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Quando la cervicale porta tachicardia: ecco cosa succede!

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Molte persone che soffrono di disturbi cervicali avvertono spesso una sensazione di tachicardia, spesso non legata a particolari sforzi fisici o a stati di tensione.

Ed in qualche modo, sentono che i due problemi sono correlati: questo perché a volte la tachicardia appare in abbinamento ad altri sintomi tipici dei disturbi cervicali (difficoltà di concentrazione, sbandamenti, nausea…)

È quindi possibile che i problemi cervicali portino ad una vera e propria tachicardia?

In questo articolo ti spiegherò nel dettaglio perché i due problemi sono effettivamente correlati, anche se non sono necessariamente l’uno causa dell’altro.

Disturbo cervicale e tachicardia sono correlati perché entrambi sono legati ad un forte stato di attività del sistema nervoso simpatico, che si riflette sia sui muscoli cervicali che sul muscolo cardiaco.

Segui l’articolo fino alla fine e ti sarà tutto chiaro, compreso il come migliorare il problema.

 

PS: come vedrai nel resto dell’articolo, la soluzione ai problemi cervicali (e sintomi correlati, come la tachicardia) passa attraverso un buon processo di rieducazione mirata.

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    Indice


     

     

    Disturbo cervicale e tachicardia: ecco i possibili collegamentiTachicardia cervicale

    Il disturbo cervicale è un problema estremamente particolare: è l’unico disturbo muscolo scheletrico ad essere associato a dei veri e propri sintomi neurologici (che in realtà andrebbero definiti pseudo-neurologici, perché il tessuto nervoso non è realmente danneggiato).

    Questo è possibile perchè il tratto cervicale è il più vicino in assoluto al cervello, e quindi ad importanti centri nervosi.

    In particolare, si è visto che le prime vertebre cervicali sono in particolare connessione con una struttura cerebrale chiamata tronco dell’encefalo, che contiene importanti centri di regolazione metabolica, tra cui il centro del Nervo Vago.

    Il Nervo Vago è uno dei principali regolatori del battito cardiaco: oltre che a partire a livello del tronco dell’encefalo (che abbiamo visto essere molto collegato alle vertebre cervicali), entra a stretto contatto anche con diversi muscoli del collo, in particolare lo sternocleidomastoideo.

    Ecco che quando il tratto cervicale è irritato (e può succedere per davvero tanti motivi), possiamo avvertire quelli che ho definito sintomi pseudo-neurologici, ovvero:

    È quindi possibile che l’infiammazione cervicale vada ad irradiarsi verso i centri del tronco dell’encefalo, provocando sintomi pseudo-neurologici, e anche tachicardia.

    Questo è il motivo per cui molte persone avvertono che una crisi cervicale gli scatena la tachicardia.

     

     

    Cosa origina il disturbo cervicale con tachicardia

    A questo punto bisogna dire una cosa importante, e cioè che non tutti i disturbi cervicali si accompagnano a tachicardia.

    Se un disturbo cervicale è originato “solo” dai movimenti e dalla postura, oppure da un trauma fisico, è piuttosto raro che dia sintomi di questo tipo.

    È molto più frequente che la tachicardia compaia in quelle cervicalgie che generalmente definisco “tensive”, ovvero causate da un mix di stile di vita, alimentazione e stress nervoso.

    Questo tipo di cervicalgia si riconosce bene perchè ha caratteristiche tipiche, ovvero:

    • sensazione di tensione dei muscoli diffusa, più che un dolore in un singolo punto
    • movimenti che rimangono buoni (ci si sente rigidi, ma il collo si muove liberamente)
    • miglioramento con l’attività fisica e con il movimento in generale

    Quando si ha uno stato di tensione nervosa mediamente alto, cosa che accade a molte persone, il tessuto nervoso diventa più sensibile.

    In pratica, è come se i nostri fili elettrici “scaricassero” di più, perchè li sollecitiamo continuamente con lo stress nervoso e con lo stile di vita.

    Sono proprio queste le situazioni che favoriscono la comparsa di cervicalgia con annessa tachicardia: da una parte ci sono muscoli estremamente tesi, dall’altra c’è un tessuto nervoso pronto ad andare in “tilt”.

     

     

    Quali sono i sintomi della tachicardia cervicale

    Tachicardia cervicale

    Innanzitutto, non lasciarti trarre in inganno dal titolo: abbiamo visto che ci sono molti collegamenti, ma spesso tachicardia e disturbo cervicale non sono l’uno la diretta conseguenza dell’altro.

    Possiamo sicuramente dire che:

    • una infiammazione cervicale può irritare centri nervosi responsabili di vari sintomi, tra cui l’aumento del battito cardiaco, ma…
    • a monte di tutto c’è spesso un importante stato di tensione prolungata del sistema nervoso, causata da stress ed emotività. Spesso e volentieri basta quella a giustificare la tachicardia

    Questo tipo di tachicardia ha delle manifestazioni e dei sintomi particolari, ovvero:

    • non è collegata a sforzi o a stati emotivi particolari
    • si associa spesso a sintomi “cervicali”, come tensione al collo e sbandamenti
    • a volte è scatenata proprio da alcuni movimenti della testa, come ad esempio l’estensione all’indietro

    Personalmente, non mi sono mai capacitato di come le persone potessero sentire che la loro tachicardia fosse in qualche modo collegata al disturbo cervicale, finchè non l’ho dovuto provare….in prima persona!

    Dopo un piccolo infortunio cervicale in allenamento, ho avuto per diverse settimane una serie di sintomi pseudo neurologici, e ricordo benissimo che quando erano più presenti, anche il battito del cuore era accelerato.

    Questo perchè il corpo interpreta la situazione come uno stato di “allarme”, di conseguenza fa partire tutto ciò che normalmente ci consente di essere più reattivi, tra cui l’innalzamento del battito cardiaco.

     

     

    Come risolvere il problema della tachicardia cervicale

    Se senti che l’aumento di frequenza del battito cardiaco è in qualche modo legato al disturbo cervicale, sappi che si tratta di un problema che si può risolvere, o quantomeno migliorare di molto.

    La tachicardia “cervicale” richiede lo stesso approccio che richiedono tutte le cervicalgie che ho definito “tensive”, ovvero quelle situazioni in cui la componente nervosa/emotiva è alta.

    L’approccio a queste situazioni è necessariamente riabilitativo: farmaci o altri tipi di trattamento possono eventualmente essere un coadiuvante, ma non una vera e propria cura.

    Abbiamo bisogno che i nostri muscoli inizino a lavorare meglio, e che il nostro sistema nervoso non sia sempre in allarme: tutto questo lo si può ottenere solo rieducando i muscoli e la postura con allenamenti specifici.

    Nel dettaglio, quello che serve per ridurre la tachicardia cervicale è:

    • riduzione dello stato di infiammazione dei muscoli e delle vertebre cervicali
    • diminuzione della tensione e della rigidità di tutti i muscoli
    • revisione delle abitudini e dello stile di vita che possono irritare il sistema nervoso

    Una delle prime cose che può aiutare, e che puoi fare anche subito, è lo stretching specifico del muscolo trapezio, che ti illustrerò nel video qui sotto.

    Tuttavia, non pensare che basti un singolo esercizio a migliorare la situazione nel medio e lungo termine.

    Un singolo esercizio può essere un aiuto temporaneo, ma per avere dei veri miglioramenti occorre fare tutto ciò che ho elencato prima, e quindi occorre un piano completo.

    Non spaventarti: si tratta di qualcosa di semplice, e che puoi iniziare anche da subito, grazie alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio percorso online Cervicale STOP!

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      Esercizio di allungamento del trapezio

      Posizione di partenza: seduto o in piedi, spalle bene indietro e schiena ben dritta

      Esecuzione:

      • inclina la testa da un lato, portando l’orecchio vicino alla spalla
      • spingi leggermente verso il basso la scapola del lato opposto all’inclinazione
      • con la mano, aumenta dolcemente l’inclinazione, fino a che non percepisci una leggera tensione
      • mantieni la posizione 30-40 secondi, respirando lentamente
      • ripeti 3-4 volte per lato

       

      Conclusione

      La tachicardia fa parte di una serie di fastidiosi sintomi pseudo neurologici associati al disturbo cervicale.

      Come tutti i sintomi cervicali “neurologici”, anche questo è spesso causa di preoccupazione, cosa che non fa altro che peggiorare lo stato di tensione generale.

      Avendolo provato in prima persona, posso confermare che questa preoccupazione è presente anche in chi come me conosce alla perfezione queste situazioni.

      Tuttavia, quello che occorre fare è concentrare le proprie energie e attenzioni sulla risoluzione del problema, che è possibile soltanto con il tuo aiuto in prima persona, principalmente attraverso lo stile di vita e la rieducazione che ti ho indicato.

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      Marcello Chiapponi

      Marcello Chiapponi

      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

      Marcello Chiapponi

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