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Orecchie ovattate o tappate: un sintomo di cervicale infiammata?

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Molte persone che soffrono di disturbi cervicali hanno sintomi che vanno ben oltre il dolore al collo.

Il disturbo cervicale è infatti caratterizzato anche da quelli che spesso chiamo “sintomi pseudo neurologici“, ovvero: sbandamenti, difficoltà di concentrazione, disturbo della vista, mal di testa…

Questi sintomi sono spesso molto più invalidanti del dolore in sé e per sé, e sono legati al grande collegamento che c’è tra vertebre cervicali e cervello: del resto, le vertebre cervicali sono quelle più vicino in assoluto alla scatola cranica.

Nel pacchetto dei sintomi neurologici cervicali ci sono spesso anche una serie di disturbi non ben definiti all’orecchio.

Non si tratta di veri e propri acufeni (o almeno, non sono l’oggetto di questo articolo), ma di una sensazione di orecchie ovattate, come se fossero tappate.

Ai controlli dell’otorino appare spesso tutto normale: nella maggior parte dei casi non c’è alcun tipo di grossa patologia che possa essere data come causa.

Esiste quindi un collegamento tra la sensazione di orecchio ovattato e disturbi cervicali? Si può risolvere?

Vediamolo insieme!

 

PS: se non ci conosciamo, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista da oltre 20 anni. In rete sono seguito da centinaia di migliaia di persone, molte delle quali mi conoscono per il mio corso online Cervicale STOP!, che ad oggi ha aiutato più di 8.000 persone.

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    Indice:

    1. Quali sintomi alle orecchie avverte chi soffre di disturbi cervicali
    2. Quando le cervicale prende le orecchie: il collegamento tra cervicale e sintomi alle orecchie
    3. Il problema della diagnosi: il test più affidabile
    4. Come rieducare i muscoli cervicali: qualche esempio
    5. Rieducazione cervicale completa: il modo migliore per liberarsi dei sintomi cervicali!
    6. Riferimenti scientifici

     

    Quali sintomi alle orecchie avverte chi soffre di disturbi cervicali

    Le sensazioni di cui parliamo non sono dei veri e propri acufeni, ovvero il famoso fischio costante alle orecchie: un vero e proprio acufene ha dei collegamenti con i problemi cervicali che sono molto più dubbi.

    I sintomi all’orecchio più legati ai disturbi cervicali sono:

    • sensazione di orecchie ovattate
    • orecchio che si tappa all’improvviso
    • ronzii o fruscii “sordi” e non continui
    • dolore e maggiore sensibilità nella zona dell’orecchio e della mandibola

    Una delle caratteristiche principali di questi disturbi è la loro variabilità nell’arco della giornata: mentre un vero e proprio acufene è spesso continuo, questi sintomi conoscono ampiamente degli alti e bassi.

    Capita di frequente che i sintomi migliorino o peggiorino a seconda dei movimenti che vengono fatti con il collo, oppure a seconda dell’attività fisica o degli sforzi che si fanno.

     

    Quando le cervicale prende le orecchie: il collegamento tra cervicale e sintomi alle orecchie

    orecchie ovattate e cervicale

    Perché i disturbi cervicali possono coinvolgere le orecchie, producendo i sintomi di cui abbiamo parlato?

    Nella letteratura scientifica si trovano molti studi che parlano di questo collegamento:

    • Un piccolo studio ha esaminato l’incidenza della perdita dell’udito nelle lesioni e malattie della colonna cervicale, trovando una correlazione tra la presenza di una lesione e i suoi effetti sulla funzione uditiva (1)
    • Un altro studio ha valutato 76 pazienti con alterazioni della colonna cervicale e ha osservato un’alta frequenza (61,8%) di perdita uditiva neurosensoriale (2)
    • La ricerca del Dr. Ross Hauser e del suo team suggerisce una connessione tra problemi al collo e vari disturbi dell’orecchio, tra cui dolore all’orecchio, senso di pienezza auricolare, sensibilità ai suoni, problemi uditivi, acufene e Malattia di Meniere (3)

    I motivi principali per cui un disturbo cervicale può provocare problemi alle orecchie sono:

    1. vicinanza del tratto cervicale a centri nervosi importanti. Le vertebre cervicali sono a pochi centimetri dal tronco dell’encefalo, struttura che ospita centri nervosi importanti, tra cui anche alcuni uditivi. L’infiammazione cervicale può quindi rendere più sensibili questi centri
    2. tensione nel muscolo sternocleidomastoideo. Uno dei principali muscoli cervicali, lo sternocleidomastoideo, si attacca a pochi millimetri dal padiglione auricolare
    3. tensione dei muscoli mandibolari

    Questi sono alcuni dei motivi per cui un disturbo cervicale può dare problemi anche a livello delle orecchie: ovviamente, non c’è modo di sapere al 100% quali siano i fattori prevalenti nel singolo caso.

    In realtà, non è assolutamente necessario saperlo: in termini di soluzioni, la rieducazione cervicale non cambia, e non si basa sul sapere “esattamente cosa succede all’interno del corpo”, anche perché di fatto non è possibile.

     

    Il problema della diagnosi: il test più affidabile

    Quando si hanno sintomi alle orecchie come quelli descritti poco sopra, esiste indubbiamente un problema di diagnosi.

    Come si fa a capire se questi sintomi sono davvero legati a dei problemi cervicali, o se sono legati a qualcos’altro?

    Spesso le visite otorinolaringoiatriche non rilevano nessuna patologia di sorta, e questo è già un primo indizio: esiste però il modo di capire se i sintomi sono legati a problemi cervicali?

    È giusto dire che la risposta a questa domanda è: assolutamente no.

    Non esiste un metodo diagnostico che possa dare certezza “a priori” del collegamento tra sintomi all’orecchio e problemi cervicali.

    O meglio, questo modo esiste, ma richiede un po’ di applicazione ed un po’ di tempo.

    L’unico modo per capire se davvero i sintomi alle orecchie sono legati a problemi cervicali è… cercare di risolverli!

    Una buona rieducazione dei muscoli cervicali è in grado di ridurre gli stati infiammatori in modo stabile già nel giro di 15/30 giorni: riducendosi gli stati infiammatori, tutti i sintomi legati al tratto cervicale si riducono fino a sparire.

    Se un buon processo di rieducazione del tratto cervicale ti porta benefici significativi, la risposta è presto detta: il collegamento tra i due problemi era evidente!

    Peraltro, un buon processo di rieducazione dei muscoli cervicali è del tutto privo di controindicazioni, e può portarti solo benefici: vale la pena no?

     

    Come rieducare i muscoli cervicali: qualche esempio

    acufeni da cervicale

    Un buon processo di rieducazione dei muscoli cervicali prevede:

    • esercizi di stretching che rendano i muscoli meno contratti
    • esercizi di rinforzo e li rendano più efficienti
    • esercizi di miglioramento generale della postura

    Per iniziare, uno degli esercizi più utili è l’allungamento dello sternocleidomastoideo, che abbiamo visto essere uno dei muscoli più coinvolti nel problema.

    Molte volte, già praticare questo esercizio una volta al giorno per 4-5 giorni produce dei primi risultati.

    Guarda il video esplicativo qui sotto o scorri per la descrizione testuale:

    1. Inclinazione laterale: Inizia inclinando lentamente la testa verso un lato (ad esempio, verso destra), cercando di avvicinare l’orecchio alla spalla. Dovresti sentire uno stretching lungo il lato opposto del collo (lato sinistro, nel nostro esempio).
    2. Rotazione: Mentre mantieni l’inclinazione, ruota dolcemente il volto in modo che il naso punti leggermente verso la spalla sul lato in cui stai inclinando. Nel nostro esempio, ruoteresti il volto in modo che il naso punti verso la spalla destra.
    3. Estensione leggera: Da questa posizione, porta la testa in una leggera estensione, inclinando il volto verso l’alto. Questa combinazione di movimenti intensificherà lo stretching dello SCM sul lato opposto.
    4. Mantieni la posizione di stretching per 20-30 secondi, assicurandoti di respirare profondamente e di mantenere le spalle rilassate.
    5. Ritorno alla posizione iniziale: Riporta lentamente la testa alla posizione neutra, poi ripeti l’esercizio sull’altro lato.

     

    Rieducazione cervicale completa: il modo migliore per liberarsi dei sintomi cervicali!

    L’esercizio illustrato sopra è un ottimo inizio per iniziare a “spezzare” il collegamento tra cervicalgia e disturbi all’orecchio.

    Ovviamente il consiglio è quello di non limitarsi ad un solo esercizio, ma lavorare su tutti i muscoli cervicali e non solo, affinchè tutti gli stati infiammatori possano ridursi.

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      Riferimenti scientifici

      Vasaghi-Gharamaleki B, Naser Z. Predicting the Risk of Hearing Impairment Following the Cervical Spine Diseases by Measuring the Cervical Range of Movements: A Pilot Study. Basic Clin Neurosci. 2017 Sep-Oct;8(5):413-418. doi: 10.18869/. PMID: 29167728; PMCID: PMC5691173.

      Zeigelboim BS, Fonseca VR, Mesti JC, Gorski LP, Faryniuk JH, Marques JM. Neurotological Findings at a Health Unit for Adults with Cervicalgia. Int Arch Otorhinolaryngol. 2016 Apr;20(2):109-13. doi: 10.1055/s-0036-1572563. Epub 2016 Mar 1. PMID: 27096014; PMCID: PMC4835335.

      1 Bjorne A, Berven A, Agerberg G. Cervical signs and symptoms in patients with Meniere’s disease: a controlled study. Cranio. 1998;16:194-202. [Google Scholar]

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      Marcello Chiapponi

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      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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