L'Altra Riabilitazione

Cos’è l’artrosi cervicale (uncoartrosi o spondilouncoartrosi) e come si cura?

Marcello Chiapponi

Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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L’artrosi cervicale ( o spondilouncoartrosi) è un riscontro tipico degli esami radiologici: significa fondamentalmente che c’è usura a livello delle articolazioni e delle cartilagini cervicali.

In questo articolo ti spiegherò di che problema si tratta, e sopratutto come risolverlo (o perlomeno come arginarlo).

Sebbene l’artrosi sia un problema che non si può “rimuovere”  (cioè quello che vedi negli esami non sparisce mai), la maggior parte delle persone può stare benissimo e fare quello che vuole.

Infatti, come dimostrano molti studi, è possibile trovare artrosi dopo i 30 anni in soggetti che non hanno mai avuto mal di collo, in percentuali molto alte (dal 50 al 70%)

Si tratta di insomma di un problema molto comune, che la maggior parte delle persone non sa nemmeno di avere.

Se sei una di quelle persone che “sanno benissimo” di avere un collo e che all’interno di questo c’è qualcosa che non va, continua a leggere: ti spiegherò il problema e ti illustrerò come migliorarlo passo dopo passo.

Prima di cominciare a capire cosa sia l’artrosi cervicale, lascia che ti inviti a partecipare alla demo gratutia del mio corso Cervicale Stop! per risolvere i problemi connessi all’artrosi cervicale grazie a pratici esercizi mirati.

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    Indice dell’articolo


     

     

    Cos’è l’artrosi cervicale

    Semplificando, puoi tradurre “artrosi” con “usura“.

    Le vertebre cervicali, così come tutte le altre vertebre, hanno tre punti di contatto tra di loro: il famosissimo disco intervertebrale e due articolazioni, chiamate anche faccette articolari.

    Tra le superfici delle faccette articolari è posto uno strato di cartilagine, che aiuta lo scorrimento.

    Se questa cartilagine risulta significativamente diminuita, si può parlare di artrosi cervicale.

    È esattamente la stessa cosa che succede all’anca e al ginocchio, le cui artrosi sono molto “famose” perché possono meritare un intervento di sostituzione con protesi.

    Negli stati avanzati di questo problema, possono comparire delle micro calcificazioni intorno alle artricolazioni: si chiamano becchi osteofitici.

    In genere, più ci sono becchi osteofitici, maggiore è il grado di artrosi.

    In alcuni casi l’aspetto delle vertebre può essere decisamente deformato, ma la cosa sorprendente è che nonostante ciò, possono continuare a funzionare bene e darti ZERO sintomi. 

     

    Com’ è possibile? Lo scopriamo nel prossimo paragrafo!

     

     

    Quali sono i sintomi dell’artrosi cervicale (forse…)

    Artrosi cervicale cause e sintomi

    Se sai di avere l’artrosi cervicale, è perchè hai fatto almeno una lastra, oppure una risonanza cervicale.

    E se hai fatto uno di questi due esami, è perchè avevi qualche sintomo.

    Una volta accertato di avere l’artrosi, puoi dire che i tuoi sintomi cervicali siano dovuti a quella?

    Assolutamente no!

    Come dicevo prima, moltissimi studi dimostrano che l’artrosi cervicale è rilevabile nella popolazione sana, in percentuali molto alte.

    Addirittura è possibile avere severe deformazioni delle vertebre e scoprirlo per caso, magari con una lastra fatta per altri motivi!

    Questo è possibile perché:

    • il processo è avvenuto lentamente, ed il corpo ci si è abituato di mano in mano
    • le vertebre più in difficoltà sono state “compensate” da quelle più “in forma”
    • hai inconsciamente limitato i movimenti in cui è richiesta molta mobilità del collo

    Il senso di questo paragrafo è quindi: non andare in panico se ti hanno trovato l’artrosi cervicale, anche se ti hanno detto che è una condizione non reversibile.

    È vero che le cartilagini non ricrescono, ma come vedi si può stare benissimo anche con l’artrosi cervicale.

    Ok, ma allora…. a cosa sono dovuti i sintomi che avverti?

    Te lo spiego nel prossimo paragrafo!

     

    Quali sono (davvero) i sintomi dell’artrosi cervicale

    Con tutta probabilità, i sintomi che ti hanno portato a scoprire di avere l’artrosi cervicale sono gli stessi del generico “disturbo cervicale”, quelli trattati nell’articolo “approfondimento sui disturbi cervicali” e “5 segni di infiammazione cervicale“.

    In sintesi:

    Come però hai capito, non è detto che questi sintomi siano dovuti all’artrosi, ed è possibile liberarsene (dopo vediamo come) anche se in fondo l’artrosi è un problema cronico.

    I sintomi che avverti possono essere legati alle tante situazioni tipiche del disturbo cervicale, ad esempio:

    • muscoli troppo contratti
    • eccessiva debolezza di alcuni muscoli cervicali
    • infiammazione delle articolazioni vertebrali (non legata all’artrosi)
    • problemi dei dischi intervertebrali

    Nel caso specifico dell’artrosi però c’è un sintomo abbastanza caratteristico: la sensazione di “crepitio” osabbiolina” quando si muove il collo, che deriva (probabilmente) dalle superfici articolari usurate.

     

     

    Come hai fatto a finire in questo “guaio”: le cause dell’ artrosi cervicale

    Cause di artrosi cervicale

    Come hai fatto a “procurarti” l’artrosi cervicale?

    In assenza di particolari fattori, l’artrosi cervicale rappresenta il fisiologico “invecchiare” della colonna vertebrale: più passa il tempo, più le cartilagini si usurano.

    L’artrosi si può però sviluppare anche da giovani: alcuni studi parlano di una prevalenza del 25-30% prima dei 30 anni.

    Questo è possibile per due motivi:

    1.  una situazione di cronica rigidità e contrattura muscolare può accelerare il processo: maggiore è la tensione dei muscoli, maggiore è la compressione a livello delle vertebre
    2. le cartilagini possono essere congenitamente deboli: tutti noi abbiamo delle caratteristiche genetiche dalle quali non possiamo sfuggire, e la “solidità” delle cartilagini è una di queste

    Come per tutti i problemi muscolo scheletrici, anche l’artrosi cervicale è quindi causata da un mix tra “caratteristiche genetiche” e “cose che ti succedono”.

     

     

    Come puoi “uscire dal guaio”: cure e strategie per l’artrosi cervicale

    Ok, abbiamo capito il problema e abbiamo capito che non bisogna andare in panico dopo la diagnosi di artrosi cervicale.

    Ora però ci interessa una cosa: come facciamo a migliorare i sintomi?

    Per l’artrosi cervicale si possono sentire decine di proposte:

    • integratori
    • farmaci
    • manipolazioni
    • terapie fisiche (TENS, tecar, laser)

    Anche se questi trattamenti possono fornire un aiuto momentaneo, nessuna terapia può battere l’efficacia dell‘esercizio mirato, nel medio/lungo termine.

    Molti studi hanno visto una maggiore efficacia degli esercizi fatti a casa in autonomia rispetto a molte terapie che normalmente si utilizzano.

    Se da un lato è vero che l’artrosi visibile nella lastra non regredisce, dall’altro è innegabile una cosa: se i muscoli riprendono un corretto assetto, la sintomatologia diminuisce notevolmente, e può anche sparire del tutto.

    Ok, vediamo allora alcuni esercizi che ci possono aiutare, da ripetere tutti i giorni.

     

    PS: questi esercizi sono presi dalla mia guida Cervicale STOP!. Cervicale STOP! ti permette, tramite una serie di test, di capire quali siano gli esercizi, le tecniche ed i consigli più adatti al tuo caso.

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      Esercizio #1: la mobilizzazione

      L’artrosi cervicale è fondamentalmente la perdita di “lubrificante” all’interno delle articolazioni.

      Nel corpo umano, la produzione di lubrificante viene aumentata….dal movimento!

      Ecco che ci possono tornare utili gli esercizi di mobilizzazione!

       

      Esercizio #2: stretching del trapezio

      Abbiamo visto che una delle cause dell’aumento di compressione e usura sulle vertebre è la troppa tensione muscolare.

      Il trapezio è uno dei muscoli cervicali più grandi e potenti: cerchiamo di “alleggerirlo”!

       

       

      La mia guida Cervicale STOP!

      Se vuoi una completa guida passo passo verso la risoluzione del disturbo cervicale, allora quello che ti serve è la mia guida interattiva Cervicale STOP!

      In questa guida ho raccolto tutti gli interventi e tutte le informazioni necessarie per uscire dal disturbo cervicale.

      Si parla di alimentazione, di gestione dello stress emotivo, di attività fisica in relazione al disturbo cervicale, e di tante altre cose.

      La guida è assolutamente interattiva e personalizzabile: grazie ad una serie di TEST, scoprirai le cause del TUO disturbo e capirai quali sono gli interventi adatti al tuo caso specifico.

      Come avviene questa cosa in pratica? Scoprila in questo video!

      Se non vedi l’ora di risolvere i tuoi sintomi, qui c’è tutto quello che ti occorre!

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        Ci sono integratori che possono aiutare?

        Fondamentalmente, la risposta a questa domanda è…”di fatto no”.

        Da anni si utilizza la glucosammina come supporto alle cartilagini, ed effettivamente gli studi sembrano confermare una certa efficacia.

        Il punto è: nessun integratore può sorpassare in efficacia l’esercizio terapeutico.

        Mettiti quindi all’opera con gli esercizi che consiglio, e prova gli integratori con glucosammina (come quella dell’immagine qui sotto) SOLO se stai facendo anche esercizio!

        Un altro aiuto può arrivare dagli acidi grassi Omega 3, che sono uno dei principali anti infiammatori naturali che abbiamo a disposizione.

        Dato che l’artrosi può essere considerata la risultante di una serie di processi infiammatori, può risultare utile integrare gli Omega 3 per ridurre lo stato di infiammazione.

        La nutrizionista ufficiale del sito, Annalisa Caravaggi, consiglia spesso questo:

         

        Terzo ed ultimo (possibile) aiuto deriva dal Magnesio supremo, per le sue proprietà rilassanti nei confronti dei muscoli.

        Abbiamo infatti visto come la tensione muscolare cronica possa aumentare la forza di compressione a livello delle vertebre cervicali.

        Ecco un integratore di magnesio supremo molto conosciuto ed utilizzato:

         

         

        Come affronto il problema “artrosi cervicale” con i miei pazienti

        Il mio approccio all’artrosi cervicale mira a valutare tutti i possibili aspetti che possono causare disturbi a questo importante tratto della colonna vertebrale.

        In sintesi si tratta di valutare:

        • la funzionalità del collo e della postura, con dei test pratici
        • la funzionalità del metabolismo  e la composizione corporea: uno stato di corretto funzionamento del metabolismo e di salute dei tessuti è importantissimo nei problemi artrosici. Per valutare questi aspetti uso la  BIA ACC
        • l’influenza dello stress emotivo e del sistema nervoso in generale: se parliamo di “tensione muscolare”, il sistema nervoso è uno dei primi responsabili. Analizzo gli aspetti che mi interessano tramite l’ analisi PPG del sistema nervoso autonomo.

         

        Trattamento

        Dopo la valutazione, procedo naturalmente all’impostazione di un piano di trattamento, che segue i principi utilizzati per la valutazione.

        1. riduzione rapida delle tensioni muscolari: questo avviene tramite trigger point therapy
        2. rieducazione ed esercizi specifici per correggere le cause individuate
        3. piano nutrizionale e di attività fisica specifica, se necessario

        La maggior parte di questo piano riabilitativo è da eseguire in autonomia: questo perchè il disturbo artrosico beneficia di più da “tante piccole stimolazioni quotidiane” piuttosto che da “periodici cicli di trattamento”.

         

         

        Conclusione

        L’artrosi cervicale è un problema difficile da affrontare, e per certi versi non interamente risolvibile.

        Nonostante ciò, con una serie di interventi mirati è possibile ridurne al minimo gli effetti e fermarne l’avanzata.

        In questo articolo hai trovato una serie di indicazioni per fare tutto questo da subito: non aspettare oltre, mettiti all’opera!

        Se vuoi un consulto personale, e sei abbastanza a portata di mano rispetto alle mie sedi (Milano e Piacenza), allora scrivimi o chiamami!

        Puoi trovare i miei riferimenti alla pagina contatti.

         

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        Marcello Chiapponi

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        Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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