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Risolvere l’ERNIA CERVICALE con lo STRETCHING: i migliori esercizi

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Data di creazione: 10 Novembre 2023

Data di aggiornamento: 10 Novembre 2023

 

L’ernia cervicale è una condizione muscolo scheletrica piuttosto comune, e può essere causa di notevoli sofferenze e disagi.

Curiosamente, molte volte vengono attribuiti alle ernie cervicali sintomi che in realtà non c’entrano nulla con l’ernia in sé e per sé, come ad esempio le vertigini o la sensazione di sbandamento.

Se parliamo soltanto dell’ernia come situazione anatomica, i veri sintomi che le possiamo attribuire sono principalmente:

  • il dolore pungente, in un punto ben preciso
  • il dolore al braccio, in particolar modo all’avambraccio
  • il formicolio / perdita oggettiva di forza a livello del braccio e della mano
  • cambiamento di questi sintomi a seconda dei movimenti del collo

Molte persone sanno di avere un’ernia cervicale, ma non hanno i sintomi che ho elencato sopra.

Questo perché per la maggior parte delle persone l’ernia cervicale è soltanto un piccolo pezzo del puzzle, ed i sintomi sono provocati da uno stato di infiammazione generale della zona.

In questo articolo vedremo alcuni esercizi molto utili se hai avuto diagnosi di ernia cervicale e/o hai i sintomi elencati prima.

 

NB: sia che tu abbia i sintomi alle braccia, sia che tu non li abbia, ti consiglio fin da subito di non limitarti agli esercizi che trovi qui, ma di sperimentare fin da subito i miglioramenti che si possono avere con un piano completo.

Se ti va di avere da subito una guida precisa per migliorare i tuoi disturbi cervicali, accedi alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online Cervicale STOP! compilando il modulo qui sotto!

 

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    Indice

    1. Che cos’è l’ernia cervicale e che sintomi porta (davvero)
    2. Quando lo stretching può aiutare e quando no
    3. Esercizi di stretching per ernia cervicale
    4. Ritrova il tuo benessere e cura la tua ernia cervicale

     

    Che cos’è l’ernia cervicale e che sintomi porta (davvero)

    ernia cervicale

    Si parla di ernia cervicale quando uno dei dischi che stanno tra le vertebre cervicali si rompe/danneggia, e di conseguenza il contenuto fuoriesce dalla sua naturale sede.

    Immagina un bell’hamburger con molto ripieno e molte salse, ed immagina di schiacciarlo: ovviamente il ripieno verrà sparato all’esterno.

    A livello delle vertebre succede qualcosa di analogo, con la differenza che subito fuori dalle vertebre ci sono una serie di “fili elettrici”, ovvero i nervi che vanno alle braccia.

    Quando un disco cervicale si danneggia ed il suo contenuto migra all’esterno, può quindi colpire uno dei nervi che vanno alle braccia, generando una irritazione dolorosa.

    Questa situazione capita per lo più ai dischi compresi tra le vertebre C5-C6 e C6-C7.

    Se il nervo viene irritato dal pezzo di disco fuoriuscito, i principali sintomi che si hanno sono:

    • dolore nevralgico, tipo “mal di denti” a livello del braccio e dell’avambraccio. In fase acuta questo dolore peggiora con i movimenti cervicali
    • perdita di sensibilità e/o formicolio al braccio e alla mano
    • perdita oggettiva di forza al braccio e alla mano

    Nella maggioranza dei casi, l’evoluzione tipica di quando l’ernia è il vero problema è:

    • esordio abbastanza acuto e forte dei sintomi
    • persistenza di dolore al collo e al braccio per 6-8 mesi (in progressivo calando)
    • risoluzione dei sintomi completa o quasi completa entro 12 mesi
    • intervento chirurgico necessario solo nel 2% dei casi, quando c’è severa perdita di forza al braccio

    Dopo che il nervo è stato irritato dal pezzo di disco fuoriuscito, si va incontro ad una graduale stabilizzazione della situazione, dato che la parte fuoriuscita si “secca”.

    Possono però rimanere sintomi di dolore lieve/medio al braccio e al collo: è difficile che si vada incontro ad una risoluzione al 100% senza fare nulla.

    E proprio qui intervengono gli esercizi riabilitativi che sto per illustrarti: non sono consigliati nelle fasi molto acute (dove di fatto non funziona nulla), ma se hai sintomi da più di un mese, è giusto iniziare a muoversi con prudenza.

     

    Quando lo stretching può aiutare l’ernia cervicale e quando no

    Lo stretching dei muscoli è una componente fondamentale della rieducazione dei problemi cervicali.

    Questo perché i muscoli cervicali tendono ad essere molto contratti, a causa sia della nostra postura che della tensione emotiva che accumuliamo (la quale spesso è il problema principale).

    Qui però non parliamo di generico stretching dei muscoli cervicali: qui parliamo di stretching che coinvolge principalmente i nervi che vanno al braccio, e che è utile quando abbiamo una situazione di ernia cervicale non acuta.

    Lo stretching dei nervi permette al nervo compresso di scorrere meglio, e gradualmente di ridurre il suo stato di irritazione.

    Per questo motivo, gli esercizi che vedrai descritti (con video allegato) sono utili se:

    • hai una diagnosi di ernia cervicale
    • hai dolori al braccio e avambraccio
    • questi dolori non sono troppo acuti e pungenti

    Se hai dolori molto forti (magari da poco tempo) oppure se ogni movimento cervicale sembra aumentarti i sintomi, non è ancora il momento per lo stretching: in quel caso, rivolgiti al tuo medico per una cura antalgica.

     

    Esercizi di stretching per ernia cervicale

    Ricorda di procedere con questi esercizi lentamente e con attenzione, monitorando sempre le reazioni del tuo corpo e senza mai spingersi al punto di provare dolore acuto.

     

    Esercizio 1: allungamento del nervo con spalla abbassata

    Posizione iniziale:

    • Sedersi o stare in piedi con la schiena dritta.
    • Raddrizzare un braccio davanti a sé con le dita ben aperte e orientate verso il proprio corpo.

    Movimento:

    • Mentre si tiene il braccio esteso, abbassare attivamente la spalla per incrementare delicatamente la tensione lungo il nervo. Dovresti sentire un leggero tiraggio lungo il braccio.

    Respirazione:

    • Effettuare due o tre respiri profondi, inspirando ed espirando completamente, mantenendo la tensione sul nervo.

    Rilascio:

    • Dopo la respirazione, rilassare lentamente la tensione.

    Variazione:

    Ripetere l’esercizio con le dita dirette verso l’esterno per variare la tensione lungo il nervo e influenzare il plesso brachiale.

     

    Esercizio 2: Allungamento del nervo con inclusione del collo

    Posizione iniziale:

    • Partire dalla posizione del primo esercizio, con le dita verso di sé.

    Movimento:

    • Inclinare delicatamente il collo verso il lato opposto al braccio esteso per aumentare la tensione.

    Respirazione:

    • Mantenere la posizione e fare due o tre respiri profondi per ogni variazione del movimento (dita verso di sé e verso l’esterno).

     

    Esercizio 3: stretching del plesso brachiale con rotazione cervicale

    Posizione iniziale:

    • Portare un braccio dietro la schiena a livello della vita.

    Movimento:

    • Eseguire lo stretching classico del trapezio con il braccio dietro la schiena, aggiungendo una rotazione del collo e un leggero movimento all’indietro per incrementare la tensione nella parte prossimale del plesso brachiale.

    Assistenza:

    • Utilizzare l’altra mano per supportare delicatamente il movimento e mantenere la tensione controllata.

    Risultato:

    Questi esercizi contribuiscono a una maggiore distensione delle strutture che circondano il nervo, inclusi i muscoli e le vertebre, favorendo la riduzione dell’infiammazione e della compressione.

     

    Ritrova il tuo benessere e cura la tua ernia cervicale

    Gli esercizi di stretching sono una parte fondamentale della rieducazione di tutti i problemi cervicali, indipendentemente dal fatto che ci sia una ernia cervicale o meno.

    Peraltro, come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi l’ernia non è il vero problema, ma solo un piccolo pezzo del puzzle.

    Ernia o no, quello che ti serve in ogni caso è che i tuoi muscoli cervicali siano nello stato di massima efficienza e minima contrattura, e questo lo si può ottenere solo stimolandoli giorno dopo giorno.

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      Marcello Chiapponi

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      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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