L'Altra Riabilitazione

In questo articolo ti illustrerò tutto ciò che c’è da sapere (e tutto ciò che si può fare) per il dolore della colonna meno frequente , ovvero il dolore dorsale.

I problemi più frequenti a livello della colonna vertebrale sono infatti quelli lombari e quelli cervicali: seppur molto frequente, il dolore alla parte centrale della schiena (colonna dorsale) è meno comune.

Come prima cosa, ti mostrerò quali possono essere le possibili cause alla base della dorsalgia, e naturalmente andremo poi a vedere le soluzioni che si possono mettere immediatamente in pratica.

PREMESSA IMPORTANTE:  questo articolo è dedicato alla dorsalgia cronica, che si avverte da settimane, mesi o anni.

Se hai un dolore acuto, insorto da poco tempo ed ancora non hai una diagnosi, la cosa corretta da fare è parlarne con il tuo medico.

Detto questo, possiamo partire: alla fine dell’articolo avrai le idee chiare sul problema ed avrai già un “piano di battaglia” per iniziare a migliorarlo da subito.

Dorsalgia: che cos’è e quali sono i sintomi

Si definisce dorsalgia un problema/dolore nel tratto centrale della colonna, chiamato appunto rachide dorsale.

La dorsalgia si manifesta come un dolore nel tratto centrale della schiena o nella zona delle scapole, ma in realtà ci sono diverse manifestazioni possibili.

A volte più che un vero e proprio dolore, il problema si manifesta come una sorta di bruciore: per capire meglio questo sintomo, appena terminato questo articolo leggi anche l’approfondimento sul bruciore alla colonna.

In altri casi appare più come una tensione o rigidità muscolare, che comprende tutta l’area delle scapole.

A volte si manifesta con delle vere e proprie fitte o crampi ai muscoli.

In molti casi, si tratta invece di un dolore ben preciso al centro della colonna, che si amplifica con determinati movimenti, oppure quando ci si sdraia per andare a letto.

Puoi facilmente capire come si tratti di problemi ben diversi, anche se colpiscono la stessa area.

Vediamo qualche dettaglio in più che ti può aiutare a capire meglio il tuo problema.

 

Caratteristiche della dorsalgia da tensione muscolare

Quando il dolore dorsale è legato alla tensione dei muscoli, avverti una marcata sensazione di rigidità e contrattura tra la fine del tratto cervicale e l’inizio della colonna lombare.

È difficile descrivere il “punto preciso” che fa male, perchè spesso è una sensazione diffusa.

Questa tensione a volte si accompagna a dolore nell’area del costato e dello sterno.

Generalmente non c’è un particolare movimento che faccia male: se ti muovi avverti marcatamente che i tuoi muscoli sono contratti, ma non c’è un vero e proprio movimento che ti mette in crisi.

Puoi invece notare che la tensione peggiora in caso di sforzo fisico o anche all’aumentare dello stress emotivo: a riguardo di quest’ultimo punto, tra poco capirai il perchè.

 

Caratteristiche della dorsalgia da dolore vertebrale

In altri casi il dolore dorsale è ben circoscritto e ben evidente in un punto preciso della colonna, sempre nel tratto compreso tra le vertebre cervicali e quelle lombari.

Questo tipo di dolore ha spesso chiare correlazioni con i movimenti o con le posizioni che mantieni: è in genere semplice dire “mi fa male quando faccio questo o quando mi metto in questa posizione“.

Questo tipo di dolore è abbastanza più frequente in persone con una postura “a spalle in avanti” oppure in quelle con una marcata cifosi dorsale.

Il motivo non è difficile da capire: più il nostro peso è spostato in avanti, più le vertebre dorsali diventano l’apice di un arco in tensione.

 

Naturalmente, andremo a vedere esercizi e rimedi efficaci per entrambi questi tipi di dolore.

Prima però cerchiamo di capire come hai fatto a sviluppare questo problema, ovvero quali possono essere le cause della dorsalgia.

 

 

Quali sono le causa della dorsalgia? Perchè si sviluppa questo problema?

Come per tutti i problemi muscolo scheletrici, alla base della dorsalgia non c’è una singola causa: non è la malattia “x” causata dal virus “y“.

Ci possono essere diverse cause alla base, spesso presenti contemporaneamente, a formare un “mix” esplosivo.

Questo naturalmente sia che parliamo di dolore “muscolare” che di dolore “vertebrale” ( i due tipi di dorsalgia  che ho descritto prima).

Ecco alcune possibili cause alla base del problema:

Vediamo alcune caratteristiche tipiche che assume la dorsalgia in ciascuno di questi casi.

 

#1 Eccessiva rigidità diaframmatica

Il diaframma è un grande muscolo della parte centrale della colonna, e serve niente poco di meno che a…respirare!

Di conseguenza, la sua importanza è assolutamente centrale: senza respirare non si vive.

Sfortunatamente, è anche il muscolo più connesso con gli stati di ansia e stress che quotidianamente viviamo: infatti, una delle prime cose che facciamo quando siamo in un momento di ansia è proprio quella di bloccare il respiro.

Se i momenti di ansia e stress sono prolungati (settimane, mesi, anni o…l’intera vita!) la nostra “meccanica” del respiro si modifica permanentemente, ed il diaframma risulta cronicamente troppo contratto.

L’eccessiva contrattura del diaframma si manifesta proprio con un dolore/tensione a livello dorsale, oppure con dolori intercostali.

Ecco perchè nella rieducazione della dorsalgia sono molto importanti gli esercizi respiratori (li vediamo tra poco)

 

#2 Problemi cervicali che “irradiano”

Uno dei più grandi muscoli del tratto cervicale, il trapezio, ha le sue inserzioni fino a metà abbondante della colonna vertebrale.

In generale, la muscolatura dorsale e quella cervicale sono molto connesse: essendo il disturbo cervicale così comune, è frequente che le tensioni muscolari irradino fino alla zona dorsale.

In più, tieni presente una cosa: anche la muscolatura cervicale è una “vittima” privilegiata degli stati di stress e tensione. 

Di conseguenza la rigidità diaframmatica di cui parlavo prima ed i problemi cervicali viaggiano spesso a braccetto.

 

#3 Problemi viscerali

A volte le infiammazioni acute di alcuni organi si manifestano con un dolore al centro della schiena. 

Tra queste, una delle più note è sicuramente l’infiammazione a livello del polmone: chi ha avuto una broncopolmonite dovrebbe saperlo bene.

Tuttavia, si tratta di eventi abbastanza rari e assolutamente ben diagnosticabili: qui stiamo parlando invece di dorsalgia cronica.

Per molte persone è però frequente avere uno stato di irritazione più o meno costante a livello dello stomaco: vuoi per come mangia, vuoi sempre per il discorso ansia/stress, vuoi perchè lo stomaco è il suo “punto debole”.

Stati di sofferenza cronica a livello dello stomaco possono manifestarsi come frequenti dolori dorsali, un po’ per collegamento diretto, e un po’ per i forti rapporti tra lo stomaco ed il diaframma, e quindi ritorniamo alla causa #1

In questi casi, è frequente vedere che il dolore è spostato sul lato sinistro, e che a volte si irradia al petto e al braccio

 

#4 Trauma vertebrale o postumi di trauma

Naturalmente c’è ben poco “mistero” in questo tipo di dorsalgia.

Se ti rompi una vertebra dorsale, logicamente avrai un dolore acuto, ma il dolore si può prolungare per lungo tempo anche dopo la guarigione.

Molto spesso infatti, la vertebra fratturata (o le vertebre fratturate) diventa una “area rigida“, che non riesce a riprendere al 100% la mobilità che aveva prima.

Poco male, ci sono altre 30 vertebre che possono aiutare il segmento in difficoltà, quindi in termini di movimento spesso non ci si accorge della limitazione.

Nonostante ciò, questa “area rigida” diventa spesso fonte di dolore: per questo motivo, gli esercizi che vedrai tra poco sono molto utili.

Il modo migliore per risolvere la situazione è infatti rieducare i muscoli alle nuove dinamiche della colonna.

 

#5 Postura “a spalle in avanti” o ipercifosi

Ne ho parlato prima, quindi non mi soffermo molto, anche perchè il meccanismo è davvero molto intuitivo.

Più la tua postura è protratta in avanti, più le tue vertebre dorsali diventano l’apice di un “arco” molto teso.

Ovviamente, se hai una cifosi congenita, hai una maggiore predisposizione a questo tipo di dolore.

Poco male: anche se la tua schiena è così da una vita, il dolore si può comunque migliorare grazie alla rieducazione specifica.

Consigli ed esercizi per migliorare la dorsalgia

Ovviamente, come dicevo all’inizio, il primo e scontato consiglio è quello di rivolgersi al medico per una diagnosi corretta: banale, ma in tempi di auto-diagnosi tramite Google, meglio ribadirlo.

I consigli e gli esercizi che vedrai tra poco hanno senso per i dolori cronici (quelli di cui mi occupo io), quindi per persone che hanno già una diagnosi ed hanno fatto i controlli del caso.

Se hai un dolore insorto di recente, la prima cosa che devi cercare è appunto una diagnosi corretta.

Detto questo, vediamo cosa si può fare per migliorare questo fastidiosissimo problema.

Nei paragrafi precedenti ho illustrato due tipi di dolore dorsale:

In termini di esercizi ci sono delle differenze, ma in realtà le differenze dipendono più dalle caratteristiche individuali.

Gli esercizi che vedrai illustrati tra poco sono praticamente privi di controindicazioni: ti conviene quindi farli tutti, indipendentemente dalle caratteristiche del tuo problema.

Il mio consiglio è di farli tutti i giorni, in modo da “formare l’abitudine”: per semplificare, puoi anche farne solo 1 o 2 al giorno.

 

Esercizio / consiglio #1: rieduca il tuo diaframma

Come spiegavo prima, il muscolo diaframma ha un ruolo chiave nella dorsalgia, e rappresenta sicuramente il muscolo più importante da rieducare.

Non dimenticare infatti che il diaframma è il muscolo più facilmente “vittima” di stati di ansia e stress.

Nel video qui sotto trovi l’esercizio più semplice con il quale iniziare.

Una volta che hai preso confidenza, potrai fare le varianti più difficili che illustro nel mio articolo su come migliorare la tensione muscolare grazie alla respirazione.

Esercizio / consiglio #2: migliora la mobilità delle spalle

Un altro elemento “chiave” che abbiamo visto è la postura delle spalle, fortemente legata alla postura delle vertebre dorsali.

Ecco un esercizio che mi piace molto, che ha lo scopo di migliorare la mobilità e la postura delle spalle.

Come vedrai, il bello di questo esercizio è che è adattabile a qualsiasi livello di rigidità e abilità motorie

Esercizio / consiglio #3: allunga i tuoi muscoli posturali

Immagina di avere un gancio attaccato alla testa, e che qualcuno ti “tiri” dall’alto: le tue vertebre sarebbero contente di questa “decompressione”, sbaglio?

Grazie a questo esercizio potrai creare una situazione simile, che avrà un effetto positivo su eventuali aree vertebrali eccessivamente rigide.

 

Esercizio / consiglio #4: rinforza i trapezi e migliora la tua postura

Date le forti connessioni con il tratto cervicale e con la postura, rinforzare i fasci intermedi ed i fasci bassi è spesso una ottima idea.

Per farlo, niente di meglio che questo semplice esercizio a pancia in giù, anche lui adattabile a qualsiasi livello di abilità motoria.

 

Consiglio #5: occupati del tuo tratto cervicale

Come dicevo prima, spesso la dorsalgia non è altro che la “prosecuzione” di un problema cervicale.

Non ti preoccupare, se nel posto giusto: L’Altra Riabilitazione è il sito con più materiale in Italia (e non solo) su questo disturbo.

Trovi tutto il materiale ordinato nella pagina “introduzione al disturbo cervicale”.

Un consiglio spassionato: inizia dalla DEMO GRATUITA della mia guida “Cervicale STOP!”, che contiene le informazioni indispensabili e le strategie per migliorare da subito.

Scaricala cliccando sull’immagine qui sotto!

 

Consiglio #6: non dimenticare l’alimentazione

Le persone che hanno come “punto debole” lo stomaco sono più soggette a sviluppare dolore dorsale, per i collegamenti che ho illustrato prima.

In casi come questi, un miglioramento dell’alimentazione può significare ridurre il dolore nel giro di una settimana o due.

Ovviamente se parliamo di alimentazione apriamo un capitolo infinito e diverso da soggetto a soggetto.

Il consiglio che ti dò è questo: prova a dare un’occhiata allo schema alimentare illustrato nell’articolo “alimentazione circadiana e anti infiammatoria“.

Nella mia esperienza, quel tipo di schema alimentare ti permette di capire se per te ha senso “lavorare” sull’alimentazione: se non noti miglioramenti, probabilmente c’è poca correlazione con il tuo problema

 

Conclusione: la dorsalgia è un problema ostico, ma non irrisolvibile

Se sei arrivato fino qui, innanzitutto grazie per l’attenzione.

A questo punto dovresti avere capito bene come hai fatto a sviluppare un problema di dorsalgia, ed hai anche tutte le “armi” che ti servono per migliorarlo sempre di più fino a risolverlo del tutto, cosa che in molti casi è del tutto possibile.

Se hai qualche domanda specifica sul problema, mandami una mail dalla pagina contatti e sarò felice di risponderti.