Si parla di strappo muscolare alla spalla, o più semplicemente di “strappo alla spalla”, quando si ha una lesione di uno o più muscoli a livello della scapola o della spalla stessa.
In questo articolo vedremo come riconoscere uno strappo alla spalla, e cosa fare nel breve e nel medio termine.
Scopriremo però che lo strappo alla spalla è in realtà l’opzione meno probabile se hai avuto un trauma doloroso: in caso di trauma alla spalla è molto più facile andare incontro ad una distorsione dei legamenti o dei tendini.
I sintomi di uno strappo alla spalla sono sovrapponibili a quelli di una distorsione ai legamenti o di un trauma ai tendini, dato che parliamo di:
- dolore nella parte laterale della spalla
- difficoltà a muovere il braccio, soprattutto ad alzarlo oltre i 90 gradi
In questo articolo ti spiegherò quando si può parlare davvero di strappo alla spalla, e di cosa fare se hai avuto un trauma doloroso: i rimedi sono infatti gli stessi anche se spesso non sono i muscoli ad essere danneggiati.
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Indice
- Che cos’è uno strappo muscolare e cosa lo causa (in breve, ma importante)
- Strappo muscolare alla spalla: quali sono i sintomi e i muscoli coinvolti
- Strappo alla spalla: è più probabile che si tratti di una distorsione dei legamenti o di un trauma ai tendini
- Come curare uno strappo alla spalla (o distorsione ai tendini / legamenti)
- Conclusione e domande frequenti
- Bibliografia
Che cos’è uno strappo muscolare e cosa lo causa (in breve, ma importante)
Nel parlare comune utilizziamo spesso termini come “stiramento”, “strappo”, “contrattura” per indicare i dolori o le possibili diagnosi dopo un trauma.
In realtà, la suddivisione in medicina è molto più semplice: per la medicina c’è una lesione del muscolo, quindi una vera e propria ferita che può essere più o meno grande.
Parliamo quindi semplicemente di:
- lesione di primo grado = poche fibre muscolari lesionate (fino al 5%)
- lesione di secondo grado = numero maggiore di fibre lesionate (dal 5 al 75%)
- lesione di terzo grado = alto numero di fibre lesionate (dal 75 al 100%)
Tutto qui: questo è uno dei rari casi in cui la suddivisione ufficiale è più semplice di quella “popolare”, che si basa su tanti termini diversi.
Quando parliamo di strappo muscolare alla spalla, parliamo quindi di una lesione più o meno grande di uno dei muscoli della spalla.
Vediamo quali sono i muscoli potenzialmente coinvolti, ma vediamo soprattutto perchè lo strappo muscolare è l’opzione MENO probabile dopo un trauma alla spalla.
Strappo muscolare alla spalla: quali sono i sintomi e i muscoli coinvolti
Alla base del problema (che siano i muscoli o meno) in questo caso c’è sempre un trauma.
Non c’è infatti possibilità di lesione se non c’è un evento traumatico: un movimento improvviso del tutto fuori controllo, un contatto, una caduta…
Se ti è insorto un dolore improvviso ma con un movimento banale, senza un vero e proprio trauma, è ancora meno probabile che il tuo sia un vero e proprio strappo alla spalla: vedremo tra poco di cosa si tratta.
In caso di trauma alla spalla, i sintomi immediati sono:
- dolore nella parte laterale o anteriore del braccio
- possibile irradiazione anche verso il gomito o verso il petto
- difficoltà ad alzare il braccio o a portarlo indietro
Non è così raro che dopo un trauma alla spalla ci siano grandi difficoltà per movimenti anche minimi del braccio.
I sintomi acuti possono durare fino a 15 giorni (a meno di lesioni massicce), dopo di che inizia un graduale risolversi dell’infiammazione, e la spalla riprende a muoversi.
A livello della spalla, i muscoli più potenzialmente a rischio di lesione (che abbiamo detto equivalere alla parola “strappo”) sono:
- il trapezio
- il grande e piccolo pettorale
- il sovraspinoso
- il sottospinoso
- il sottoscapolare
- il capo lungo del bicipite
In realtà, come vedremo tra un attimo, è piuttosto raro trovare lesioni all’interno di questi muscoli, anche dopo un trauma.
E ora scopriamo perchè!
Strappo alla spalla: è più probabile che si tratti di una distorsione dei legamenti o di un trauma ai tendini
Abbiamo finora parlato di strappo muscolare, ma come ti ho detto, la vera e propria lesione ai muscoli della spalla è l’opzione meno probabile.
Se vai a vedere le statistiche degli infortuni sportivi (1), la lesione ai muscoli (quella che chiamiamo “strappo”)… non è neppure citata!
Ai primi posti per infortuni traumatici alla spalla troviamo:
- rottura del labbro glenoideo (una sorta di legamento che tiene la spalla in sede)
- frattura della clavicola
- lesione ai tendini
- lesione dell’articolazione acromion clavicolare
A differenza dei muscoli della coscia, dove le lesioni sono molto frequenti, nella spalla il “punto debole” non sono i muscoli, ma i tendini e i legamenti.
I tendini sono le parti finali dei muscoli, laddove il muscolo si attacca all’osso: i muscoli della spalla (la famosa cuffia dei rotatori) hanno dei tendini spesso soggetti a usura e infiammazione.
Ecco che con un trauma è molto più facile che vadano in sofferenza i tendini, piuttosto che una lesione dei muscoli.
I legamenti sono invece le “corde” che tengono le ossa attaccate tra loro: se hai avuto un trauma tipo distorsione, è facile che siano loro le strutture più coinvolte.
Ecco perchè quando si parla di strappo alla spalla, si sta parlando più facilmente di trauma ai tendini o ai legamenti.
Poco male: quello che si fa nel breve e nel medio periodo è assolutamente sovrapponibile, quindi prosegui la lettura.
Come curare uno strappo alla spalla (o distorsione ai tendini / legamenti)
Abbiamo accertato che i muscoli non sono la struttura più coinvolta, ma in termini di “cosa fare per rimediare” in realtà non cambia nulla.
Il trauma alla spalla è caratterizzato, come tutti i traumi, da tre fasi:
- fase acuta, dal momento del trauma fino a 15-20 giorni dopo
- fase sub-acuta, da 20 a 60 giorni
- fase di recupero, dopo i 60 giorni
A seconda del tipo di trauma, ma soprattutto a seconda delle condizioni in cui versava la tua spalla anche prima del trauma, questi tempi possono ovviamente cambiare.
Un lieve trauma su una spalla “sana” può recuperare del tutto in 15-20 giorni.
Un trauma significativo, magari su una spalla che aveva già problemi (che magari non sapevi di avere) può metterci anche 90 giorni a recuperare.
Tutto questo a patto di non trascurare il problema e lasciare che l’infiammazione cronicizzi.
Rimedi per la fase acuta (fino a 15-20 gg dopo il trauma)
È scontato dirlo, ma è bene ripeterlo: se hai avuto un trauma significativo alla spalla, la prima cosa da fare è andare al pronto soccorso, in modo da essere sicuri di cosa sia successo.
Dato per scontato che non ci sia la possibilità di problemi maggiori (ad esempio una frattura), nella fase acuta le cose da fare sono:
- riposo funzionale dell’articolazione (eventualmente con un tutore)
- ghiaccio
- anti infiammatori al bisogno
Fino a che la fase acuta non si è calmata, e quindi fino a quando non è possibile muovere il braccio almeno un po’, non ha senso pensare a nulla di particolare in termini riabilitativi.
Rimedi per la fase post acuta (da 20 a 40/60 giorni dopo il trauma)
Quando la fase acuta inizia ad allontanarsi ed il dolore a ridursi, è giusto pensare di iniziare a muovere la spalla, e a cercare di favorire i processi di guarigione.
L’eccessivo riposo e immobilità favoriscono, al contrario, i processi di cronicizzazione dell’infiammazione.
La rieducazione tramite esercizio specifico è l’arma più efficace che abbiamo in questi casi.
Potresti aver sentito parlare di tecar, laser, ultrasuoni ecc…
A riguardo, è giusto sapere che:
- ad oggi non abbiamo nessuna prova che accelerino i processi di guarigione
- se non li accelerano, meno che mai guariscono qualcosa che non sarebbe guarito da solo
- hanno zero efficacia nel medio e lungo terminie
- nel complesso, il rapporto costo/beneficio è estremamente sfavorevole
L’arma più efficace che abbiamo è il MOVIMENTO, ovvero l’esercizio specifico, che invece permette di:
- vascolarizzare le strutture lesionate, favorendone la guarigione
- rinforzare le parti sane, in modo che siano più resistenti
Quando la spalla è ancora piuttosto dolorosa, si procede con esercizi a impatto indiretto, come ad esempio gli stretching dei muscoli cervicali.
Successivamente, la cosa principale da fare è il rinforzo progressivo della cuffia dei rotatori, il principale sistema muscolare della spalla.
Come ho già detto, questo è valido anche se il problema principale, come abbiamo visto, non sono i muscoli ma i tendini o i legamenti.
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Conclusione e domande frequenti
Il vero e proprio strappo muscolare alla spalla è un evento raro: nella maggior parte dei casi, parliamo in realtà di traumi ai tendini o ai legamenti.
Questo spiega anche il fatto che i tempi di recupero dopo un trauma anche banale alla spalla possano essere molto lunghi (più di 60 giorni).
Se il problema fossero solo i muscoli, i tempi sarebbero minori.
Tuttavia, abbiamo visto che l’approccio alla cura non cambia, ma soltanto i tempi, che purtroppo sono un po’ più lunghi rispetto alla classica lesione muscolare.
E ora, la risposta ad alcune domande frequenti.
Come si cura uno strappo muscolare alla spalla?
Lo strappo muscolare alla spalla è in realtà spesso un trauma ai tendini o ai legamenti. In ogni caso, la fase acuta si cura con ghiaccio e riposo, dopodichè si passa agli esercizi rieducativi.
Come si distingue uno strappo da uno stiramento?
La medicina non distingue strappo o stiramento muscolare. Si parla semplicemente di “lesione di primo grado” quando è rotto meno del 5% delle fibre muscolari, oppure di “lesione di secondo grado” con rotture dal 5 al 75%. L’unico modo per determinare l’entità della lesione sono gli esami come l’ecografia.
BIBIOGRAFIA