe qualcuno competente nella mia zona? vivo a fano (pu). sono gia passata da tre fisioterapisti, ma invano
    grazie

    1. Buongiorno Catiuscia, purtroppo non ho contatti da quelle parti. C’è da dire però, che se l’articolazione è seriamente compromessa il potere della riabilitazione decade decisamente. Non vedrei con eccessivo spavento le infiltrazioni o l’intervento. Saluti

  9. buongiorno, ho 51 e sono affetta da coxoartrosi dx con formazione di ciste artrogena. 5 mesi fa mi hanno eseguito la radiosinoviortesi con somministrazione di Renio-186 nell’articolazione ma l’unico miglioramento che noto è che non ho piú dovuto aspirare la cisti.
    Probabilmente, a causa della compressione di qualche fascio nervoso, avverto anche dei dolori (tipo punture di spilli) all’addome.
    Può consigliarmi un collega nella zona di Treviso dove iniziare un percorso di riabilitazione?
    grazie saluti

    1. Nicoletta, purtroppo non ho riferimenti in zona Treviso. Sicuramente ci sono ottimi professionisti, ma nessuno con cui sia in contatto diretto.
      Saluti

  10. Buon giorno e complimenti per il sito! ho 66anni mi hanno diagnosticato una coxartrosi bilaterale alle anche ” di avanzata entità” con relative conseguenze( deformaz. sclerosi, netta riduzione delle interlinee) Ma non vi è presenza di osteofiti ne di geodi. faccio nuoto e bici e prima camminavo molto. sento dolore alla parte sx basso schiena.
    C’è qualche speranza di recuperare e ritardare l’intervento? Posso eseguire gli esercizi indicati nel filmato protocollo per l’anca?

  11. magi
    buongiorno . ho 33 anni. ho seguito un rx anche (dismorfismo delle articolazini coxo-femorali. d’ambo i laticon irregolarita e sclerosidei teti acetabolari e morfologia dismorfica della testa femorali in particolari della testa sin) sono molto precupata . cosa devo fare

    1. Buongiorno, se a 33 anni c’è già una situazione di quel tipo, è meglio lasciare stare il fai-da-te fino a quando non ha sentito l’opinione di un ortopedico.

  12. Io ho osteoporoza da 2 anni prendo adronat da 70 una al sett. È di base una volta al mese da 25,, ho colonna piena co ernie piccoli , ernia cervicale ho fato 20 sedute fangobalneoterapia ma ho un dolore forte al l’anca destra da 2-3mese non poso manco dormire sul latto destro , che devo fare che consiglio mi date grazie mille

    1. Purtroppo non è facile dare consigli quando i casi sono un po’ complessi, quindi prima di tutto meglio rivolgersi ad un ortopedico. In ogni caso i contenuti degli articoli e dei video possono costituire un piccolo aiuto

  13. buongiorno,
    da 5 mesi ormai ho dolore lombare con prevalenza a sinistra e sempre più spesso avverto dolori all’anca sin. all,inguine sin. lato coscia e radice frontale coscia sin.
    Da RMN eseguita a dicembre 2015 si rilevava ernia espulsa D7D8, protrusioni livello lombare con ciste sempre livello lombare.
    Neurochirurgo prescriveva antidolorifici + antinfiammatori, possibilità di cortisone(finora mai assunto) e terapia conservativa con ginnastica posturale e fisioterapia.
    Fatto anche 4 applicazioni di ozonoterapia zona lombare, ma dopo iniziale miglioramento tornato dolore lombare forse ancora più diffuso e urente.
    Soffro di calcoli alla cistifellea e colon irritabile.
    Mi consigli La prego …la mia preoccupazione è tanta dato il protrarsi del problema, temo il peggio……

    1. Buongiorno Donata. Da quello che scrivi mi sembra semplicemente che chi ti ha curato si sia concentrato molto sulla schiena, ma non mi sembra di capire che siano state fatte cure o accertamenti all’anca, che i sintomi sembrano “richiamare”

  14. Salve ho 36 anni ed ho un conflitto femoro acetabolare e una modesta riduzione della ri a articolare verificata con artro rmn. Cosa mi consiglia di fare? Operare in artroscopia per eliminare il conflitto o altro? Abito tea bs e bg

    1. beh ovviamente a distanza e senza conoscere il caso è difficile sbilanciarsi, ma tutto sommato l’approccio è sempre quello: lavoro riabilitativo in primis, per vedere se si riesce a ristabilire una buona situazione anche senza intervento. Se il piano riabilitativo non riesce, da lì in poi è l’ortopedico che deve consigliare.

  15. Scusi ma su brescia / bergamo dove potrei fare la riabilitazione adatta visto che questa mia patologia è poco conosciuta?

    1. ciao gabriele. non direi che si tratta di un problema così poco conosciuto, in ogni caso purtroppo non ho contatti su Brescia o Bergamo.

  16. Ho 48 anni e da una recente radiografia sono emersi segni di coxoartrosi bilateralmente con evidenza di sclerosi dei tetti acetabolari e di una discreta prominenza dei cigli cotiolidei. Regolare l’ interlinea articolare e la morfologia di entrambe le teste femorali e non alterazione osteo -strutturali. Per il momento il dolore si limita alla parte sx., ma è molto fastidioso e limitante. Come mi consigli di intervenire e quali attività fisiche sono concesse? In passato ho fatto yoga e pilates. Conosci qualche bravo specialista nei dintorni di Carpi e Modena?
    Grazie mille. Daniela

    1. Ciao Daniela, in genere quando c’è già evidente usura si sconsigliano le attività in carico (tipo corsa) e si consigliano quelle in scarico, tipo nuoto o bici, con un po’ di preferenza per il primo. Personalmente non ho contatti a Carpi o Modena.

  17. buongiorno dott. Marcello,l anno scorso mi hanno diagnosticato una coxoartrosi bilaterale con osteofitosi cefalica…da un mese a questa parte i dolori sono piu forti tanto da nn poter stare troppo in piedi e seduta…dolori alle anche, agli adduttori, alla zona lombare e glutei…sto prendendo brufen, tachipirina ma nessun miglioramento…vanno bene gli esercizi che ha dimostrato nel video nonostante l infiammazione? ho 38 anni e anche mia zia ha avuto peoblemi alle anche tanto che ha le protesi.il mio caso richiede intervento? La ringrazio in anticipo,SIMO.

    1. Buongiorno Simona,

      gli esercizi di per sè non hanno controindicazioni, se l’infiammazione è tale da suscitare dolore durante la loro esecuzione non vanno fatti, ovviamente. Dire se il caso richieda intervento o meno è naturalmente impossibile a distanza. Un saluto

  18. Buongiorrno, ho letto con attenzione il suo articolo. Vorrei porle una domanda.
    Ad inizio anno ho preso una s”ederata” dal lato sinistro dell’ anca.. un livido e nulla più, mah…
    ad oggi non riesco a stare seduto senza soffrire. Il mio medico mi ha fatto fare le lastre e sembrano non esserci problemi ossei. Il dolore è locallizato verso il sacro, ma a giorni (se sto tanto seduto) si irradia anche verso la parte posteriore della coscia. Aggiungo che non riesco neppure a dormire sul fianco sinistro, mi da fastidio il trocantere.
    Secondo lei è possibile che sia dovuto alla postura? Ho già inserito cuscini sulla sedia.. ma nulla… c’è un esercizio che posso effetturare per allentare l’eventuale infiammazione del piriforme? Che altri esami potrei fare? Grazie mille!

    1. Ciao, sicuramente è una bella questione. Peraltro è una situazione non rarissima, i traumi sul coccige sono spesso molto insidiosi, anche se qua sembra che il coccige non sia stato coinvolto nel trauma. a volte da traumi del genere si scatenano situazioni latenti, quindi occorre ad oggi dove sia la parte più sofferente. di quello che vedi nell’articolo possono essere utili l’allungamento dello psoas e del gluteo

      1. Salve ho 54 anni 158 di altezza x un carico purtroppo preso in menop menopausa di kili 89… già e da anni che non posso più accavallare le gambe e ho difficoltà con calze pantaloni scarpe x vestirmi non so cosa fare…n poi da un mese stanno comparando dolori all’anca alle gambe al bacino e schiena…e anche un movimento normale x me e impossibile farlo senza dolore…anche a letto ho supina ho di lato per muovermi e una tragedia non le dico x sedermi stando a letto! ma che posso fare?Non ce rimedio? a me piace muovervi ballare vivere e tutto ciò mi fa sentire una centenaria !! cosa devo fare? grazie

        1. Buongiorno Raffaella. La prima cosa da fare è sicuramente controllare lo stato delle sue ossa. Vada dal suo medico, probabilmente le prescriverà delle radiografie. A seconda di quello che emerge, si potrà capire cosa fare.

  19. Buona sera
    sono un ragazzo di 30 anni ed è ormai da qualche mese che avverto un fastidio esattamente tra femore e anca (lato destro). Lo sento più quando sono seduto o sdraiato a lettuo poggiando lateralmente sul fianco destro mentre quando cammino quasi non lo sento .
    Non so se possa essere utile a fini esplicativi ma se faccio pressione con un dito sul fianco destro esattamente nel punto in cui il femore entra nell’anca sento un dolorino quando sono seduto (o da sdraiato pancia in su ripiegando sul ginocchio la gamba destra formando un angolo retto tra la gamba stessa e il busto ) , se invece premo lo stesso identico punto mentre sono in piedi (o da sdraiato a gambe distese) non sento assolutamente niente .
    Il tutto ogni tanto è accompagnato da dolorini sulla parte bassa della schiena sempre lato destro che vanno un po scendendo fino all’inizio della parte posteriore della coscia ( che sia il nervo scatico? )
    Lavoro da anni giornalmente seduto su una sedia e temo sia anche un problema posturale non riuscendo a stare correttamente seduto per 8 ore al giorno. Diciamo che non è niente di insopportabile spesso quasi non ci faccio caso però inizia a essere troppo tempo e non capisco bene cosa sia . Possono essere utili gli esercizi che si vedono nel video postato e di cui si parla nel’articolo se fatti con costanza ? o è meglio che io mi faccia vedere da uno specialista senza pensarci troppo ? (anche perché il mio medico generale l’unica volta che ci sono andato ha preso il tutto per un semplicissimo mal di schiena aggiungendo che se ne soffri devi imparare a conviverci )

    grazie mille in anticipo

    1. Buongiorno Santi,

      gli esercizi possono andare bene, o meglio hanno poche controindicazioni. Però un dolore da 8 mesi all’anca io cercherei di capire cosa sia con gli esami opportuni, non è da escludere che ci siano infiammazioni focali come la trocanterite

  20. Ciao ,sono Lucio,io come ultima analisi penso di avere un problema all’anca, però penso che dipenda da alcuni problemi accorsi negli ultimi mesi.Ho subito la frattura femorale dx causa incidente, che è stato trattato con dei chiodi,per cui i primi mesi di riabilitazione ho caricato di più, come penso normale la gamba sx. Da tener conto che un paio d’anni fa ho subito la rottura della L4 vertebra lombare.Adesso mi trovo ad un dolore crescente nell’arco degli ultimi mesi all’anca,un dolore un po più forte alla shiena e il solito dolore al femore.
    Vorrei chederle possono essere collegate le tre patologie? grazie per l’eventuale risposta.

    1. Ciao Lucio, altrochè se possono essere collegate! Come giustamente hai intuito tutta la situazione può essere frutto del sovraccarico legato alla frattura.

  21. premetto che non ho sintomatologia e dolore, solo saltuariamente nella zona inguinale qualche piccolo fastidio.

    Pratico il tennis una volta la settimana anche due in qualche occasione, running anche per un’ora di seguito circa 11 km 1 due volte la settimana.Ora dopo radiografia e visita ortopedica, solo 30 min. di running settimanle e vogatore, 1 sola volta settimanale tennis (amatoriale).

    Casualmente mi sono sottoposto a radiografia alle anche in posizione distesa, non in piedi e non sottocarico, e questo e’ il responso:

    “sinuosita’ marginali lungo i profili delle ossa del bacino.

    Bilaterale addensamento del cotile con riduzione dello spazio articolare coxofemorale.

    lievemente prevalente a sx.

    Gruppo di grossolane calcificazioni periarticolari a sx-”

    Abito a Rovigo e vorrei ovviamente evitare eventuale intervento, non ho nessun problema a farmi visitare in qualsiasi parte d’Italia e a fare anche terapia preventiva.

    Cosa mi consiglia.

    Grazie per la risposta.

  22. Potresti indicarmi a Foligno un bravo terapista a cui affidarmi, (coxartrosi di I grado anca dx).
    Amo molto ballare il tango e quindi limitatamente a 30′ alla settimana indosso per ciò scarpe con tacco alto. Devo proprio rinunciare?
    Grazie!!!!

    1. Ciao Lidia, purtroppo posso aiutarti poco, non conosco nessuno a Foligno (anzi ho dovuto guardare sulla mappa dove fosse), mi spiace!

  23. Salve mi chiamo antonietta e ho 30 anni….e da un anno che dei forti dolori a l anca sinistra alle volte faccio fatica a camminare ho fatto la radiografia e il referto dice:osteosclerosi artrosico degenerativa del tetto acetabolare. Ampiezza d ella rima articolare coxofemorale conservata mi sa dire cosa vuol dire? Si può operare questo problema

    1. Ciao Antonietta, sembra che tu abbia una forma di usura dell’osso del bacino, anche se alla tua età non è la cosa più comune.
      Esistono sicuramente interventi chirurgici ma ne devi parlare con un ortopedico.

  24. salve vorrei sapere se operarsi è l’unica soluzione per risolvere il problema di coxartrosi bilaterale con stato avanzato al lato dex.
    dovrei operarmi a settembre….

    1. ciao elio. Beh, se lo stato è avanzato, puoi provare a tamponare per un po’, con esercizi e magari con infiltrazioni, però spesso si tratta di tamponi provvisori, quando la situazione è oltre un certo punto..

  25. Gentile Marcello
    Ho 65 anni e ho già la protesi a sx da 10 anni. Da circa un mese mi duole l’anca dx , anche li il problema è la coxartrosi . I dolori al momento non sono forti , cammino discretamente ma irrigidito , di notte peggiora .
    Ho iniziato ad eseguire gli esercizi previsti dal suo protocollo .
    Le chiedo se va bene eseguirli 2 volte al giorno .
    Inoltre il dolore che saltuariamente provo alla zona alta inguinale ( si manifesta con fitte di frazioni di secondi ) mi da un cedimento sulla destra , mi viene come da cadere ; esiste un esercizio particolare o altro per cercare di risolvere questo problema ?
    Grazie Francesco

    1. ciao Francesco, se in teoria puoi eseguire gli esercizi due volte al giorno. per quanto riguarda quella fitta, potrebbe trattarsi di un momento in cui viene sollecitata una zona in cui la cartilagine manca di più. non esistono esercizi specifici per quel tipo di sintomo.

      Un saluto

  26. sono stato operato di protesi anca sx oggi ho problema alla colonna vertebrale 2 stenosi e restringimento canale vertebrale, oltre ai dolori dopo essere seduto o a letto appena mi alzo sento dolore al muscolo della gamba e scosse elettriche . questo disturbo può derivare da un spostamento della protesi? grazie

    1. purtroppo lo spostamento della protesi si può verificare solo con la radiografia, ma è molto molto improbabile, se si tratta di una protesi recente.

    1. l’efficacia di qualsiasi prodotto anti dolorifico o anti infiammatorio è fortemente soggettiva, quindi può essere che si, può essere che no, in ogni caso il movimento aiuta di più

  27. Gent Dott. , da circa tre mesi non riesco ad accavallare la gamba sx stando seduto , o meglio trovo difficolta e devo accompagnarla sentendo dolore parte amt sx in quanto fortemente contratto
    Premetto che ho due discopatie L3/L4 L5/S1 e dalle lastre alle anche ” lievi segni coxartrosi lievememte più evidente a sx – minima osteofitosi del ciglio ant. Super. Acetabolare. Sostanziaente conservata la morfologia cefalica femorale. Desidererei sapere quali sono gli esercizi consigliati per questo problema, magari anche a casa. Pratico nuoto 1 – 2 volte a settimana è consigliabile? GRATO in anticipo Vito

    1. Vito, direi che per un caso come questo gli esercizi allegati nell’articolo possono andare più che bene!

  28. Sig. Marcello Chiapponi buongiorno,

    da circa 20 giorni lamento un dolore inguinale lato sx che peggiora notevolmente con la deambulazione tanto da costringermi a fermarmi e riprendere dopo avere riposato la gamba. Il medico fisiatra mi ha diagnosticato una caxartrosi all’anca sx ( RX all’anca recita note coxo-artrosiche bilaterali più evidenti a sx con rapporti articolari conservati ,rugosità dei profili del grande trocantere bilateralmente) lo stesso medico mi ha prescritto per il dolore degli antiinfiammatori (Algix 90) che all’inizio funzionava ma ora non più e le seguenti terapie: magnetoterapia-Kinesiterapia,
    Io abito a Mestre (VE) mi potresti confermare se oltre alla Kinesiterapia la magnetoterapia ( per il dolore) e indicata per questo tipo di patologia inoltre conosci nella mia città Mestre -Venezia o Padova un centro specializzato dove potrei eseguire la terapia riabilitativa,grazie per una tua eventuale risposta

    1. Ciao Diego. Sinceramente non conosco nessuno di persona a Mestre, ma non ho dubbi sul fatto che tu possa trovare qualcuno valido. Il percorso che ti hanno indicato è quello classico, possiamo avere qualche riserva sugli effetti positivi della magnetoterapia, ma la base è comunque la kinesi.

      un saluto

  29. Ciao mi chiamo Daniele, ho 28 anni e ormai non so neanche più da quanto soffro di problemi motori dell’anca(sicuro più di 5 anni). Ho iniziato con una rx colonna completa sotto carico ’13, risultato :
    Scoliosi dorsale destro-convessa con slivellamento in alto della cresta iliaca sinistra di circa 5mm, verticalizzazione della lordo si cervicale, conservati gli spazi intersomatici
    Poi nel ’15 ho fatto una rmn colonna lombare, presentavo i primi sintomi di dolori lombo sciatlgici, risultato
    Non lesione ossee focali e/o diffuse. Ridotta la fisiologia lordosi di curvatura nelle valutazione in clinostasi. Focale protusione discale contenuta para-mediana a dx a lv L4-L5 assume rapporti di contatto con la superficie ventrale del sacco durale retro-posto. Conservata la fisiologia idratazione discale. Perciò i recessi foraminali ossei bilateralmente.canale vertebrale di ampiezza nei limiti. Normo-posto il cono midollare.
    Sempre nel ’15 sono andato da un potologo, che dati i risultati ritengo un professionista. Mi ha fatto fare prima una rx del bacino sotto carico e degli arti inferiori sotto carico risultato
    L’esame eseguito sotto carico con reticolo di allineamento documenta bacino sostanzialmente Normo livellato. Lievi sclerosi ossea subcondrale dei tetti atacebolari con minima ovalizzazione della testa femorale
    Necessità valutazione specialistica ovviamente 🙂
    Da quel momento in poi più nessun problema a livello lombare e di sciatica. Un grosso problema resta la tensione muscolare all’anca, io in pratica da seduto non riesco a chiudere le gambe unendo i piedi quando arrivo a metà più o meno 20 cm tra i due ginocchi, le gambe iniziano a tremare. Per quanto riguarda allacciare le scarpe è una situazione complessa ma fortunatamente ancora praticabile. Gli esercizi visti in video, da solo mi vien da ridere. Poi quando corro, faccio rugby, soprattutto a dx il tricipide femorale si contrae una meraviglia. Una situazione abbastanza ingarbugliata per un 28enne , finché praticavo sport regolarmente i problemi non erano eccessi ero un po’ incordato però, poi purtroppo ho lasciato e riuscire a riprendere dati i dolori cronici alle anche resta ogni anno complicato. Ti scrivo questo romanzo perché tra le righe del tuo articolo mi riconosco. Da poco ho iniziato anche la riabilitazione, che devo dire un po’ di sollievo mi ha portato, ma sinceramente no posso dare giudizi sul Fisio e sulla terapia. Vorrei sapere se hai delle conoscenze a Roma, possibilmente provincia, e cosa pensi sulla mia situazione
    Ti ringrazio

    1. Ciao, la situazione che mi racconti è decisamente fuori dal comune considerando l’età. Leggendo tra le righe, mi sembra di aver capito che tu non abbia fatto la risonanza all’anca, ma solo l’rx. A questo punto farei sicuramente anche la risonanza. Fammi sapere

  30. Buon giorno, ho trovato gli esercizi molto utili.Una domanda:vanno fatti tutti i giorni?
    Grazie e buon lavoro Sebastiano

    1. Buongiorno Sebastiano,

      non c’è controindicazione a farli tutti i giorni, ma anche 3 volte a settimana va benissimo.

      Un saluto

    1. Buongiorno Pietro, mi spiace ma non conosco nessuno a Bari, nemmeno indirettamente. Provi a chiedere al suo medico

  31. Buongiorno, mi chiamo Elisabetta, 50 anni, abitualmenti molto attiva.
    Senza avvisalglie o traumi evidenti da qualche giorno non riesco ad avvicinare la gamba dx al petto né da sola né con aiuto esterno per l’acuto dolore all’inguine, quindi mi risulta difficile sedermi su piani bassi, indossare scarpe, fare gradoni, correre… Se mi sforzo a piegarmi ho un leggero sollievo con la coscia fasciata strettamente. Non ho nessuna avvisaglia a riposo oppure facendo pressione su anca, gamba o inguine.
    Propenderei quindi per un problema muscolare e tenderei quindi ad aspettare che passi da solo. C’è un metodo fai da te per escludere che la causa sia l’anca? Ringrazio e saluto cordialmente.

    1. Buongiorno Elisabetta. In caso di sintomi acuti, la cosa migliore da fare è aspettare un lasso ragionevole di tempo e poi fare approfondimenti. Se non c’è storia di problemi all’anca ed il dolore si mantiene forte, concorderei una risonanza con il medico

  32. Salve, mia madre, 76 anni, è affetta da coxoartrosi all’anca. Purtroppo non può essere operata a causa di problematiche venose e nessun farmaco antidolorifico finora assunto le dà sollievo. Inoltre è affetta dal morbo di Parkinson. Esiste qualche farmaco più potente che possa alleviarle i lancinanti dolori che persistono se sta in posizione eretta? Grazie per una cortese risposta.
    Antonella

    1. Buongiorno Antonella,

      da fisioterapista non mi occupo della farmacologia, quindi devi sentire il medico, mi spiace.

  33. Salve, ho 39 anni e da circa 3 anni ho dolore all’articolazione coxofemorale destra, esternamente e verso il gluteo. Ho eseguito 3 anni fa, all inizio della sintomatologia, una rx (emergeva una discreta riduzione della’ampiezza dello spazio intersomatico L5-S1) e 2 rmn, l’ultima di un anno e mezzo fa (un entrambe si segnalavano iniziali alterazioni di coxartrosi in particolare a destra dove erano apprezzabili iniziali segni ci condropatia). Mi sono fatta visitare da 2 stimati ortopedici, che mi dicevano che secondo la visita non avevo nulla di grave all’anca e, se anche l”artrosi era un po’ accennata per l’età, il dolore che riferivo era di natura muscolare. Mi veniva consigliato di fare ciclette. Nel frattempo ho avuto una bambina e quindi ho potuto praticare ciclismo solo alcuni mesi, ma amo camminare e percorro a piedi una media di 7 o 8 km al giorno. Purtroppo ultimamente il dolore è peggiorato ed inizio a sentire fastidio nel movimento di intrarotazione della gamba (in posizione supina e con la gamba sollevata e piegata a 90 gradi) ed anche un lieve fastidio quando salgo le scale. Inoltre è positiva la manovra di làsegue a dx. Da anni ormai il fastidio-dolore è presente di notte, tanto che devo dormire con un cuscino tra le gambe e assumere posizioni particolari per poter riposare. Inoltre da diversi anni sento il bisogno, sempre piu frequente di “scrocchiare” l’anca (tenendo il piede destro possto sul ginocchio sinistro, muovo con un colpo secco il ginocchio dx verso il basso di 30 cm circa, ne consegue uno scricchiolio ad altezza dell’anca che mi fa sentire liberata dalla tensione) . A breve rieseguirò una rmn ma vorrei fare qualcosa di finalmente risolutivo, o perlomeno utile. Sono molto spaventata rispetto all’evolversi dell’artrosi, non avendo ancora 40 anni. Ogni consiglio ed indicazione saranno ben graditi. Ed inoltre può indicarmi qualche suo valido collega qui a roma?

    1. Buongiorno Sara,

      purtroppo è difficile valutare le cause di una artrosi precoce. In ogni caso, le cose da fare dal punto di vista riabilitativo non cambiano molto, cioè esercizio su base costante. Quelli dell’articolo vanno benone, ma a breve uscirà anche un ebook dedicato.

  34. Buongiorno,

    Ho 57 anni e mi e’ stata diagnosticata una coxalgia all’anca sinistra con lieve slivellamento della testa femorale, probabile conseguenza della pluriennale attivita’ podistica.
    L’ortopedico ha consigliato di astenermi dalla corsa in quanto tale pratica accelererebbe i tempi per l’installazione di una protesi che, secondo lui, sarebbe comunque inevitabile.
    Ha suggerito anche di dedicarmi al nuoto ed alla bicicletta limitando anche la camminata ed evitando di salire le scale a piedi.
    Infine ha prescritto una terapia farmacologica a base di Arcoxia e Cartijoint. Volevo cortesemente chiedere se questi due farmaci sono realmente efficaci per il mio caso considerando che il primo, da quanto ho potuto apprendere, presenta effetti collaterali non trascurabili.
    Inoltre, altro quesito, la protesi diventa comunque, in questi casi, inevitabile nel lungo termine ?

    Grazie

    1. Buongiorno. Nessun farmaco è completamente indispensabile, ovviamente gli anti infiammatori sono un aiuto per il dolore. Si parla comunque di contenere i sintomi, non di risolvere l’artrosi.

      L’inevitabilità della protesi dipende dal grado di usura: se non è forte, con un buon intervento riabilitativo riuscirà tranquillamente a farne a meno.

      A tal proposito, la prossima settimana uscirà il mio manuale dedicato: si segni per averlo in anteprima!

      https://www.laltrariabilitazione.it/guida-anca-prevendita

  35. Buongiorno,
    da poco a mia mamma le è stata diagnosticata la coxartrosi; dopo una cura a base di cortisone, continua ad avere un forte dolore alla gamba ; il medico dice che è a causa del muscolo e del suo cedimento. Sulla coscia, al tatto, si sente anche un bozzo. In questo caso può essere utile qualche esercizio? Poverina non riesce nemmeno a fare una passeggiata dal dolore!
    Qualche consiglio?
    Conosce qualche collega nella provincia di Salerno?
    Grazie

    1. Buongiorno Daniela. La cosa da fare è innanzitutto avere un quadro diagnostico completo, quindi capire cosa sia emerso dalla lastra o dalla risonanza.

  36. Buongiorno, ho trovato questa mattina questo articolo e l’ho trovato interessantissimo. Sicuramente acquisterò la sua guida che promette ottimi risultati. Da tempo soffro di coxatrosi ma non riesco a fare a meno dello sport. Praticavo podismo agonistico che ovviamente ho dovuto interrompere. Cerco ora di fare il meno peggio però ho bisogno di fare movimento aerobico e non solo pilates e yoga. Un po’ perchè sono ansiosa un po’ perchè sennò prendo peso. Mi hanno parlato bene della bici ellittica. Non ho capito però se questo attrezzo possa far bene o no a chi soffre di artrosi perchè non ho capito se si lavora in carico o no. Lei mi può aiutare per cortesia a capire se faccio bene ad utilizzarla? o può danneggiare ? grazie molte

  37. Articolo molto ben scritto, complimenti! Ho un dolore all’inguine, ma dopo due risonanza magnetiche, due ecografie e raggi X ancora non ho capito qual’è la mia patologia. Secondo un ortopedico dalla risonanza risulta artrosi dell’anca, secondo il dottore che ha scritto il referto della RM e dei raggi, non ho alcuna artrosi. Secondo un fisioterapista che mi segue nella posturale, ho una buona mobilità dell’anca.

    1. Ciao Domenico,

      purtroppo credo di non poterti aiutare più di tanto…se neanche chi ti ha visitato di persona è riuscito a capire il problema…
      tienimi in aggiornamento quando hai novità!

  38. Ho 58 anni lussazione congenita di entrambe le anche. Forti dolori anca sn ho difficoltà a fare le scale se parto con il piede sn. Camminavo molto ma da un paio di mesi ho dovuto rallentare. Ho fatto densitometria ossea e il referto dice contenuto minerale osseo vertebrale e femorale esuberante. Cosa posso fare può consgliarmi qualcuno a forli? Grazie Angela

    1. Buongiorno Angela,

      temo di non essere la persona più adatta a consigliarla in una situazione di questo tipo. Si rivolga ad un ortopedico. a Forlì non ho contatti, mi spiace.

  39. Salve, vorrei sapere se a Genova ci sono persone che seguono il suo protocollo di intervento.Grazie
    Angela Malerba

  40. Buonasera complimenti per il sito ….
    Da 5 anni soffro di dolori alla schiena per un’ernia discale , ultimamente pero ho l’anca sinistra bloccata e dolori all’inguine . .potrebbe consigliarmi uno specialista a Bergamo ..
    Grazie mille
    Emiliana

  41. Salve, io invece ho sintomi di dolore all’ anca sx da mettersi a sede dopo tanta che cammino tipo una 10 di km,cosa chiedono a 6 mesi fa non succedeva.cosa può essere.. Premetto ho 43 peso 80-81kg e faccio attività sportiva regolarmente.saluti

    1. Andrea, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico e fare qualche accertamento, se non è ancora stato fatto…

  42. Buongiorno Dott. Chiapponi,

    da circa 12-18 mesi avverto un dolore non continuo e occasionale (ma ultimamente è un po’ più frequente), nell’anca destra, e andando verso il basso. Qualche mese fa o avuto anche qualche volta un cedimento momentaneo, durato solo un istante, mentre camminavo.

    Nel 1998 ho avuto frattura del collo del femore, ridotta con vite interna nel collo femorale fissata esternamente al femore con viti. Il tutto è stato poi rimosso undici mesi dopo. In generale, dopo quella frattura non ho avuto problemi durante tutti questi anni, eccetto appunto negli ultimi 12-18 mesi.

    Ho effettuato una radiografia alla zona interessata lo scorso 2 ottobre e il referto è il seguente:
    “Deformazione artrosica dell’anca destra caratterizzata da protrusione e da appuntimento del ciglio cotiloideo superiore e dalla riduzione significativa dell’ampiezza della rima articolare.
    Aree di radiotrasparenza del collo femorale in sede ventrale.
    Il collo femorale risulta accorciato nei confronti del controlaterale.
    A carico della regione diafisaria prossimale si osservano piccoli fori compatibili con il tragitto dei mezzi di osteosintesi attualmente rimossi.”

    Per cortesia, può darmi un Suo parere riguardo a questo problema?
    Posso ancora risolverlo COMPLETAMENTE facendo degli esercizi o con qualche cura o intervento chirurgico specifico (ad esempio per rimuovere le calcificazioni)? O dovrò convivere con questo problema per molto tempo? O ancora, sono destinato a dover installare una protesi?

    A causa del collo accorciato del femore, dovrei usare un plantare fatto appositamente?
    Da circa 15 mesi avverto anche saltuariamente un dolore alle ginocchia, alternatamente, e in questi giorni è tornato fuori nel destro. L’anno scorso questi dolori passeggeri mi hanno fatto cedere il ginocchio per un instante, in qualche occasione. Da una radiografia fatta nel sinistro non è emerso alcun problema (nessuna radiografia fatta nel destro, finora). Nel mio caso, il dolore alle ginocchia può essere correlato a quello dell’anca?
    Cosa mi consiglia di fare nello specifico?

    La ringrazio in anticipo per l’attenzione e la risposta.

    1. Considerando la complessità della situazione, le consiglierei di rivolgersi ad un ortopedico, sopratutto per il discorso plantare. Quando l’anca è deformata, parlare di risoluzione totale è sicuramente ambizioso…si possono avere però miglioramenti con gli esercizi specifici.
      Il dolore al ginocchio è effettivamente riferito spesso da chi ha problemi all’anca..

  43. Ciao dottore, ho forti dolori all’ anca e desidererei sapere se a Messina c’è qualche specialista che mi puoi consigliare. Grazie

  44. Buongiorno, da luglio avverto un problema all’anca, nella parte antero-laterale DX e gluteo DX; come una pallina da flipper, mi rimbalzano da un medico all’altro, da una diagnosi all’altra (piriforme? coxartrosi? Borsite?) e non ne sono venuto a capo. Il dolore si manifesta in maniera acuta quando cammino per molti KM (pratico costantemente Nordic Walking) oppure salgo/scendo scale o pendenze importanti.
    Ha riferimenti di VERI ESPERTI in Puglia? Altrimenti la raggiungerei a Piacenza.
    Grazie

  45. Buongiorno, premetto che ho 32 anni ,avendo fastido/dolore nella zona dell’ inguine e anca mi sono sottoposto a una risonanza magnetica e il responso recita:è stato eseguito uno studio delle articolazioni coxo-femorali senza mezzo di contrasto . Bilateralmente presenza al passaggio testa collo di bumb anteriore. Manifestazioni coxo-artrosiche bilateralmente con segni di condropatia sulla zona 2 3 4 ďella testa femorale e del contrapposto tetto acetabolare e riduzione dello spazio articolare. Disomogeneita del ciglio fibro-cartilagineo bilateralmente. Discreto versamento endoarticolare bilateralmente. Minuta area di sclerosi ossea (4 mm) nella porzione pubica dell’ acetabolo di destra. Leggendo mi viene naturale preoccuparmi abbastanza che cosa ne pensa lei ? Grazie in anticipo

    1. Ciao Luca. Dipende dal concetto che uno ha di “preoccuparsi”. Sembra che tu abbia un conflitto femoro-acetabolare, situazione che porta sicuramente ad una maggiore e precoce usura dell’anca. Tuttavia, si tratta di una condizione abbastanza comune. Dovrai prenderti cura con attenzione delle tue articolazioni, ed è probabile che un giorno vadano “sostituite” da delle protesi. Nulla di tutto ciò dovrebbe impedirti una vita perfettamente normale..

  46. Per una diagnosi è meglio raggi x oppure risonanza? Con un ecografia alle anche si può vedere se il problema è solo tendineo?

    1. Marta, di regola dovrebbe chiedere al suo medico. Sono 3 esami che vedono strutture molto diverse…si con la eco si vedono i tendini…

  47. Salve sono di Napoli ed ho ritirato le radiografie all’anca e bacino. All’anca sinistra si evidenzia sclerosi e artropia cronico degenerativa avanzata. Mi hanno detto che fra 20 anni circa necessito di un intervento chirurgico!!! Ho 30 anni e circa 8 anni fa ebbi un incidente!!!

  48. Buonasera,devo eseguire una protesi all’antica,l’intervento lo farò il 3 di settembre,premetto che ti 43 anni ,però è un periodo che sto più male,dolori alla schiena,all’inflazione alla parte esterna fino al ginocchio,in pratica faccio fatica a camminare anche a salire sull’auto,la mia domanda è questa,c’è qualcosa che posso fare per alleviare il dolore? È un normale che sia peggiorato,non trovo pace neanche a letto? C’è qualcosa che posso fare oltre a prendere antidolorifici,che poi non mi fanno niente? Grazie e buona sera!

    1. Buongiorno Mirco, può provare sicuramente gli esercizi dell’articolo, dovrebbero essere un aiuto…

  49. Buongiorno.
    Ho 61 anni, di corporatura esilee magra. Da tre giorni accuso un dolore importante, ben definito, che parte come una fitta dalla zona inguinale della radice della coscia fino all’anca destra nel punto in cui dovrebbe inserirsi il femore. Il dolore e’ insorto al mattino circa qualche mn dopo che mi sono alzata mentre semplicemente facevo un passo in cucina. Praticamente mi pare interessato tutto il punto alla radice della coscia e il gluteo nella zona aggancio anca-femorale.
    Penso di poter ricondurre la cosa al giorno prima, avevo fatto dei lavori di casa, e per alcuni mn sono stata accosciata forse un po’ troppo a lungo. Premetto che soffro di osteoporosi a gravo rischio fratture, di artrosi e che in referti di alcuni anni fa questa era relativa anche a problematiche delle zone acetabolari, anni fa ho avuto frattura del coccige, incidentale.
    In questi tre giorni il dolore, forte al mattino appena alzata, tende ad attenuarsi moltissimo nel corso della giornata, ma trovo fastidio e indolenzimento nello stare seduta dopo un po’, proprio nelle parti ossee con le quali appoggio sulla seduta, quindi sia a destra che a sinistra. In dolore all’anca/femore quando si acutizza mi pare interno e riferito solo a quel punto, perlomeno e’ quanto piu’ di sovrastante rispetto a una dolenzia di riflesso delle zone circostanti tessutali che in questi giorni tendo pero’ un po’ anche a massaggiare, come ad esempio il gluteo e la parte superiore della coscia.
    Il dolore insorge al mattino appena alzata e ieri sera ho notato che e’ venuto all’improvviso di nuovo dopo essermi alzata dall’esser stata abbastanza tempo seduta cosi’ togliendomi l’illusione del miglioramento che credevo stesse avvenendo. La notte e’ andata bene mentre stamattina appena alzata la zona mi ha dato di nuovo serio problema tanto da indurmi per reazione a zoppicare mentre ora va attenuandosi. La ringrazio per i consigli che potra’ darmi in attesa di farmi vedere dal mio fisioterapista e dal mio dottore. Cordiali saluti.

    1. Buongiorno Sofia. Purtroppo per regolamento non posso dare consigli su problemi insorti di recente che ancora non abbiano una diagnosi, mi spiace molto…

  50. Salve, ho effettuato Rx anca e Rx Rachide lombo-sacrale con il seguente esito: Spondiloartrosi lombare con alterazioni osteofitosiche somatomarginali antero-laterali e riduzione dello spazio discale L5-S1. Ridotta la fisiologica lordosi lombare coxartrosi bilatarale. Grossolane alterazioni entesopatiche calcifiche verosimilmente del tendine quadricipitale specie a destra. Desidererei un suo parere su detta diagnosi. Grazie.

    1. buongiorno Nicola. Non è una diagnosi, è il referto di una lastra. Sono due cose molto diverse. Il referto indica presenza di artrosi ad entrambe le anche. Deve poi interpretarla un medico in funzione del suo caso clinico…

  51. Buongiorno ,

    Da qualche mese ho un disturbo all anca/ inguine e nella parte bassa della schiena , se ad esempio da alzato faccio il movimento di portare il ginocchio al petto ed allo stesso tempo abbasso il petto come se volessi baciare il ginocchio ho un dolore all inguine .se lo stesso movimento lo faccio senza abbassare il petto non c’è dolore.

    Poi se faccio esercizi addominali steso per terra a portare le gambe al petto m nel momento in cui le riporto giù ho dei clic fastidiosi e entrambe le anche .

    Può gentilmente dirmi cosa ne pensa e darmi un consiglio sul da farsi ?

    La ringrazio infinitamente per la sua risposta e le auguro una buona giornata

    1. Pasquale, prima di tutto occorre capire da cosa derivi il problema. Può parlarne con il suo medico per una eventuale lastra all’anca…

  52. Sembra che il problema derivi dallo yoga , Alcune posizioni erano estreme per la mia anca , ho visitato un dottore il quale mi ha fatto una visita con ultrasounds , visto che sono in Polonia al momento non avevo scelta , h9 fatto fatica a capire cosa avessi dovevo indovinare , ho chiesto al dottore se fosse un infiammazi9me al tendine de I flessori dell anca e ha detto no, ha detto da quanto ho capito che fosse una infiammazione al quadricipite m l’ero il dolore ce L ho all inguine e dietro la schiena , non fino al ginocchio .

    Ha detto di riposare e non fare yoga almeno per 4 settimane , ora volevo chiederle se secondo lei posso fare palestra , se la corsa o la corda possono peggiorare la mia situazione e se secondo lei comprometto i tendini dei flessori.

    Camminare tanto da problemi ? La corsa o la corda o L ellittica ?

    Dottore lei è molto gentile e la timgrazio tanto per il tempo Che prende per rispondere me e tanti altri con problemi , le sue risposte sono molto importanti e la ringrazio infinitamente .

    Spero di poterla rileggere almeno per capire come organizzarmi col esercizi di cardio e palestra , nel frattempo le auguro una buona serata .

    1. Purtroppo stavolta non posso darle una risposta vera e propria: in generale tutto quello che non le provoca dolore non è controindicato..

  53. Salve, sono stata operata l’anno scorso a novembre d’impingement all’anca destra, dovrei farmi operare anche l’anca sinistra, ho 28 anni, e sento ancora dolore nonostante siano passati 7 mesi dall’operazione, ho pure un valgismo bilaterale dell’angolo cervico diafisario, che cosa vuol dire? Sono destinata a fare prima o poi l’intervento di sostituzione dell’anca? Esercizi per correggere il valgismo dell’anca esistono? Grazie

    1. Ovviamente non esistono esercizi per modificare la forma delle ossa. Difficile dire se l’intervento di protesi sia l’unica soluzione, del resto non è detto che il dolore venga dall’interno dell’articolazione. Hai provato un percorso rieducativo?

  54. Salve purtroppo soffro di coxartrosi all anca dx da anni e adesso dopo vari episodi dolorosi trattati con antinfiammatori mi ritrovo adesso da qualche anno con una seria difficolta motoria a dx e una parestesia pemanente tibiale dx con un senso di zavorra sulla gamba dx che mi aumenta quando cammino o sto in piedi.Attualmente in cura con un fisiatra vorrei però il consulto di un ortopedico zona Palermo. Ha qualche consiglio da darmi ? Ringrazio anticipatamente

    1. Ciao Nando, non conosco nessuno a Palermo, ma non avrai sicuramente difficoltà, dato che è un problema molto comune..

  55. buongiorno io non capisco se è un disturbo di anca.. seguendo i suoi esercizi di test / mobilita anca noto che il ginocchio di una gamba ( ad esempio accavallandola seduta per terra ) rimane molto piu su rispetto all altro ma non solo sento una maggior tensione soprattutto verso il ginocchio. un altro esercizio che potrei citare è il “classico ” stretching in piedi del quadricipite…anche lì , tira tutto di piu il quadricipite e si manifesta una specie di dolore al ginocchio. un altro esercizio è l allungamento per lo psoas sdraiati su un fianco per terra , mi risulta molto difficile sento come se tirasse tutto, ma non in modo normale , come se ci fosse una resistenza interna. grazie

    1. Buongiorno. Da quello che racconta è molto probabile che si tratti di un disturbo d’anca come quello descritto..

  56. un’altra cosa che mi viene in mente è l affondo laterale ..ecco anche li, una gamba si piega, l altra decisamente meno

  57. Salve. Sono Andrea e girando nel web mi sono imbattuto in questo sito molto interessante.
    Ho 46 anni e qualche mese fa di notte ho cominciato a sentire leggeri dolori all’interno della gamba dx. Da premettere che fa ragazzo ho sofferto di leggerà profusione l5 s1 (non ricordo neanche se erano quelle le sigle). Profusione curata da un chiropratico che mi ha risolto il problema tanto da averlo dimenticato del tutto. Adesso però ogni tanto sent o da qualche giorno delle fitte interne alla gamba dx . Potrebbe essere la Profusione? Ultima cosa che mi sta facendo preoccupare è che dopo una sessione di palestra il venerdì e sabato corsa …domenica sera ho cominciato a sentire un fastidio allinguine. Il fastidio era accentuato se con la gamba (dx)dalla posizione eretta la portavo verso avanti a sinistra. Come se volessi calciare. Ho provato a stare a letto 24 ore e sembra che il fastidio sia passato. Restano solo le fitte interne forse della profusione che si sta svegliando. Domanda: è una coxartrosi? Sono molto ipocondriaco e vorrei capire se ci sono dei segni per capire se ho o meno una artrosi dell’anca. Grazie mille davvero.

    1. Buongiorno Andrea. Se è una coxoartrosi in genere la mobilità dell’anca si riduce. Lo nota accavallando le gambe: se riesce a farlo alla stesso modo da entrambe le parti, la mobilità è uguale…

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Marcello Chiapponi

Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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