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Sintomi di problemi alle prime vertebre cervicali: quali sono e cosa fare

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Guardando 100 referti di risonanze o lastre cervicali, può sembrare che le vertebre più importanti all’altezza del collo siano le ultime: quasi tutte le discopatie e le problematiche varie sono infatti concentrate tra C5, C6 e C7 (quinta, sesta e settima vertebra cervicale). Se è pur vero che questo “passaggio” da vertebre cervicali a vertebre dorsali è piuttosto critico (così come lo sono le ultime vertebre lombari), in questo articolo ti spiegherò l’importanza delle PRIME vertebre cervicali, assai più interessanti dal punto di vista dei sintomi.

Le prime tre vertebre cervicali sono talmente interessanti che in osteopatia si attribuisce a loro una notevole quantità di problemi (anche neurologici): inoltre, circa 10 anni fa sono nate tecniche interamente incentrate sulla prima vertebra cervicale (l’atlante).

Non voglio minimamente entrare nel merito della discussione nè in campo osteopatico nè in altri campi: ti parlerò solo di ciò che effettivamente sappiamo e di come sia possibile migliorare.

 

PS Le informazioni e gli esercizi che ti mostrerò sono tratti dalla mia GUIDA COMPLETA Cervicale STOP!.

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    Indice dell’articolo


     

     

    Prime vertebre cervicali: cosa sono e a cosa servono

    Per amore di semplicità, ho preparato questa INFOGRAFICA, che riassume i concetti fondamentali di questo articolo.

    Sintomi prime vertebre cervicali

     

    La prima vertebra cervicale si chiama Atlante, e prende il suo nome dal dio Greco, costretto da Zeus a sorreggere il peso del mondo (in questo caso, la nostra testa!); la seconda prende invece il nome di Epistrofeo.

    Alla terza non è toccato un nome proprio, e quindi si chiama semplicemente C3.

    Le prime due vertebre sono importanti sopratutto per i movimenti di rotazione della testa: a noi però non interessa tanto la biomeccanica, quanto due informazioni utili ad interpretare i nostri sintomi.

    Queste due informazioni sono:

    1. la prima vertebra cervicale contiene al suo interno l’inizio di strutture nervose molto importanti, responsabili di varie funzioni vitali
    2. moltissimi muscoli cervicali “convergono” in quella zona. Nel corpo umano, ogni punto di “concentrazione di forze” può diventare un punto critico

     

     

    Che problemi possono avere le prime vertebre cervicali (ipotesi poco verosimili)

    Sintomi prime vertebre cervicali

    Conosciute le prime vertebre, cerchiamo di capire quali problemi possano avere. Tra un attimo vedremo poi quali sintomi si avvertono quando ci sono problemi a questo livello.

    Si parla tantissimo (in osteopatia lo si fa da un centinaio di anni) di vertebre “storte”: si suppone che la perdita della naturale posizione delle vertebre possa essere la causa dei sintomi, in quanto verrebbero compressi i fasci nervosi.

    Questa teoria è verosimile? A mio avviso (e non solo mio!), non molto, anzi…per nulla!

    I motivi sono semplici:

    • tantissimi studi hanno dimostrato che il corpo umano è pieno di vertebre storte, senza che i “proprietari” lo sappiano minimamente
    • le strutture nervose e vascolari a lato delle vertebre non possono essere realmente compresse dalle minime asimmetrie di cui si parla
    • è frequentissimo trovare “varianti anatomiche”, cioè vertebre asimmetriche proprio come conformazione dell’osso

    Insomma, la simmetria non appartiene al corpo umano, e non si è mai riusciti a mettere in correlazione le asimmetrie con alcun tipo di sintomo.

    Il discorso naturalmente cambia se a renderci “più storti” è stato un trauma, che quindi può aver “cambiato le carte in gioco”.

     

     

    Quali problemi possono DAVVERO avere le prime vertebre cervicali (ipotesi più probabili)

    Le prime vertebre cervicali non sono particolarmente diverse da altre vertebre: anche loro sono mosse da muscoli, e si muovono grazie a dei “punti di contatto”, chiamati semplicemente ARTICOLAZIONI.

    Sintomi prime vertebre cervicali

    Sappiamo che quando la tensione dei muscoli è troppo forte, le articolazioni vengono sovraccaricate e si infiammano.

    A livello cervicale succede la stessa cosa: è molto facile che i nostri muscoli del collo siano troppo tesi, e di conseguenza è molto facile che le articolazioni vertebrali siano sovraccaricate e si infiammino.

    È particolarmente comune che questo accada a livello delle prime vertebre, in quanto rappresentano un “punto di convergenza”.

    Possiamo quindi semplificare e riassumere la storia dei “problemi alle prime vertebre” in questo modo:

    • i nostri muscoli cervicali sono troppo tesi, per svariati motivi (ne ho parlato tanto, e dedicato una sezione apposita)
    • l’eccessiva tensione muscolare crea delle micro-infiammazioni a livello delle articolazioni vertebrali
    • l’infiammazione delle articolazioni produce i sintomi

    Da notare che nelle lastre o nelle risonanze non viene quasi mai segnalato nulla a livello delle prime vertebre cervicali.

    Questo è perfettamente normale: infiammazioni articolari di basso grado (come quelle di cui stiamo parlando) sono poco visibili, e tutto sommato poco significative (anche se possono dare una marea di problemi!).

     

     

    Che sintomi possono dare i problemi alle prime vertebre cervicali

    Allora, PRIMA di buttarti a leggere i sintomi legati alle prime vertebre cervicali, ricorda bene quanto abbiamo visto nel paragrafo precedente: sono i muscoli troppo rigidi a crearci problemi alle vertebre, che in questo caso fanno le “vittime”.

    I muscoli possono essere troppo rigidi a causa di motivi legati al nostro stile di vita, alla nostra emotività, alla nostra storia personale….

    Tutto questo per evitare di pensare che la tua omfalofobia (paura dell’ombelico, pazzesco ma esiste davvero) o la tua papofobia (paura del Papa, esiste anche questa), siano da attribuire ai problemi delle prime vertebre cervicali.

    Detto questo, quando le prime vertebre cervicali vanno in difficoltà, puoi avvertire:

    • cefalea muscolo tensiva/emicrania
    • nausea
    • disturbi della vista, senza che ci sia un problema oculare
    • vertigine e sbandamento
    • sensazione di debolezza e leggero mancamento

    Che poi sono quelli che io definisco sintomi “pseudo neurologici cervicali”.

     

    Come si risolvono i problemi delle prime vertebre cervicali

    Bene, abbiamo visto il percorso che ci porta a sviluppare problemi alle prime vertebre cervicali, e abbiamo visto a che sintomi ci può portare.

    Ora manca solo un “piccolo” tassello: come risolviamo questi problemi?

    Beh, se il percorso è stato:

    • motivi che ci hanno irrigidito i muscoli
    • irrigidimento dei muscoli
    • infiammazione delle articolazioni vertebrali

    non dovremo fare altro che…ripetere il percorso al contrario, no?

    Ed è proprio quello che ora andremo a fare!

    Ora ti illustrerò dei semplici esercizi: se poi vorrai fare qualcosa di più mirato, ti consiglio sicuramente la mia guida Cervicale STOP!, che grazie ad una serie di TEST ti permetterà di scegliere le tecniche più adatte al tuo caso.

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      Passo #1: lavorare sulle articolazioni vertebrali

      Qual’è la tecnica più efficace sulle articolazioni?

      Molto semplice: il movimento! Le articolazioni sono fatte per muoversi, e qui parliamo di articolazioni irrigidite ed infiammate.

      Niente di meglio quindi che una delicata MOBILIZZAZIONE: se le articolazioni vengono mosse nel modo giusto, aumenta la quantità di liquido lubrificante all’interno, e si riduce l’infiammazione.

      Per farlo, ecco un esercizio molto utile, preso proprio dalla mia guida Cervicale STOP!

       

      Passo #2: diminuire la tensione dei muscoli

      Abbiamo detto che le articolazioni vertebrali sono andate nei guai a causa della eccessiva e prolungata tensione muscolare, giusto?

      Logico quindi che, accanto ad un lavoro sulle vertebre, avremo bisogno anche di un lavoro di rilassamento e distensione dei muscoli, sopratutto del trapezio (il famoso “cordone a lato del collo”).

      Per distendere il trapezio, ti propongo questo esercizio, che troverai anche nella demo di Cervicale STOP!

       

      Passo #3: lavorare sulle cause che hanno irrigidito i muscoli

      Questo è il punto più interessante: dovrò sempre e costantemente fare esercizio per distendere i miei muscoli, altrimenti continueranno a crearmi problemi?

      Fare esercizio su base costante è una buona abitudine ed una condizione per rimanere in salute: non è detto però che tu debba sempre e soltanto fare esercizio mirato a risolvere i problemi!

      Per garantirti un vero benessere a medio-lungo termine, dovrai lavorare anche su quelle che sono le CAUSE che ti hanno irrigidito i muscoli.

      Queste “cause” possono essere ricercate in 3 grandi ambiti:

      • l’ambito “posturale” (che però tendiamo a sopravvalutare, fidati)
      • gli aspetti “metabolici”, cioè quelli legati all’alimentazione & co (più importante di quanto pensi)
      • il grande capitolo “stress emotivo”, che naturalmente gioca un ruolo fondamentale

      Come si fa a capire qual è l’aspetto più importante sul quale lavorare? In questo caso, non c’è sicuramente alcun esame di laboratorio che tenga!

      Il modo migliore per farlo è quello di analizzare segni e sintomi: a seconda di quale sia l’ “ambito” più importante per te, il tuo disturbo prende delle caratteristiche e dei segni ben precisi.

      Ti va di scoprire quali? Nella DEMO GRATUITA di Cervicale STOP! ho messo dei TEST, con i quali ti potrai divertire a capire se il tuo disturbo ha più caratteristiche “posturali”, “metaboliche” o “nervose”.

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        Conclusione

        Le prime vertebre cervicali sono davvero particolari: la loro vicinanza al cervello, e la loro posizione strategica a sostegno del cranio le rende vittime preferenziali di tutti i fattori che normalmente ci “perturbano”.

        Tramite un buon percorso di riabilitazione, come quello che ti ho descritto, è assolutamente possibile migliorare di molto i sintomi legati ai problemi delle prime vertebre cervicali, a patto di essere COSTANTE e di avere PAZIENZA.

        Una volta che si sono instaurati i sintomi, non passeranno certo dopo un paio di giorni di esercizi (anche se i primi miglioramenti arriveranno presto) : dato che parliamo di sistema nervoso, possono occorrere diverse settimane perché si assista ad un deciso cambiamento della sintomatologia.

        Se ti applicherai con metodo e pazienza, in poche settimane sentirai evidenti benefici, ne sono sicuro.

         

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        Marcello Chiapponi

        Marcello Chiapponi

        Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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