Incontinenza da sforzo: un problema di POSTURA

Angela Torretta

Angela Torretta

Ciao sono Angela Torretta, fisioterapista specializzata in riabilitazione pelvica.

Grazie ai miei oltre 20 anni di esperienza clinica, di cui 10 solo nelle problematiche pelviche, ho potuto e tutt’ora continuo a trattare ogni anno centinaia di casi in studio.

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Se soffri di incontinenza urinaria da sforzo, ti assicuro che sei capitata nel posto giusto.

Come fisioterapista specializzata in problemi del pavimento pelvico, conosco bene quanto l’incontinenza possa avere un impatto negativo sulla vita di una donna, e di quanto sia un argomento “delicato”.

In più, sono una mamma che ha avuto due gravidanze, di cui una gemellare: il lavoro sul pavimento pelvico che propongo l’ho anche sperimentato in prima persona.

In questo articolo ti aiuterò a scoprire un approccio al problema che probabilmente ti risulterà del tutto nuovo, visto che il mondo medico è spesso ancorato a concetti oramai superati.

Insieme vedremo come il problema dell’incontinenza da sforzo sia fortemente legato alla postura, e come attraverso la postura stessa si possa risolvere.

Iniziamo!

 

PS: se vuoi iniziare da subito un percorso completo con i miei allenamenti ed i miei metodi, ho preparato un apposito corso online con il mio amico e collega Marcello Chiapponi.

Si chiama “Fitness Pelvico”, e puoi accedere alle lezioni di PROVA GRATUITA semplicemente cliccando l’immagine qui sotto!

 

Fitness Pelvico

 

Indice

Quante donne soffrono di incontinenza urinaria da sforzo

Come si manifesta l’incontinenza urinaria da sforzo

Da cosa è causata l’incontinenza: visione classica

Visione moderna / posturale del problema incontinenza

Altri segni e sintomi che potresti avere

Come migliorare l’incontinenza urinaria da sforzo attraverso la postura

 

Quante donne soffrono di incontinenza urinaria da sforzo

Prima di tutto, sappi che non sei sola, anzi se in ottima compagnia.

Magari credi di essere tra le poche ad avere questo problema, ma in realtà è perche nessuna va in giro a sbandierarlo, anzi si tende a tenerselo per sè.

A seconda degli studi, si stima che fino a 1 donna su 3 oltre i 40 anni abbia qualche forma di problema del pavimento pelvico, con l’incontinenza urinaria in cima.

Si stima che a causa dello stile di vita, dello stress e di altri fattori, questo numero sia destinato ad aumentare del 55% da qui al 2050.

Quindi decisamente no, non sei sola: molte donne ne soffrono, poche ne parlano.

Non ne parlano neanche al proprio medico, da tanto l’argomento è delicato: è per questo che i dati che ti ho riferito sono probabilmente anche sottostimati.

Ma come sempre, il fatto che ne soffrano tante persone non significa che sia normale, o che bisogna soffrirne per forza, o ancora che non c’è nulla da fare.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema ben risolvibile: tra poco ti spiegherò perchè è come.

 

Come si manifesta l’incontinenza urinaria da sforzo

incontinenza da sforzo

Come dice la parola stessa, si tratta di perdite di urina con lo sforzo fisico.

Ovviamente questa cosa può avvenire a vari livelli: inizialmente capita magari con grossi sforzi, come ad esempio la movimentazione di un peso.

In questa fase, molte tendono a risolvere il problema evitando certe attività fisiche, oppure mettendo un assorbente.

Molto spesso la pubblicità ci fa passare per “normale” questa cosa: assorbente per il ciclo, assorbente per l’incontinenza, e via !

Con il tempo, l’incontinenza si può però manifestare anche con sforzi più “quotidiani”, che prevedono l’aumento di pressione dell’addome, come ad esempio:

  • ridere
  • starnutire
  • tossire

Qui le cose iniziano a farsi più delicate: puoi evitare di correre o di andare in palestra a sollevare pesi, ma non puoi evitare di starnutire o tossire.

Ecco che per molte la soluzione diventa l’assorbente, che però non va a modificare il problema a monte, che come vedremo ha molto a che fare con i MUSCOLI e con la POSTURA

 

Da cosa è causata l’incontinenza urinaria (visione classica)

La visione classica del problema incontinenza è ancora di fatto corretta, ma è estremamente limitata perchè prende in considerazione solo il pavimento pelvico.

Da fisioterapista, questa visione non mi ha mai convinto del tutto: come è possibile che tutto il resto dei muscoli del bacino e del tronco non c’entrino nulla?

Studiamo per anni postura e movimenti GLOBALI, ed in questo caso è un problema solo e soltanto del pavimento pelvico?

In più, c’era il fatto che i classici esercizi “stringi e rilascia” (esercizi di Kegel) sembravano avere una efficacia molto limitata quando si parla di movimenti dinamici (correre, saltare, o anche solo fare le scale).

Eppure, la visione classica dice che l’incontinenza da sforzo è causata da:

  • ipotono dei muscoli del pavimento pelvico
  • prolasso dell’utero o degli organi pelvici

E si dice che questo ipotono è causato dall’età, dalle abitudini oppure dal fatto di aver avuto una gravidanza, che ha “disteso” la muscolatura.

Piccolo problema: molte delle mie pazienti con incontinenza hanno avuto gravidanze terminate con un taglio cesareo.

Ovviamente si stupiscono della cosa, e dicono: “ma mio figlio non è passato attraverso il mio pavimento pelvico, perchè ho l’incontinenza?

In realtà, se leggi la cosa con un approccio moderno, come quello che ho sviluppato, capirai che la cosa ha perfettamente senso.

 

Visione moderna dell’incontinenza da sforzo

incontinenza da sforzo

Prima di specializzarmi in problemi del pavimento pelvico, ho fatto molti anni da fisioterapista “classica”, dedicandomi a problemi posturali di vario genere.

Quando ho iniziato ad occuparmi di problemi pelvici, ho quindi iniziato ad osservare anche la postura ed i movimenti globali delle donne che ne soffrivano, notando molti punti in comune.

Questi “punti in comune posturali” sono:

  • diaframma molto contratto, che “spinge” verso il basso ad ogni sforzo
  • scarsa tonicità dei muscoli addominali
  • iperlordosi lombare (curva lombare molto accentuata)

A causa di questi sbilanciamenti posturali, il loro baricentro è spesso spostato verso l’avanti.

Questo cosa comporta?

Naturalmente, una maggiore pressione verso il basso sulla vescica: a questo punto basta un minimo ipotono del pavimento pelvico per generare l’incontinenza.

Da lì è nata la mia “ricetta vincente”, e tutta la metodica che ho chiamato “Fitness Pelvico“, che puoi sperimentare con le mie lezioni di PROVA GRATUITA (clicca l’immagine all’inizio dell’articolo).

Ricetta che prevede si un miglioramento della tonicità del pavimento pelvico, ma soprattutto un miglioramento posturale e una rieducazione all’utilizzo del tronco.

Insomma, la postura ed il movimento sono la chiave per risolvere in modo efficace il problema dell’incontinenza urinaria da sforzo.

 

Altri segni e sintomi che potresti avere (dato che l’incontinenza è un problema di postura)

incontinenza da sforzo

Abbiamo visto come alla base dell’incontinenza da sforzo ci possa essere si un certo ipotono del pavimento pelvico (visione classica), ma che la postura ed i muscoli giocano un ruolo fondamentale (visione moderna).

Ovviamente, questi problemi posturali e questo utilizzo scorretto dei muscoli si porta dietro altre conseguenze, in termini di problemi muscolo scheletrici.

Non è quindi un caso se le donne che soffrono di incontinenza hanno anche:

  • dolore lombare, legato all’ipotono dei muscoli addominali
  • dolore e tensione a livello delle spalle

In più, c’è un sintomo particolarmente frequente e particolarmente indicativo: la difficoltà di equilibrio su una gamba sola.

A volte è addirittura l’equilibrio su una gamba sola (ad esempio per mettersi i pantaloni) a causare le perdite di urina.

Questa difficoltà è legata proprio al non avere un buon controllo dei muscoli pelvici e dei muscoli del bacino: controllo che in appoggio su un piede solo deve essere ottimo.

 

Come migliorare l’incontinenza urinaria da sforzo attraverso la postura

Come dicevo prima, ho visto ben presto i limiti dei classici esercizi di Kegel, ovvero del classico “stringi e rilascia”.

Questo perchè sono esercizi che vengono proposti sempre in statica, spesso da sdraiate.

Ma l’incontinenza non è certo un problema che si nota quando siamo sdraiate!

Anche i vari strumenti di biofeedback, macchinari che vengono usati per facilitare gli esercizi, vengono sempre eseguiti in posizioni statiche.

Ma il nostro corpo non è mai “statico” !

Ecco perchè oltre al potenziamento dei muscoli pelvici serve anche un lavoro mirato sulla postura.

Lavoro che consiste nel:

  • migliorare l’attivazione del diaframma
  • migliorare il tono e l’utilizzo dei muscoli addominali
  • imparare a muoversi meglio

Ti va di farlo insieme a me, con un metodo che ha già aiutato centinaia di pazienti che vedo “dal vivo” e migliaia di clienti “online” ?

Allora iscriviti subito alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online “Fitness Pelvico”!

Ti insegnerò le basi del mio metodo, ed i primi esercizi con i quali iniziare a lavorare sul pavimento pelvico e sulla postura.

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Conclusione

L’incontinenza da sforzo è un problema limitante e sicuramente imbarazzante.

Molte volte sono più forti il disagio emotivo e la perdita di autostima rispetto che al reale problema in sè e per sè.

E molte volte il problema viene taciuto, sia alle persone che ci stanno vicino sia al personale medico.

Lascia che ti dica una cosa: non bisogna lasciare che questo problema riduca la nostra qualità di vita, neanche un minimo.

Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di un problema che attraverso la rieducazione mirata dei muscoli si può risolvere completamente.

E la cosa positiva è che una volta che hai imparato a far lavorare bene i tuoi muscoli, non ci sarà bisogno di continui “richiami” degli esercizi che ti ho insegnato.

Come per l’andare in bicicletta, una volta che hai imparato non lo dimentichi più.

Ti invito ancora alle mie lezioni di PROVA GRATUITA del corso “Fitness Pelvico”, alle quali puoi accedere cliccando sull’immagine che trovi qui sopra o all’inizio dell’articolo!