L'Altra Riabilitazione

Esempio di alimentazione circadiana ed anti infiammatoria

Marcello Chiapponi

Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Questo schema è una sequenza alimentare utilizzata in uno studio su diverse centinaia di casi.

Indipendentemente dal tipo di soggetto, tutti hanno tratto beneficio in termini di: riduzione di sintomi come stanchezza cronica e gonfiori gastro enterici, riduzione del grasso corporeo, miglioramento del tono dell’umore.

E’ uno schema generico, ma rappresenta una buona base di partenza per creare dei ritmi ormonali corretti.

Si ha la massima efficacia seguendolo con precisione per almeno 15 giorni a fila, prima di concedersi il classico giorno libero nel fine settimana.

E’ uno schema circadiano (rispetta i ritmi fisiologici dell’organismo) e anti-infiammatorio, avendo un rapporto bilanciato tra alimenti che tendono ad alimentare l’infiammazione (farinacei e proteine) e vegetali, che invece tendono a ridurla.

Seguendolo per 15 giorni a fila si ripristinano i ritmi dell’organismo e si esercita un potente effetto anti infiammatorio: in questo modo potrai notare un evidente miglioramento di tutti i tuoi sintomi, indipendentemente da quali siano.

Successivamente è consigliabile seguire questo schema almeno 4 volte a settimana.

 

PS: ti interessa capire come usare l’alimentazione (e anche l’attività fisica) per ridurre il tuo stato infiammatorio generale?

Allora non perdere l’occasione di accedere ai contenuti di PROVA GRATUITA del corso online “Laboratorio Anti Infiammazione”, ad opera mia (Marcello Chiapponi, fisioterapista) e della mia “spalla nutrizionale” Annalisa Caravaggi.

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Colazione (non oltre le nove del mattino non prima delle 7)

Fette biscottate o 1 panino integrale/segale o cereali integrali +
marmellata o miele+ 2/3 frutti (anche frutta disidratata tipo fichi secchi, prugne secche, uva appassita)

caffè o thè

 

Metà mattina (ore 10,00-11,00)

Un frutto zuccherino tipo banana

 

Pranzo (ore 12,00-13,30)

1 porzione di carboidrati vegetali (patate o legumi), in alternativa riso meglio se integrale

1 porzione di verdura cotta o cruda

Opzionale fonte proteica (carne pesce uova)

 

Metà pomeriggio15,00-16,00

Un frutto di stagione

 

Sera 19,00-20,30

A rotazione: carne bianca, rossa, pesce o uova +
1 porzione di verdure cotte e/o crude

Come assunzione idrica,  almeno 2 litri di acqua al giorno.

 

Commento

In questo schema, come vedi, non ci sono alimenti che spessissimo finiscono sulle nostre tavole, parliamo di pasta, affettati/insaccati, formaggi, pane.

Perchè? Vanno tolti completamente e per sempre?

Forse la risposta giusta è “si e no”.

I cereali (pasta e pane), al di là dell’ essere un alimento oggetto di controversie (sono l’unico alimento che non potremmo mai digerire se assunto crudo, oltre che ai legumi), hanno alcuni aspetti non propriamente positivi che non sono in discussione: molti hanno un elevato contenuto di sale (sopratutto il pane) e tutti hanno un medio/elevato potere PRO-infiammatorio, per via di un elevato PRAL, una misura del carico acido potenziale renale.

I formaggi e gli affettati/insaccati, oltre che ad essere pieni di grassi saturi, sono una vera e propria “bomba al sale”, quindi anche qui l’effetto PRO-infiammatorio è elevato.

Tirando le somme, se la tua alimentazione è basata su cereali e insaccati, magari anche con poca verdura e frutta a fare da “tampone”, sicuramente stai creando un forte stress alimentare.

Per questo motivo lo schema proposto non contiene quegli alimenti: per massimizzare l’effetto anti infiammatorio.

Riguardo al re-inserimento: come regola generale si può dire che formaggi e insaccati devono rappresentare un’eccezione alla regola, i cereali (ribadendo che sono comunque oggetto di discussione) possono essere utilizzati più di frequente come fonte di carboidrati, ma è meglio se non diventano quella prevalente.

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Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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