Ecco come l’INFIAMMAZIONE CERVICALE può coinvolgere il NERVO VAGO (e creare molti sintomi)

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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In questo articolo ti parlerò di un problema e di una serie di sintomi che potremmo sicuramente definire “affascinanti” (per quanto possano essere affascinanti problemi e sintomi). Parleremo infatti di DISTURBI CERVICALI che coinvolgono uno dei nervi più importanti e studiati del corpo, ovvero il NERVO VAGO.

Oltre ad essere uno dei nervi più importanti e studiati, il nervo vago è una struttura che dà luogo ad una serie infinita di equivoci ed incomprensioni, che spesso si traducono in… confusione in testa alle persone ed indicazioni inutili o controproducenti!

Vedremo insieme che esistono dei collegamenti tra disturbi cervicali e nervo vago, ma che in realtà gran parte di ciò che i professionisti raccontano o che scrivono su Internet è privo di fondamento.

Insieme impareremo a sfruttare questo complesso collegamento in modo semplice, allo scopo di risolvere una serie di sintomi tipici di queste situazioni (che vedremo insieme).

Se non ci conosciamo: sono Marcello Chiapponi, fisioterapista fondatore di L ‘Altra Riabilitazione (il sito che stai navigando).

Insieme ai miei collaboratori, creiamo programmi e video lezioni per aiutare le persone a risolvere problemi muscolo scheletrici, a migliorare la postura e a migliorare lo stato di forma generale.

A riguardo dell’argomento di oggi, ti consiglio di provare la DEMO GRATUITA del programma “Cervicale STOP!”, un programma di video lezioni che dal 2017 ad oggi ha aiutato più di 5000 persone a risolvere i loro disturbi.

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    Che cos’è il Nervo Vago e cosa fa

    Ho detto che il Nervo Vago è fonte di infiniti equivoci ed informazioni un po’ “stiracchiate”, e quindi partiamo subito con una considerazione importante: i Nervi Vaghi sono due, uno di destra e uno di sinistra.

    E già qui si potrebbe mettere in dubbio la frase che spesso viene detta e scritta, ovvero “avere problemi al nervo vago”.

    I nervi vaghi sono due, e ricoprono funzioni assolutamente analoghe: se uno dei due realmente non funzionasse, il corpo ne assegnerebbe i compiti all’altro lato, come spesso fa in situazioni analoghe.

    I nervi vaghi partono da una struttura chiamata tronco dell’encefalo, che è praticamente l’ultima parte del cervello: da lì in poi il sistema nervoso assomiglia molto di più ad un “cavo”, che decorre lungo la colonna vertebrale e che si chiama midollo spinale.

    nervo vago e cervicale

    Dal tronco dell’encefalo, il nervo vago di dirama in tutti gli organi interni (si chiama “vago” perchè vaga all’interno del corpo).

    Praticamente tutti gli organi interni vengono raggiunti dai Nervi Vaghi (per comodità tornerò a parlarne al singolare), perchè tutti gli organi necessitano dei suoi impulsi.

    E…a cosa servono questi impulsi?

     

    A cosa serve il Nervo Vago

    Il Nervo Vago ha due funzioni:

    • informare il cervello di come stanno gli organi. In questo caso si parla di funzione sensoriale, perchè agisce da “informatore”
    • mandare impulsi che permettono agli organi di funzionare, ad esempio aumentando la produzione di acidi nello stomaco

    Di queste due funzioni, la prima copre l’80% del lavoro del Nervo Vago, il quale quindi passa la maggior parte del suo tempo ad informare il cervello di come stanno gli organi.

    Il Nervo Vago è il principale protagonista di un sistema chiamato Sistema Nervoso Autonomo Parasimpatico.

    In pratica, questo sistema è quello che si attiva in momenti di relax, nei quali noi possiamo fare cose come:

    • digerire
    • riparare strutture che si sono danneggiate in momenti di stress
    • recuperare in generale

    È proprio per questo che il Nervo Vago è anche uno dei più potenti sistemi anti infiammatori del corpo umano, come ha dimostrato un famoso studio del 2002 di Kevin Tracey.

    In pratica, Tracey ha osservato che iniettando una sostanza anti infiammatoria nel cervello dei topi, avveniva un effetto anti infiammatorio in tutto il corpo,e che questo effetto avveniva proprio attraverso il Nervo Vago.

     

    Il Nervo Vago è una promettente frontiera per la medicina

    Essendo il principale attore di un sistema che ci rilassa e che di “sfiamma”, il Nervo Vago è oggetto di molti studi, alcuni dei quali in fase molto avanzata.

    Nella maggior parte degli studi, si va a stimolare il Nervo Vago con uno stimolatore elettrico (impiantato sottopelle).

    La stimolazione elettrica del Nervo Vago sembra dare effetti molto positivi nelle epilessie, nelle depressioni e negli attacchi di panico.

    Essendo un nervo che “calma e disinfiamma”, ha un ottimo effetto su situazioni caratterizzate invece da agitazione e/o infiammazione.

    Ma tutto questo fa parte della neurologia avanzata (e sperimentale), e non c’entra nulla con il “curare il Nervo Vago” come viene solitamente inteso, il che è nella maggior parte dei casi una sciocchezza clamorosa.

     

     

    Che cosa c’entra il Nervo Vago con l’INFIAMMAZIONE CERVICALE

    Attenzione che qua le cose si fanno interessanti: se afferri queste semplici informazioni eviterai di cadere vittima di professionisti poco informati o di improvvisati blogger che propongono “la meditazione del Nervo Vago”.

    Il Nervo Vago, lo abbiamo detto, parte da una struttura chiamata “tronco dell’encefalo”: questa struttura è ancora all’interno della scatola cranica, ma è in pratica è l’ultima struttura prima che il cervello abbandoni la scatola cranica e diventi midollo spinale (un grosso filo elettrico che decorre lungo la colonna vertebrale).

    Proprio per questo, è una struttura in forte collegamento con le vertebre cervicali: ci sono diversi studi che dimostrano che quando il tratto cervicale è infiammato, il tronco dell’encefalo diventi più “sensibile”.

    Attenzione quindi ad una cosa: non è che il Nervo Vago venga “compresso dalle vertebre cervicali”, come qualcuno asserisce.

    Nessun professionista di buon senso dovrebbe dire una frase del genere, dato che:

    • anatomicamente c’è comunque molta distanza
    • i nervi sono fatti per essere stirati a destra e a sinistra, perchè è ciò che avviene ad ogni movimento

    nervo vago e cervicale

    In più, se il Nervo Vago venisse compresso da una vertebra cervicale, questo significherebbe che un determinato movimento del collo ti farebbe letteralmente svenire all’improvviso.

    Il collegamento tra “infiammazione cervicale” e Nervo Vago è quindi un’altro, cioè quello che ho accennato un attimo fa.

    In pratica, possiamo dire che quando il tratto cervicale è infiammato, viene “perturbata” la centralina dalla quale parte (anche) il Nervo Vago.

    E questo è anche il motivo per cui dopo un colpo di frusta (trauma cervicale) si possa avere la nausea (sintomo vagale): non c’è nessuna compressione, ma solo uno stato infiammatorio del tratto cervicale.

     

    Il “problema al Nervo Vago” è in realtà un “problema alla centralina”

    Se hai seguito il ragionamento, avrai facilmente capito che non esiste il “problema al Nervo Vago”, ancora meno il “problema al Nervo Vago causato da una compressione cervicale”.

    Esiste il “problema alla centralina di comando dalla quale parte il Nervo Vago”.

    Quella si che può essere irritata da uno stato di infiammazione del tratto cervicale: del resto, è la stessa centralina che ci rende “instabili” quando il tratto cervicale è molto infiammato.

    E qui c’è da dire un’ altra cosa importante: in un buon 90% dei casi, i problemi cervicali influiscono su questa “centralina di comando” quando…. si trova già in difficoltà!

    Che cosa intendo?

    Semplice: gli stati di ansia, stress e agitazione prolungata rendono già “sensibili” le centraline nervose.

    Quando sono già sensibili per queste condizioni, l’infiammazione cervicale ci mette il “colpo di grazia”.

    Ecco perchè i famosi “sintomi da problemi al Nervo Vago” sono molto più comuni in persone con stati di ansia e stress cronici.

    E vediamo quali sono questi sintomi!

     

    Quali sono i sintomi di un problema “Cervicale – Nervo Vago”

    Giunti a questo punto, è importante ricapitolare in pochi punti quanto abbiamo visto fin qui, per non cadere nel calderone di quelli che scrivono “ecco i sintomi dei problemi al Nervo Vago”.

    Finora abbiamo visto che:

    • i Nervi Vaghi sono dei “cavi elettrici” che dalla centralina di comando (il cervello) vanno agli organi
    • ad essere in collegamento con i problemi cervicali è la centralina di comando, non il cavo elettrico in sè e per sè
    • molto spesso, la “centralina di comando” è già in difficoltà a causa di ansia e stress. L’infiammazione cervicale le dà il “colpo di grazia”

    Ecco perchè non si può parlare di “sintomi di problemi al Nervo Vago”.

    La frase giusta sarebbe:

    Sintomi di problemi cervicali che hanno irritato la centralina di comando del Nervo Vago (il cervello)…… la quale aveva già i suoi grattacapi”.

    Detto questo…. quali sono questi sintomi?

    Ovviamente non abbiamo soltanto il dolore cervicale, ma abbiamo:

    • nausea
    • sensazione di difficoltà di concentrazione
    • sbandamenti / disequilibri
    • gonfiori e malfunzionamenti dell’apparato digestivo (senza patologie che li spieghino)
    • sensazione di abbassamento di pressione / svenimento (che non avviene)
    • “gambe molli”

    Questo collegamento tra disturbo cervicale e Nervo Vago viene anche usato per “stiracchiare” le spiegazioni e incolpare il tratto cervicale di qualsiasi cosa.

    Hai problemi urinari? Colpa della cervicale!
    Hai problemi di stomaco o intestino? Colpa della cervicale!
    Litighi con tutti e sei sempre inc… nero? Colpa della cervicale!

    Insomma, molte volte si tende ad esagerare, e ad incolpare il tratto cervicale di sintomi che in realtà non c’entrano nulla.

    Rimaniamo aderenti alla realtà, ovvero alla situazione che ho descritto prima.

     

     

    Cosa fare se la tua cervicale ti provoca “sintomi vagali”

    Ed eccoci al clou dell’articolo!

    Ora che abbiamo capito bene il problema…. che ci facciamo?

    Beh, iniziamo con il dire una cosa importante: i reali collegamenti tra disturbo cervicale e Nervo Vago sono decisamente un po’ più complessi di come li ho presentati in questo articolo, anzi possiamo dire che sono MOLTO complessi.

    Il fatto che siano molto complessi, non significa che la soluzione lo sia altrettanto, o meglio: la soluzione non è complessa dal punto di vista teorico, il metterla in pratica bene è un’altra storia.

    Se volessimo sintetizzare la strategia, noi dobbiamo fare:

    • cose che piacciono ai nostri muscoli e vertebre cervicali, per ridurne l’infiammazione
    • cose che piacciono alla “centralina di comando” dalla quale parte il Nervo Vago, ovvero il cervello

    Più semplice a dirsi che a farsi?

    Può darsi, è per questo che serve un minimo di organizzazione e programmazione.

    Ed è per questo che al di là dei consigli che tra poco vedremo, ti invito ad iscriverti alla DEMO GRATUITA del mio programma “Cervicale STOP!”.

    Si tratta di un programma di video lezioni, altamente studiate e ben organizzate in diversi protocolli, per aiutarti a fare tutto ciò che serve in modo semplice e strutturato.

    Negli ultimi anni ha già aiutato più di 5000 persone, e tu potresti essere la prossima!

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      Consiglio #1: cose che piacciono a muscoli e vertebre cervicali, riducendone l’infiammazione

      La strategia più efficace per la riduzione dell’infiammazione, in qualsiasi struttura del corpo umano, è il RINFORZO DEI SUOI MUSCOLI.

      Abbiamo quindi bisogno di esercizi che, in modo dolce e progressivo, ci permettano di “allenare la nostra cervicale a stare meglio”.

      Ecco uno degli esercizi che uso più spesso, e che ricorre spesso nelle routine del mio programma “Cervicale STOP!”.

      Ti consiglio di fare 10 serie da 10 secondi, 1-2 volte al giorno.

       

      Consiglio #2: cose che piacciono alla “centralina di comando” del Nervo Vago

      Qui le cose si fanno sicuramente più complesse: ridurre lo stato di tensione nervosa è sicuramente un affare piuttosto complesso.

      Ma senza scendere in dettagli e campi che non mi competono (come ad esempio la tua situazione familiare) possiamo lavorare su tutto ciò che influenza positivamente il tessuto nervoso ed il cervello.

      Consigli molto utili sono quindi:

      • cercare di aumentare la qualità del sonno, riducendo o eliminando l’uso di dispositivi digitali dopo le 20
      • migliorare la qualità dell’alimentazione, ad esempio limitando gli zuccheri ed eliminando i prodotti industrializzati o i cibi elaborati

      Ti stupirà vedere come a parità di stress che ti trovi a vivere, il tuo status mentale possa essere drasticamente migliore se il tuo cervello funziona bene.

      Ed il tuo cervello funziona meglio quando ha recuperato bene e quando il corpo non si trova in uno stato infiammatorio a causa dell’alimentazione.

      Per avere un piano più preciso, ti invito ancora ad iscriverti alla DEMO GRATUITA di Cervicale STOP! con il modulo che trovi poco sopra.

      Lì ti parlerò di tutto ciò che io chiamo “non movimento”, ovvero tutto quello che ci migliora i muscoli ma non è esercizio, bensì stile di vita, alimentazione….

       

       

      Conclusione

      Sull’argomento “Cervicale e Nervo Vago” ci sarebbe da parlare per giorni e giorni.

      Se ti va, ho scritto un altro articolo sul Nervo Vago (un po’ più lungo) nel quale cerco di chiarire ulteriormente i frequenti malintesi che spesso si generano.

      Tuttavia, il miglior consiglio che ti posso dare è un altro, ovvero quello di concentrarti sui tuoi miglioramenti.

      Quando si hanno determinati problemi, si tende a cercare continuamente informazioni e spiegazioni: è perfettamente normale che sia così, non c’è nulla di male e lo facciamo tutti.

      Ma questa continua ricerca spesso ci distrae da quello che ci aiuterebbe davvero, e cioè concentrarci e dare energie a ciò che potrebbe aiutarci.

      Adesso hai tutte le informazioni che ti servono per capire il problema ed i sintomi che avverti: è il momento di concentrarsi sull’azione!

      Metti in pratica i consigli dell’articolo o meglio ancora iscriviti alla DEMO GRATUITA di Cervicale STOP! (c’è il modulo poco sopra).

      Pian piano vedrai che i tuoi muscoli inizieranno a rispondere, e di mano in mano che questo succederà, i sintomi si ridurranno.

      Bene, a questo punto non mi resta che augurarti…. buon lavoro!!!

      Scopri come migliorare il tuo dolore cervicale, riducendo il mal di testa, le vertigini e gli sbandamenti.

      Tutti i dettagli sui sintomi e sulle migliori strategie per ridurre al massimo il dolore cervicale

      Marcello Chiapponi

      Marcello Chiapponi

      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

      Riduci il dolore cervicale

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