Le cefalee più comuni sono la cefalea muscolo tensiva, l’emicrania e le cefalee normalmente in associazione con altre problematiche (internistiche,nasali, ormonali). Cefalee di vario tipo si associano a stati patologici particolari quali ernia cervicale, forme tumorali, stati infettivi, aneurismi,situazioni odontoiatriche, traumi cranici…
Altri tipi di cefalea, come la cefalea a grappolo, sono meno comuni e purtroppo rispondono meno al trattamento riabilitativo.
Sintomi
La cefalea muscolo tensiva si manifesta tipicamente con:
-sensazione di oppressione del cranio, come una morsa che stringe: può associarsi ad una analoga sensazione a livello dei muscoli cervicali, coinvolgere tutto il cranio o limitarsi alla zona frontale,oppure ancora focalizzarsi a livello occipitale.
–affaticamento visivo
–scarsa lucidità
–vertigine o instabilità
Tipicamente insorge lentamente, verso le ore serali, quando i muscoli sono affaticati dalla giornata. In realtà, quando ci sono problemi cervicali, è tipico che il paziente la riscontri fin dal mattino, quando per definizione le articolazioni sono più rigide. Dato che questo tipo di cefalea è spesso espressione di una sofferenza generale dell’organismo, è comune che la persona avverta anche:
– stanchezza o affaticabilità
– disturbi del sonno
– disturbi o gonfiori a livello dell’apparato gastro enterico
L’emicrania invece colpisce tipicamente da un lato, con un forte dolore pulsante a livello della fronte e dell’occhio. Non di rado la persona avverte una intera metà testa dolente.In alcuni casi la crisi dolorosa è anticipata da disturbi alla vista, la cosiddetta “aura”. A volte il dolore è talmente intenso da scatenare nausea e vomito. Può insorgere senza preavviso oppure essere scatenata da fattori comunque poco prevedibili: colpi di freddo, sforzi fisici, stress emotivi, ciclo mestruale…
La estrema variabilità dell’evento scatenante conferma che tali eventi agiscono solo come “interruttori” di una situazione già predisposta. Molto spesso la predisposizione è legata ad un problema cervico-posturale: la forte tensione dei muscoli del collo comprime la vascolarizzazione del cranio, e quando questa tensione aumenta ulteriormente,per lo sforzo, il freddo o per altri fattori, si attiva la tipica cascata di eventi vascolari che porta alla crisi di emicrania.
L’emicrania può essere espressione di una sofferenza molto localizzata (es problema ai denti, che sono assai vicini al cranio), ma anche essere inserita in un contesto di affaticamento generale dell’organismo: per questo non è raro che anche qui si riscontrino in concomitanza stanchezza, distubri del sonno o disfunzioni dell’apparato gastro enterico.