L’ansia non si manifesta soltanto con pensieri ricorrenti e preoccupazioni mentali: ci sono anche una serie di sintomi fisici.
Molto spesso, il nostro sistema nervoso in sovraccarico si riflette sul corpo, provocando tensioni muscolari, dolori diffusi, disturbi digestivi e altro ancora.
In questi casi parliamo di ansia somatizzata: il nostro stato emotivo si esprime attraverso sintomi fisici che possono spaventare e confondere, ed in questo articolo vedremo perchè succede e quali sono questi sintomi.
Indice
- Introduzione: quando l’ansia lascia il segno sul corpo
- Perché l’ansia si somatizza
- I sintomi fisici dell’ansia somatizzata
- Come affrontare e migliorare i sintomi dell’ansia somatizzata
- Esempi di esercizi per ridurre le tensioni muscolari
- Conclusioni
Perché l’ansia si somatizza
Ognuno di noi ha una “pentola” di tolleranza allo stress e all’ansia.
Quando la vita ci mette davanti a eventi acuti e dolorosi (come un lutto inaspettato, pressioni lavorative o familiari), il “pentolone” può riempirsi rapidamente, andando oltre il livello di sopportazione.
A quel punto, il sistema nervoso va in “tilt”.
Non potendo più gestire la tensione sul piano mentale, il corpo inizia a somatizzare l’ansia: muscoli contratti, disturbi allo stomaco, sensazione di fiato corto o tachicardia.
Tutti segnali che indicano un sovraccarico del sistema nervoso, non rilevabile con esami medici, ma comunque reale e invalidante.
I sintomi fisici dell’ansia somatizzata
Quando l’ansia si esprime attraverso il corpo, i sintomi possono essere molto variabili.
Tra i più comuni troviamo:
- tensione muscolare continua, soprattutto a livello di collo e spalle
- dolori al petto e al torace, spesso dovuti alla tensione del diaframma
- gonfiore e disturbi digestivi, con lo stomaco “bloccato”
- intestino irritabile e disturbi gastrointestinali ricorrenti
- dolori migranti in varie parti del corpo, come se ci fosse un’infiammazione generale
- tensione mandibolare, bruxismo e rigidità del viso
- sensazione di fiato corto e tachicardia
Questi sintomi creano un circolo vizioso: più ci si preoccupa dei disturbi fisici, più il “pentolone” dell’ansia si riempie, portando a un ulteriore peggioramento.
Come affrontare e migliorare i sintomi dell’ansia somatizzata
La prima cosa da fare è capire che non si tratta di patologie organiche rilevabili con esami strumentali, ma di un sovraccarico del sistema nervoso.
Accettare questa realtà è un passo fondamentale per ridurre l’ansia stessa.
Alcuni suggerimenti utili:
- Informati sull’andamento tipico: sapere che alti e bassi sono normali riduce la preoccupazione.
- Non giudicare i progressi giorno per giorno: stabilisci un intervallo di valutazione (ad esempio ogni 15 giorni) per capire se stai migliorando.
- Introduci un miglioramento fisico generale: scegli un’attività fisica semplice (come camminare) e aumenta gradualmente distanze o ritmi. Vedere un progresso misurabile aiuta il cervello a capire che qualcosa sta migliorando.
- Migliora lo stato di alcuni muscoli chiave: lavorare su muscoli come il diaframma e lo psoas può ridurre la tensione fisica che alimenta l’ansia.
L’obiettivo non è sparire i sintomi da un giorno all’altro, ma dare il tempo al sistema nervoso di ricalibrarsi gradualmente.
Esempi di esercizi per ridurre le tensioni muscolari
Per allentare le tensioni, puoi iniziare con esercizi mirati su psoas, diaframma e muscoli delle spalle. Ecco due esempi pratici:
Allungamento dello psoas e apertura del torace
- Posizionati in ginocchio, con una gamba avanti e il busto eretto.
- Effettua un piccolo affondo finché non senti un leggero allungamento nella zona dell’inguine della gamba dietro.
- Porta le braccia a “Y” con i pollici rivolti indietro, mantenendo la schiena dritta.
- Inspira profondamente, poi espira portando leggermente le braccia più indietro. Ripeti due o tre respiri e poi cambia lato.
Allungamento laterale del torace e del diaframma
- Sdraiati sul fianco, distendi la gamba inferiore e spingila verso il basso per creare trazione.
- In questa posizione, inspira ed espira profondamente, cercando di “aprire” il fianco e il costato.
- Dopo due o tre respirazioni, cambia lato. Ripeti l’esercizio due o tre volte per lato.
Questi esercizi possono dare un’immediata sensazione di distensione, ma ricorda: i risultati veri e propri si apprezzano solo osservando la situazione nel medio-lungo termine.
Conclusioni
I sintomi di ansia somatizzata sono una risposta naturale del nostro organismo a situazioni di sovraccarico emotivo.
Non si tratta di patologie fisiche gravi, ma di un segnale che il corpo è in allerta.
Riconoscerli e capire che l’andamento presenta alti e bassi è il primo passo per ridurre la preoccupazione.
Da lì, concentrarsi su miglioramenti graduali e misurabili, praticare attività fisica e lavorare su muscoli chiave come psoas e diaframma può fare la differenza.
Con la giusta informazione e un po’ di pazienza, è possibile invertire il circolo vizioso e ritrovare un equilibrio tra mente e corpo.