Data di aggiornamento: 17 Novembre 2023
Di solito funziona così: si inizia ad avvertire qualche disturbo, come ad esempio sporadici dolori al collo, oppure sensazioni tipicamente “cervicali” come le vertigini o il mal di testa.
Quando queste durano da un po’ troppo tempo o si fanno troppo intense, decidi di fare una visita e magari qualche accertamento, e da lì emerge che hai una artrosi cervicale.
Problema: hai solo 30-40 anni, com’è possibile che si parli già di artrosi? In genere non è una cosa “dei vecchi”?
Se ti hanno diagnosticato una artrosi cervicale e hai meno di 40 anni o giù di lì, sei capitato sull’articolo giusto: insieme vedremo cosa comporta questo tipo di diagnosi, in termini di conseguenze future e cose da fare subito.
Inizio con il tranquillizzarti: la situazione che ti hanno diagnosticato è molto comune, e non ha nulla di preoccupante (neanche se avessi 25 anni).
PS: come capirai, alla base della soluzione del problema c’è una buona rieducazione del tratto cervicale, attraverso l’esercizio mirato.
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Indice
- Che cos’è l’artrosi cervicale e che problemi porta
- Artrosi a 30-40 anni: è normale?
- Cosa può succedermi in futuro se già a 30 o 40 anni ho segni di artrosi cervicale?
- Il miglior rimedio contro l’artrosi
- Riferimenti scientifici
Che cos’è l’artrosi cervicale e che problemi porta
Si parla di “artrosi” quando c’è un eccessivo consumo delle cartilagini articolari, ovvero delle superfici lubrificate che permettono il movimento dell’articolazione.
Senza le cartilagini, le nostre articolazioni sarebbero “osso contro osso“ e non potrebbero muoversi.
Per una serie di motivi, molti dei quali non ci sono ancora noti (questo è bene ricordarlo) le cartilagini si possono usurare: quando questo avviene in maniera pronunciata, alla cartilagine si sostituisce una serie di micro-calcificazioni, chiamate osteofiti.
Per fare un esempio pratico, è un po’ come se nell’articolazione entrasse della “ruggine”, quindi si riduce il lubrificante e lo scorrimento diventa un po’ più difficile.
Questo accade un po’ in tutto il corpo, ma in particolar modo:
- nelle vertebre cervicali (artrosi cervicale)
- nelle articolazioni dell’arto inferiore (anca e ginocchio)
- nelle mani
- nelle spalle
Detto così, può sembrare che l’artrosi sia una situazione abbastanza seria, e che possa portare gravi conseguenze: abbiamo infatti parlato di usura delle cartilagini, di calcificazioni…
In realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, l’artrosi non è una condizione preoccupante o limitante in alcun modo: per una buona fetta di popolazione, si tratta di un problema del tutto marginale, specie se parliamo di artrosi cervicale.
Questo non significa che la tua cervicale non possa essere molto irritata e dolente: significa che questo non è necessariamente legato all’artrosi.
Certo, quando l’artrosi è significativa, è abbastanza inevitabile che ci siano sintomi, in particolar modo:
- dolore a lato del collo
- rigidità e difficoltà di movimento, con dolore alla rotazione o all’estensione (guardare in alto)
Tuttavia, anche in caso di artrosi cervicale, l’irritazione si può ridurre con un buon lavoro di rieducazione muscolare: l’artrosi non deve essere vista come una “condanna”!
Artrosi a 30-40 anni: è normale?
Nel 2015, Brinjikji e colleghi (1) hanno scoperto che il 96% degli ottantenni SENZA dolore al collo presentava evidenti segni di artrosi cervicale: in pratica, quasi tutti.
E se parliamo dei trentenni? La percentuale oscilla tra il 30% ed il 50%, parlando sempre di persone SENZA dolore al collo.
Questo conferma che l’artrosi cervicale in sé e per sé non deve essere motivo di preoccupazione: entro certi limiti, è una normale evoluzione della colonna vertebrale, nella quale tutti prima o poi ricadiamo.
Ma non necessariamente questo è un problema: invecchiando ci vengono le rughe ed i capelli bianchi, ma ovviamente nessuno pensa che questo possa essere una patologia.
Le cose importanti da ricordare sono:
- il fatto di aver sviluppato artrosi a 30 anni non dipende da quello che hai fatto nella vita, sono fattori che spesso rimangono sconosciuti
- di per sé, l’artrosi cervicale non è un problema particolarmente grave o una “condanna alla sofferenza”
- avere artrosi cervicale non ti impedirà di stare bene ed essere senza sintomi. A creare i sintomi è l’infiammazione, non l’artrosi. E l’infiammazione si può ridurre con un buon lavoro sui muscoli
Quindi, venendo alla risposta alla domanda: avere artrosi cervicale a 30 o 40 anni è piuttosto comune, per non dire assolutamente normale (è sempre difficile dire cosa sia “normale” e cosa no quando parli di corpo umano).
Cosa può succedermi in futuro se già a 30 o 40 anni ho segni di artrosi cervicale?
Una delle domande più frequenti che ci si pone quando si ha una diagnosi di artrosi cervicale è sicuramente: “ma se già adesso ho l’artrosi, cosa mi succederà quando avrò 70 o 80 anni?”.
Parti da un presupposto sicuro: nessuno, ma proprio nessuno, può prevedere il futuro. Tantomeno quando si parla di un sistema imprevedibile come il corpo umano.
Detto questo: è possibile che l’avere artrosi a 30 anni equivalga ad una situazione disastrosa quando se ne hanno 70 o 80?
Se prendiamo in considerazione le statistiche, gli studi e anche l’esperienza personale, la risposta corretta è: “l’avere artrosi cervicale a 30 anni non comporta maggiori rischi di situazioni gravi a 60-70-80 anni”.
Quindi non preoccuparti: anche se il tuo collo mostra già qualche segno di usura, questo non significa che tra qualche anno non potrai più muoverlo!
La cosa importante è prendersi sempre cura delle proprie articolazioni e dei propri muscoli: andrebbe fatto sempre, ma a maggior ragione se le nostre strutture sono un po’ problematiche.
Il miglior rimedio contro l’artrosi
Qual è il miglior rimedio contro l’artrosi?
Saranno forse gli integratori di glucosammina, o le pastiglie a base di acido ialuronico?
Nulla di tutto ciò: non esiste integratore, farmaco o terapia che abbia un effetto accertato di far ricrescere la cartilagine e far sparire l’artrosi.
Ma come ho detto più volte nell’articolo, nella maggior parte dei casi l’artrosi non è un problema che compromette necessariamente le funzionalità del tratto cervicale
Se il grado di infiammazione complessiva è basso, possiamo stare benissimo e fare quello che vogliamo anche in presenza di artrosi cervicale.
La cosa da combattere non è quindi l’artrosi ma l’infiammazione delle strutture cervicali, la quale dipende da:
- posture che teniamo
- movimenti che facciamo
- tensione nervosa che accumuliamo
- nostre caratteristiche individuali
L’infiammazione cervicale si riduce quando:
- i muscoli sono meno contratti e più forti
- la postura migliora
- il nostro stato di forma generale migliora
Di conseguenza, la vera terapia contro l’artrosi cervicale è rappresentata dall’esercizio e dall’allenamento muscolare, che può permettere al nostro corpo di ritrovare un equilibrio che evidentemente ha perso.
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