Data di aggiornamento: 10 Marzo 2024
Il Nervo Vago è uno degli aspetti più affascinanti e misteriosi del nostro corpo.
È come un filo elettrico che si snoda dal cervello, attraversa il tratto cervicale e si estende verso ogni angolo dei nostri organi.
La sua importanza è cruciale, influenzando il nostro battito cardiaco, la digestione e la regolazione dell’energia, tra le altre cose.
Negli ultimi anni, questo enigmatico nervo ha attirato l’attenzione degli studiosi per le sue potenziali implicazioni in vari disturbi come debolezza, nausea, vertigini e difficoltà di concentrazione.
Indice
- Cos’è il Nervo Vago?
- Il Sistema Nervoso Autonomo Parasimpatico
- Test della tolleranza all’anidride carbonica
- Soluzioni pratiche e conclusioni
Cos’è il Nervo Vago?
Ma cos’è davvero il Nervo Vago?
Iniziamo col dire che, in realtà, si tratta di due nervi distinti, uno destro e uno sinistro, che partono direttamente dal cervello.
Questi “fili elettrici” si insinuano nel tratto cervicale e innervano virtualmente ogni nostro organo.
Sorprendentemente, il 70% delle fibre che compongono questi nervi sono di natura sensoriale, il che significa che il loro compito principale è fornire al nostro corpo informazioni sullo stato degli organi interni.
Il restante 30% delle fibre, tuttavia, è particolarmente interessante poiché costituisce una parte cruciale del nostro sistema nervoso autonomo parasimpatico.
Il Sistema Nervoso Autonomo Parasimpatico e il Nervo Vago
Il sistema nervoso autonomo parasimpatico è attivo durante i momenti di tranquillità, regolando automaticamente funzioni vitali come il rallentamento del battito cardiaco, l’aumento dell’attività digestiva e la riduzione dell’infiammazione generale.
In questo contesto, il Nervo Vago gioca un ruolo di primaria importanza nel trasporto di sostanze anti-infiammatorie.
Nel 2002, il neurochirurgo Kevin Tracey ha scoperto che stimolando il Nervo Vago si può significativamente ridurre l’infiammazione nel corpo.
Tuttavia, va sottolineato che l’idea di un Nervo Vago infiammato come causa dei disturbi non è supportata da evidenze scientifiche concrete.
Una ricerca su PubMed, ad esempio, non mostra risultati significativi per “nervo vago infiammato”.
La radice dei problemi legati a questo nervo sembra derivare piuttosto dalla sua stretta comunicazione con il tratto cervicale e il cervello.
Un’irritazione cronica nella zona cervicale può sensibilizzare i centri nervosi nel tronco dell’encefalo, portando a sintomi pseudo-neurologici.
Allo stesso modo, il cervello regola l’attivazione del Nervo Vago in base al livello di stress o rilassamento dell’individuo.
Test della Tolleranza all’Anidride Carbonica
Per valutare la salute del nostro sistema nervoso autonomo, è possibile utilizzare il test della tolleranza all’anidride carbonica.
Questo test misura la nostra capacità di respirare profondamente e tollerare l’anidride carbonica, un indicatore importante del nostro stato di stress o rilassamento.
Una bassa tolleranza all’anidride carbonica suggerisce un respiro superficiale e uno stato di allarme persistente.
Prova tu stesso ad effettuare il test:
- Fai qualche respiro normale, e poi un respiro bello profondo;
- Dopo aver respirato espandendo al massimo il torace, cerca di espirare alla minima velocità possibile, ovvero mettendoci più tempo possibile ed emettendo un soffio d’aria molto sottile dal naso;
- mettendo un dito sotto il naso, deve essere percepibile che stai emettendo aria calda.
Quello che vogliamo vedere è quanto tempo ci mettiamo, ed il nostro punto di riferimento è circa 40 secondi.
Sopra i 40 secondi possiamo dire di avere una più che discreta tolleranza alla co2, mentre sopra i 90 abbiamo valori eccezionali.
Sotto i 40 secondi, i 30 o addirittura i 20, abbiamo una bassa tolleranza alla co2, che indica un respiro molto superficiale.
Al netto di persone che hanno problemi ai polmoni, è una indicazione di stato tensivo e di allarme persistente.
Soluzioni Pratiche e Conclusioni
Tornando al cuore dell’argomento, come possiamo affrontare efficacemente i problemi legati al Nervo Vago?
La chiave sta nell’indirizzare le due principali fonti di disturbo: il tratto cervicale e lo stato di stress.
Ridurre l’infiammazione cervicale è un passo cruciale e può essere raggiunto attraverso una rieducazione dei muscoli cervicali.
Inoltre, lo stretching dei muscoli può contribuire a ridurre la tensione muscolare che spesso è all’origine dei problemi legati a questo “problematico” nervo.
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