Postura corretta? Perchè “brutta” postura non significa “sbagliata”

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Non ho una postura corretta, da lì vengono i miei dolori” “Ho male al collo perchè ho una brutta postura!” ;; “sono tutto storto!”; “la colpa è di come mi siedo!”….

Quando intervisto qualcuno, non manca mai di dirmi che “ha problemi di postura”, non esitando a volte a definire la sua postura come “orrenda”.

A volte sono i professionisti stessi ad alimentare queste affermazioni dicendo ai pazienti, per esempio, che “la causa del loro mal di schiena è l’asimmetria del bacino”.

Una volta un ragazzo mi ha telefonato chiedendomi cosa potesse fare per la sua asimmetria di UN MILLIMETRO del bacino: avendo notato che a stento riuscivo a trattenere una mezza risata, si è affrettato a correggersi dicendo che l’asimmetria era di DUE millimetri, non di uno!

In questo articolo (che ti consiglio di leggere fino in fondo), ti dimostrerò che affermazioni come queste NON hanno fondamento scientifico, e che la tua postura può andare benissimo com’è, anche se ti sembra “sbagliata”.

 


  • la postura è un meccanismo involontario, quindi non serve “imporsi di stare dritti
  • non c’è nessuna associazione tra le asimmetrie posturali e i dolori: le persone “storte” hanno gli stessi problemi di quelle “dritte”

 

Per questo articolo, devo ringraziare l’enorme lavoro del giornalista scientifico Paul Ingraham nel suo sito Painscience, vero e proprio riferimento per il settore.

Tutti i riferimenti agli studi scientifici sono in inglese, lingua di riferimento nella ricerca internazionale.

 

 


Indice dell’articolo


 

Cercare di correggerti non serve: la postura è INVOLONTARIA

La posizione che i tuoi segmenti assumono nello spazio è determinata da una serie di calcoli che effettua il cervello.

In pratica, il cervello decide qual’è la posizione nella quale devi stare per:

1) non avere dolore
2) consumare meno energia possibile
3) riuscire a fare quello che devi fare

Questi calcoli sono influenzati da una MAREA di fattori. Ti faccio qualche esempio:

  • a causa di un trauma acustico ci senti da un solo orecchio? La postura della tua testa sarà cronicamente ruotata per favorire l’orecchio funzionante…
  • hai subito un trauma ed una delle tue articolazioni è rimasta più rigida? I tuoi muscoli circostanti faranno assumere all’articolazione un atteggiamento di “protezione”
  • sei un tipo particolarmente emotivo? Un recente studio ha dimostrato che la postura in avanti della testa è più in correlazione con la depressione che con il dolore al collo in sè e per sè…

Di esempi come questi se ne potrebbero fare tantissimi.

Tutti questi fattori, nel tempo, tendono a creare cronici irrigidimenti muscolari, e quindi cambiamenti significativi della postura.

“Cercare di stare più dritti” non serve: dopo 30 secondi sarai ancora nella posizione di prima, perchè il tuo cervello ritiene che per quanto “strana” sia la cosa migliore da fare.

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Non esiste una “postura corretta”: siamo tutti più o meno storti, ed essere storti non comporta particolari problemi.

Sicuramente è d’impatto: un sofisticato apparecchio ti scannerizza, fa tutte le elaborazioni del caso, e ti mostra come la tua spalla sia più alta di 1,5 cm ed il tuo bacino inclinato di 10 gradi.

Ecco perchè hai mal di schiena: i tuoi assi di carico sono sbilanciati! La tua non è una “postura corretta”!

Parrebbe logico, ma non è ASSOLUTAMENTE COSI’: un sacco di studi ci dicono che essere “storti” non è associato a maggiori probabilità di avere dolori muscolo scheletrici.

Cosa intendo? Prosegui la lettura…

 

#1 Avere una gamba più corta dell’altra non è un problema, lo si sa dal 1984.

Già nel 1984 due ricercatori condussero uno studio  nel quale misero in correlazione la differenza di lunghezza degli arti inferiori con il mal di schiena.

Risultato: chi ha le gambe lunghe uguali ha mal di schiena tanto quanto chi presenta differenze di lunghezza delle gambe.

 

#2 Avere la muscolatura asimmetrica non vuol dire infortunarsi più facilmente

In uno studio del 2010, alcuni ricercatori vollero scoprire se i giocatori che presentavano marcate asimmetrie nelle dimensioni dei muscoli (lato destro più sviluppato del sinistro o vice versa) fossero più soggetti ad infortunio.

Risultato? Nessuna correlazione tra asimmetrie ed infortuni!

 

#3 La schiena cifotica non è necessariamente associata al dolore alla spalla

La postura cifotica con “le spalle in avanti” è sempre stata individuata come fattore di rischio per l’infiammazione dei tendini della spalla.

In realtà, da una revisione di dieci studi clinici, si è visto che non c’è associazione tra la cifosi dorsale ed il dolore alla spalla.

 

#4 Il tuo collo non ha la fisiologica lordosi? Non è così importante…

Nonostante nel mio articolo sulla perdita della lordosi cervicale sia ben specificato che questa non ha alcuna associazione con il dolore, tutti i giorni ricevo almeno un paio di mail di persone che mi chiedono se possono “guarire” (!!!!) dalla perdita di lordosi cervicale.

Numerosi studi come questo  e questo  hanno dimostrato che non c’è nessuna associazione tra curvatura del collo e dolore: ci sono tantissime cervicali rettilineizzate in persone che non hanno alcun sintomo.

 

#5 La tua bassa schiena è particolarmente incurvata? Anche questo non è necessariamente un problema..

Così come la perdita di lordosi cervicale non ha correlazione con il dolore, una revisione di oltre 50 studi  ha dimostrato che non c’è nessuna associazione tra le curvature della colonna ed il mal di schiena.

In parole povere: chi ha le curvature della colonna “normali” ha gli stessi problemi di chi le ha “esagerate” o “mancanti”.

 

#6 Le vertebre “ruotate” non sono un problema, e comunque non si possono misurare nè sentire

Un mito piuttosto diffuso nell’ambiente professionale è quello delle “vertebre ruotate”.

In pratica, il professionista percepisce palpando una rotazione di una o più vertebre, e suppone che sia quella la causa dei problemi.

Una approfondita revisione scientifica  ha evidenziato come questa teoria sia completamente priva di supporto scientifico, e del tutto non dimostrabile.

 

 

Ma allora il dolore da dove viene? E sopratutto, mi hanno preso in giro?

Leggendo gli esempi precedenti, qualcuno potrebbe essere rimasto dubbioso: magari gli hanno detto che il dolore proveniva dall’asimmetria del bacino,o magari ha fatto diverse manipolazioni per “ripristinare le curvature fisiologiche”, o ancora ha acquistato un rialzo per correggere la differenza di lunghezza delle gambe.

Voglio pensare che chi propone soluzioni con quei precisi scopi, lo faccia in buona fede: del resto, un ciclo di manipolazioni ti può essere di grande aiuto per il dolore, anche se la tua curvatura fisiologica della colonna non si è per nulla modificata!

Non pensare che anche nell’ambiente professionale non ci siano vere e proprie “leggende popolari” già ampiamente sfatate ma dure a morire.

A voler pensare un po’ maliziosi, il perchè non muoiano è facilmente intuibile: vendere un rialzo o una soletta ad una persona , dopo che una apparecchiatura ha rilevato determinate “problematiche”, è piuttosto semplice.

La domanda a questo punto potrebbe essere: “ma allora…il dolore da dove viene?

Purtroppo, non esiste una risposta univoca a questa domanda: il dolore è il frutto di un complesso di interazioni, ed è diverso da soggetto a soggetto.

Va anche detto che molte volte non si riesce a capire esattamente da dove venga il problema che la persona avverte.

 

 

Posso comunque migliorare i miei dolori oppure devo rassegnarmi?

Ma certo che si possono migliorare!

Ci sono un sacco di interventi che si possono fare: tutto questo sito è incentrato sulle strategie per poter star meglio.

Quello che ho voluto spiegarti in questo articolo è semplicemente che i tuoi sforzi non devono puntare all’essere “dritto”, “simmetrico” o con “le curve fisiologiche”, perchè semplicemente non esiste una “postura corretta“: asimmetrie & co. non sono una patologia!

I tuoi sforzi devono puntare a mettere i tuoi muscoli nella miglior condizione possibile, e lo si può fare:

  1. nutrendo i muscoli in maniera corretta
  2. stimolandoli opportunamente con appositi esercizi
  3. avendo uno stile di vita che tiene sotto controllo lo stress emotivo

A riguardo degli esercizi, ce ne sono alcuni che ritengo particolarmente efficaci per migliorare la muscolatura posturale: li ho raccolti nell’articolo “5 esercizi che migliorano la postura e riducono il mal di schiena”.

Ricorda: la postura può sicuramente migliorare e puoi stare molto meglio, ma staccati pure dalla condanna del “sono storto” oppure del “ho una pessima postura”.

Hai la postura che il tuo cervello ritiene opportuna: se vuoi modificarla, devi dargliene buone ragioni.

 

 

Conclusione

Spero di aver dato il mio piccolo contributo ad una informazione corretta su un tema così comune e dibattuto.

Ognuno di noi ha una “impostazione” diversa, non ce n’è una “giusta” e una “sbagliata”.

Certo, essere “abbastanza dritti” è meglio che essere “decisamente storti”, ma sicuramente non serve essere “perfetti” per stare bene, semplicemente perchè il corpo umano NON È perfettamente simmetrico.

Il dolore è un meccanismo molto complesso, nel quale entrano in gioco tantissimi fattori: ecco perchè nella mia valutazione (vedi la pagina Esempio di Visita) utilizzo apparecchiature che danno informazioni anche sul METABOLISMO e sul SISTEMA NERVOSO.

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4 risposte

  1. Ciao , volevo sapere che ne pensavi delle maglie posturali? Poi io sono molto sportivo però ho 1 ernia L5/S1 ha volte ho dei dolori nella parte bassa della schiena. Faccio piscina dorso, palestra , corsa 2 volte a settimana.

    1. Ehm…se hai letto approfonditamente l’articolo….direi che la mia opinione a riguardo può essere già evidente così…:)

  2. Ciao, è da Gennaio che ho dolore persistente alla bassa schiena in corrispondenza del sacro e che si irradia lungo la coscia posteriormente fino al cavo popliteo destro. Il dolore peggiore se sto seduta o troppo in piedi…addirittura anche stando a letto in posizione supina. Ho provato diversi antinfiammatori tecar è diversi antidolorifici. Un ortopedico mi ha diagnosticato una sacro ileite il fisiatra la sindrome del piriforme….questo dolore non molla e non so più che fare….

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