L'Altra Riabilitazione

Perché la cervicale può creare problemi a clavicola, petto e torace

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Molte persone con disturbi cervicali hanno dolore che non si limita alla zona a lato del collo, ma che spesso scende” in zona clavicola, petto e torace, e a volte anche il braccio.

In alcuni casi il dolore non si manifesta neanche all’altezza del collo, ma direttamente nelle zone comprese tra la clavicola, la spalla e la mano.

Si tratta spesso di dolori sordi e continui, ma a volte capita che siano delle proprie fitte lancinanti: qualcuno a volte teme anche qualcosa di peggio, soprattutto se il dolore capita al braccio sinistro!

Intendiamoci: se senti una improvvisa fitta al braccio e al torace, forte e mai avvertita prima, magari con fatica a respirare…beh, meglio rivolgersi al pronto soccorso o al medico con una certa sollecitudine.

Qui parliamo di un dolore che può essere anche molto forte, ma che in genere è un dolore cronico, che magari è lì da mesi, se non addirittura anni.

In questo caso è evidente che non si tratta di un infarto, ma di un problema muscolo scheletrico: problema che possiamo far rientrare nell’universo dei problemi cervicali, e che come tale è assolutamente migliorabile (anche del tutto) attraverso la rieducazione.

I problemi cervicali possono dare sintomi nella zona della clavicola, del petto, del torace e del braccio per 3 motivi:

  • irradiazione a partire dalle vertebre
  • compressione dei nervi
  • contrattura diffusa di tutta la muscolatura

In questo articolo ti spiegherò meglio perché puoi avvertire certi sintomi, e naturalmente come risolverli.

 

PS: come scoprirai, la chiave per la risoluzione di un disturbo cervicale è sempre la rieducazione dei muscoli, con un piano ben organizzato.

Per questo ti invito fin da subito a provare il mio corso Cervicale STOP!, che negli ultimi anni ha aiutato migliaia di persone: basta compilare il modulo qui sotto!

 

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    Indice

    1. Disturbo cervicale: perché il dolore può “scendere” alla clavicola, al petto e al braccio
    2. Perché il dolore cervicale si irradia: il ruolo della postura e dello stress nervoso
    3. Esercizi da provare subito se il dolore cervicale si irradia a torace, spalle e braccio
    4. Conclusione

     

    Disturbo cervicale: perché il dolore può “scendere” alla clavicola, al petto e al braccio

    Perché la cervicale può creare problemi a clavicola, petto e torace

    Il disturbo cervicale può non limitarsi a dare dolore nella zona del collo: molte persone addirittura non hanno dolore del tutto, ma soffrono tantissimo a causa dei cosiddetti “sintomi neurologici cervicali” (sbandamenti, difficoltà di concentrazione, disturbi della vista…).

    Ma anche quando il dolore fa parte del pacchetto dei sintomi, spesso questo si può irradiare a:

    • clavicola
    • torace e zona pettorale
    • spalla
    • braccio
    • avambraccio, a volte con fitte anche alla mano

    Il fatto che il dolore si irradi non indica che il disturbo sia necessariamente più grave o più difficile da risolvere.

    Un primo motivo per cui il dolore cervicale può irradiare in altre zone è la compressione dei nervi all’interno delle vertebre.

    È piuttosto comune che uno o più dischi vertebrali siano usurati o compressi, e che questo causi l’irritazione dei nervi che partono a lato delle vertebre e che arrivano al braccio.

    Quando questo succede si può parlare di ernia cervicale, ed uno dei sintomi più tipici è proprio l’irradiazione del dolore.

    Un secondo motivo è che i nervi che vanno al braccio possono essere compressi non tanto all’interno delle vertebre, ma nel loro passaggio attraverso i muscoli.

    Se i muscoli cervicali, in particolar modo gli scaleni, sono sempre molto tesi e contratti, questo può irritare i nervi e generare dolore irradiato.

    Bisogna poi considerare che molti muscoli cervicali si attaccano direttamente alla clavicola, come ad esempio:

    • il trapezio
    • lo sternocleidomastoideo
    • il platisma

    È ovvio che se la tensione a livello dei muscoli è forte, la forza che grava sulla clavicola e sul torace aumenta, fino a creare irritazione.

     

    Perché il dolore cervicale si irradia: il ruolo della postura e dello stress nervoso

    Perché la cervicale può creare problemi a clavicola, petto e torace

    È molto comune che il disturbo cervicale vada ad irradiarsi a tutta la zona del torace, delle clavicole e delle spalle quando a crearci problemi non sono soltanto le vertebre cervicali, ma un po’ tutta la nostra postura, e non solo quella.

    La zona cervicale è infatti una di quelle maggiormente legate all’accumulo di tensione emotiva: quando siamo sotto stress o in ansia per qualcosa, i muscoli cervicali sono tra i primi ad irrigidirsi.

    E attenzione: per molte persone la situazione di ansia e stress non è qualcosa di temporaneo, ma la normalità quotidiana!

    In questo tipo di situazioni, una delle cose che avviene è la chiusura delle spalle in avanti, che è un meccanismo inconscio di protezione: ma più si chiudono le spalle, più si genera tensione dolorosa nella zona dei pettorali e del torace!

    Altra cosa che succede in questi casi è che il nostro modo di respirare cambia: la respirazione si fa sempre più “alta” e superficiale, e di conseguenza il diaframma diventa teso e contratto.

    Ma il diaframma è, in ultima analisi, un muscolo del torace: più è contratto, più c’è rischio che la tensione muscolare diventi dolore vero e proprio!

    Se hai una fitta che viaggia in modo preciso dal collo alla mano, e che si modifica ad ogni movimento del collo, puoi sicuramente pensare che il problema sia soltanto a livello di una o più vertebre cervicali.

    Ma se quello che avverti è più che altro una tensione dolorosa ma diffusa in tutta la zona, che non cambia a seconda del movimento che fai con il collo…

    …prendi in considerazione il fatto che alla base della tua contrattura muscolare non ci sia soltanto la posizione che tieni durante il giorno, ma un accumulo di ansia e stress pregressi.

    In un caso o nell’altro, quello che puoi fare per migliorare non cambia, quindi…all’opera!

     

    Esercizi da provare subito se il dolore cervicale si irradia a torace, spalle e braccio

    Il fatto che ci siano tanti motivi diversi a causare l’irradiazione dei problemi cervicali alla zona del torace e delle spalle NON implica che ci siano tante soluzioni diverse.

    La soluzione per risolvere la situazione, indipendentemente da cosa succede realmente sotto, è la rieducazione dei muscoli, ovvero far sì che i muscoli siano:

    • meno contratti
    • più forti ed efficienti

    Questo lo si può fare soltanto tramite l’esercizio specifico e l’allenamento mirato, discipline a cui ho dedicato tutta la mia “carriera fisioterapica”.

    Ecco due esercizi particolarmente utili per ridurre il dolore cervicale irradiato.

    Si tratta di due esercizi di esempio presi dal mio corso Cervicale STOP!, del quale ti invito a provare la versione dimostrativa (modulo a inizio e fine articolo)

     

    Esercizio di stretching del piccolo pettorale alla parete o porta

     

    Attrezzatura necessaria: Una parete liscia o l’anta di una porta.

    Descrizione dell’esercizio:

    1. Posizione iniziale: Avvicinati alla parete o all’anta della porta. Poni il braccio all’altezza delle spalle o leggermente più in alto, con il gomito flesso a 90 gradi. La parte dell’avambraccio e del palmo della mano dovrebbe essere appoggiata alla parete o all’anta della porta, formando una sorta di “L” con il braccio.
    2. Movimento di stretching:
      1. Lentamente, ruota il corpo nella direzione opposta al braccio appoggiato, mantenendo il contatto dell’avambraccio e della mano con la parete o porta. Ad esempio, se stai usando il braccio destro per lo stretching, ruota il corpo verso sinistra.
      2. Mentre ruoti, dovresti sentire uno stretching sulla parte anteriore della spalla e nel petto, dove si trova il piccolo pettorale. Assicurati di mantenere la spalla bassa e lontana dall’orecchio durante l’esercizio.
      3. Mantieni la posizione di stretching per 20-30 secondi, respirando profondamente e cercando di rilassarti, permettendo al muscolo di allungarsi con ogni espirazione.
      4. Lentamente, ritorna alla posizione iniziale.
    3. Cambio di lato: Dopo aver completato lo stretching su un lato, ripeti lo stesso movimento con l’altro braccio.

    Note:

    • Mantieni sempre la spalla in una posizione neutra e confortevole durante l’esercizio. Se senti dolore o eccessiva tensione, riduci l’intensità dello stretching.
    • Respira profondamente durante l’esercizio; l’ossigeno aiuta a rilassare i muscoli e facilita l’allungamento.
    • Se vuoi aumentare l’intensità dello stretching, puoi leggermente aumentare l’angolo del braccio rispetto al corpo, alzando il gomito leggermente più in alto.
    • Questo esercizio può essere eseguito più volte al giorno, specialmente se passi molte ore alla scrivania o se hai l’abitudine di mantenere una postura chiusa o curva.

     

    Esercizio neurodinamico per l’arto superiore alla parete o porta

    Scopo: Questo esercizio mira a migliorare la mobilità dei nervi dell’arto superiore, in particolare il nervo mediano. Gli esercizi neurodinamici possono aiutare a ridurre la tensione neurale e a migliorare la funzionalità dei nervi.

    Attrezzatura necessaria: Una parete liscia o l’anta di una porta.

    Descrizione dell’esercizio:

    1. Posizione iniziale: Poni di fronte a una parete o all’anta di una porta, distante circa un braccio dalla stessa. Estendi il braccio di fronte a te, parallelo al pavimento, con il palmo della mano rivolto verso la parete e le dita puntate verso l’alto.
    2. Movimento neurodinamico:
      1. Senza piegare il gomito, inizia a sollevare lentamente il braccio verso l’alto, mantenendo il palmo della mano rivolto verso la parete.
      2. Mentre sollevi il braccio, fai attenzione a eventuali sensazioni lungo il braccio, che possono includere formicolio, tensione o leggero stiramento. Queste sensazioni indicano che stai mobilizzando il nervo.
      3. Quando raggiungi un punto in cui senti una leggera tensione o al massimo l’angolo in cui il braccio è perpendicolare al corpo (o dove ti senti comodo), fermati e mantieni per 3-5 secondi.
      4. Lentamente, abbassa il braccio tornando alla posizione iniziale.
    3. Ripetizioni: Esegui 10-15 ripetizioni di questo movimento, prestando attenzione a come si sente il nervo durante l’esercizio.
    4. Cambio di lato: Dopo aver completato le ripetizioni su un lato, ripeti lo stesso movimento con l’altro braccio.

    Note:

    • È fondamentale essere delicati e attenti durante gli esercizi neurodinamici. Se senti dolore o una tensione eccessiva, interrompi l’esercizio e riposa.
    • Respira profondamente e regolarmente durante l’esercizio. Non trattenere il respiro.
    • Gli esercizi neurodinamici devono essere eseguiti in modo controllato e senza fretta. La chiave è la mobilizzazione delicata e l’attenzione alle sensazioni lungo il nervo.

     

    Conclusione

    Se il dolore cervicale ti si irradia alla zona della clavicola o del torace, non hai motivo di sviluppare preoccupazione circa la maggiore gravità della situazione.

    Significa soltanto che il problema ha preso un “percorso” particolare, ma è assolutamente gestibile al pari di tutti i problemi cervicali.

    Come sempre, i disturbi cervicali si risolvono attraverso la rieducazione dei muscoli: in questo caso abbiamo visto due esercizi di esempio che vanno proprio in questa direzione.

    Ma per essere davvero efficace, un buon piano di rieducazione deve essere completo e lavorare su tutti i possibili aspetti del problema.

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      Marcello Chiapponi

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      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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