Chi soffre di problemi cervicali spesso nota un peggioramento a seconda delle condizioni meteo: sono sensibili ai cambiamenti di tempo, all’umidità, al freddo intenso…
Nonostante ciò, molti dicono che in realtà il meteo non c’entra nulla, perché non ci sono evidenze scientifiche a supporto.
A parte che non è proprio vero, il fatto che non esista una statistica scientifica (per ora) non significa che un certo fenomeno non sia ampiamente diffuso.
Quando cambiano le condizioni meteo cambiano anche leggermente le pressioni dei fluidi all’interno del nostro corpo.
In più, quando c’è freddo, i nostri muscoli devono aumentare il loro stato di contrazione, per aiutarci a mantenere la temperatura corporea ideale.
Tutto questo cosa comporta? Comporta che quelli che sono già “punti deboli” vanno ad infiammarsi ancora di più.
In fondo il meteo cambia per tutto il corpo, perché peggiorano solo alcune zone?
Semplice: perché sono punti deboli!
Ecco perché la vera soluzione non è trasferirsi in posti con un clima più felice (magari si, ma non è così semplice) ma cercare di rendere i nostri “punti deboli” (in questo caso la cervicale)…. meno deboli!
In caso di metereopatia, una buona rieducazione dei muscoli cervicali ti può permettere di ridurre le contratture e l’infiammazione: questo comporta un miglioramento generale della situazione, ed una minore sensibilità ai cambiamenti.
PS: se non ci conosciamo, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista da oltre 20 anni. In rete sono seguito da centinaia di migliaia di persone, molte delle quali mi conoscono per il mio corso online Cervicale STOP!, che ad oggi ha aiutato più di 5.000 persone.
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