Chi soffre di disturbi cervicali ha spesso la sensazione di fiato corto, e a volte difficoltà nel fare lunghi respiri.
Non è neppure raro che si trovino ogni tanto in apnea senza motivo: sono magari alla scrivania, e si accorgono che stavano trattenendo il fiato e rimanendo contratti.
La sensazione di fiato corto è legata al disturbo cervicale per due motivi:
- la forte rigidità generalizzata dei muscoli non risparmia i muscoli toracici, quindi si fa più fatica ad espandere la gabbia toracica;
- i muscoli respiratori sono molto legati agli stati di ansia e stress, così come i muscoli delle spalle. Questi stati sono piuttosto tipici di chi soffre di disturbi cervicali.
La sensazione di fiato corto, rispetto al disturbo cervicale, è quindi sia una causa che una conseguenza allo stesso tempo.
Fortunatamente, dato che c’è sempre un mix di fattori, sappiamo che una buona rieducazione dei muscoli (cervicali e respiratori) migliora e via via risolve il problema nella stragrande maggioranza dei casi.
PS: se non ci conosciamo, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista da oltre 20 anni. In rete sono seguito da centinaia di migliaia di persone, molte delle quali mi conoscono per il mio corso online Cervicale STOP!, che ad oggi ha aiutato più di 5.000 persone.
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