Strappo alla schiena: quanto dura e cosa fare

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Data di creazione: 28 Febbraio 2022

Data di aggiornamento: 30 Settembre 2023

 

Se pensi di aver avuto uno strappo alla schiena recente, oppure se ti sembra di soffrirne in modo ricorrente, allora sei nel posto giusto.

Ti spiegherò con precisione cosa fare in questi casi, ma prima ti spiegherò cosa è realmente (almeno per la maggior parte dei casi) quello che viene definito “strappo alla schiena”.

E queste spiegazioni sono molto importanti: insieme scopriremo che non si tratta quasi mai di un vero e proprio “strappo”, ma di una situazione che ti richiede di essere migliorata anche (anzi, soprattutto) quando il dolore è passato.

Ti fornirò i migliori rimedi per risolvere velocemente il dolore dello strappo alla schiena, ma soprattutto per fare in modo che la situazione non si ripresenti.

 

 


Indice dell’articolo

In questo articolo troverai:


 

 

Che cos’è lo strappo alla schiena (o meglio, quello che chiamiamo “strappo alla schiena”)

strappo alla schiena

 

I sintomi dello strappo alla schiena sono:

  • dolore improvviso, spesso a seguito di un movimento anche non particolarmente brusco
  • dolore molto acuto, che a volte sembra “togliere il respiro” o realmente accentuarsi quando si respira
  • peggioramento con i movimenti

Lo strappo è spesso causato da un sovraccarico o da un movimento improvviso, ma spesso capita anche con movimenti apparentemente del tutto normali.

E sai perchè accade questo?

Perchè la definizione “strappo alla schiena” è in realtà una definizione popolare, che non esiste in medicina.

In medicina la definizione corretta per quello che noi chiamiamo “strappo muscolare” sarebbe in realtà “lesione“.

Questo significa che nel muscolo si è creata una sorta di ferita, piccola o grande che sia.

Ma nella maggior parte dei casi, questo non avviene in quello che noi chiamiamo comunemente “strappo alla schiena”.

Se ad una persona che ha i sintomi citati all’inizio del paragrafo si fa una ecografia o una risonanza, nella maggior parte dei casi non si trova nessuna lesione dei muscoli.

Questo ha perfettamente senso, se pensi che in almeno 7 casi su 10 la persona che avverte lo strappo non aveva in mano un vero e proprio carico.

 

 

Quello che chiamiamo “strappo alla schiena” è in realtà un’altra cosa

strappo alla schiena

La questione sta tutta qui: quello che noi chiamiamo “strappo alla schiena” è in realtà, nella maggior parte dei casi, una contrattura muscolare molto acuta, come una sorta di spasmo.

Significa che i muscoli della schiena (alta o bassa che sia) aumentano improvvisamente la loro tensione, fino a diventare dolorosi.

E sai perchè questo succede?

Perchè la tensione dei muscoli era già alta prima: se c’è uno stato di contrattura costante dei muscoli della colonna, a volte basta un movimento banale per raggiungere la “soglia critica” e far partire l’infiammazione.

Ma il problema non è quasi mai il movimento, ma proprio la condizione pre esistente di rigidità e tensione.

Quando i muscoli della colonna hanno una tensione non eccessiva, è ben difficile che vadano incontro a infiammazioni acute.

Di conseguenza, quello che ti serve è muoverti su due fronti:

  • ridurre il dolore acuto quando oramai il “supposto strappo” c’è stato
  • ridurre la contrattura pre-esistente in modo che la situazione non si ripeta

 

 

Quanto dura il dolore da strappo muscolare alla schiena

In media, il dolore da strappo alla schiena dura dai 3 ai 15 giorni.

In realtà, non c’è una vera e propria risposta alla domanda, perchè come abbiamo visto la maggior parte degli “strappi” non sono vere e proprie lesioni, di cui si possono stimare i tempi di guarigione.

Essendo una situazione molto legata alle contratture e rigidità pre-esistenti, i tempi possono essere molto variabili, anche se quelli della fase acuta sono sempre di una-due settimane.

A seconda di com’era la situazione della schiena prima del momento acuto, possiamo poi avere un recupero totale che può richiedere anche diverse settimane, a volte anche mesi.

 

 

Cosa fare (sia per il vero strappo alla schiena che per il “finto strappo”)

Come abbiamo visto, in caso di strappo alla schiena occorre muoversi su due fronti: arginare il dolore acuto e intervenire sul problema pre esistente.

Di queste due cose, si tende sempre a cercare soluzioni per la prima, ma in realtà è molto più importante la seconda.

Quando abbiamo dolore acuto, l’unica cosa che vogliamo è che ci passi il prima possibile, ma in realtà la fase acuta se ne va spesso da sola, e non si possono “hackerare” più di tanto i tempi di recupero.

La vera risoluzione del problema inizia quando la fase acuta va scemando, ed è quindi il momento di agire sulle tensioni croniche.

Importante: i rimedi che vedremo nei prossimi paragrafi sono validi sia in caso di vero e proprio strappo (cioè di lesione del muscolo, magari certificata da un esame) così come nel comunissimo “finto strappo”.

Il “finto strappo” è quello che abbiamo visto in realtà essere una forte contrattura acuta, causata da rigidità pre-esistenti.

 

 

Rimedi per lo strappo o contrattura acuta

Questo è il tema preferito delle discussioni “da bar”, ovvero come ridurre il dolore da strappo / contrattura il più velocemente possibile.

Sono meglio i “rimedi della nonna” oppure le creme delle pubblicità farmaceutiche?

Meglio il caldo o il freddo?

Allora, partiamo con il dire le crude verità:

  • nessun rimedio è realmente migliore di un altro
  • nessun rimedio può realmente accelerare i tempi di recupero
  • cosa ti dia sollievo immediato o meno è estremamente soggettivo

Detto questo (e non è poco), le opzioni che ti consiglio di prendere in considerazione come rimedi sono molto, molto semplici.

Ne ho di più approfondite nell’articolo sui rimedi per il mal di schiena acuto, ma ti assicuro che queste bastano e avanzano.

Dopo uno strappo alla schiena (che abbiamo visto essere in realtà una contrattura acuta), i migliori rimedi sono:

  • tenersi a riposo dai movimenti che ci danno dolore, anche minimo
  • cercare di mantenere comunque un minimo livello di attività, ad esempio camminando
  • applicare qualcosa che dia sollievo momentaneo (per 9 persone su 10 è il calore, per 1 su 10 è il freddo, fai un paio di prove e vedi)

Tutto qui, non servono altre cose complesse, perchè come ho detto, la possibilità di accelerare realmente il recupero è prossima allo zero.

Se tuo cugino si è trovato benissimo con la crema xyz prova pure, ma non ritenerlo un passaggio NECESSARIO.

 

 

Rimedi per la vera causa: lo stato di contrattura pre-esistente

Abbiamo visto che la vera causa dello strappo (o meglio, della contrattura acuta) è in realtà il fatto che molto spesso i muscoli della schiena sono già rigidi e contratti.

Questo a causa delle posture lavorative, di precedenti infortuni, o di uno stato di debolezza muscolare generalizzata.

Il mix di questi fattori crea il terreno fertile per l’infiammazione acuta, che spesso avviene dopo un movimento banale, ma in modo piuttosto improvviso (ecco perchè usiamo il termine “strappo”).

La partita vera si gioca qui, perchè qui si che le cose possono cambiare a seconda di quello che decidiamo di fare.

I tre passaggi fondamentali per ridurre la tensione della schiena sono:

  1. fare esercizi mirati a ridurre la rigidità e a migliorare la stabilità
  2. ridurre lo stato infiammatorio generale
  3. migliorare i movimenti quotidiani

Andiamo a vedere cosa significano queste cose punto per punto!

 

Rimedio #1: fare esercizi mirati

I nostri muscoli sono costantemente sotto l’influenza di una serie di “input negativi”.

Principalmente si tratta delle nostre posture, ma anche delle tensioni emotive che accumuliamo.

Tutto questo fa aumentare, giorno dopo giorno, lo stato di tensione e contrattura: l’unico modo per rimediare è dare una serie di “input positivi”.

Questi “input positivi” possono venire solo dall’esercizio mirato: manipolazioni e massaggi possono temporaneamente ridurre le contratture, ma non cambiano di una virgola la causa, ovvero il modo in cui ti muovi.

Diversi studi hanno dimostrato che qualsiasi tipo di intervento “passivo” (dove la persona non deve fare nulla) ha solo una efficacia temporanea.

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Rimedio #2: ridurre lo stato infiammatorio generale

Questo è particolarmente importante in chi oltre ad avere problemi alla schiena soffre anche di disturbi allo stomaco / intestino, di stanchezza cronica e di dolori vari.

Questi sintomi indicano che il corpo produce una eccessiva quantità di molecole infiammatorie, spesso a causa delle abitudini o dello stile di vita.

Un grado infiammatorio maggiore equivale ad una maggiore possibilità di infortuni e contratture.

Per ridurre lo stato infiammatorio generale, occorre migliorare lo stato di forma: più attività fisica, migliore alimentazione, migliore gestione dello stile di vita.

Se vorrai approfondire con il mio programma, ti spiegherò come farlo nel dettaglio.

 

Rimedio #3: migliorare i movimenti quotidiani

Hai presente il classico consiglio di “piegare le gambe e non la schiena“?

A volte sembra che utilizzare le gambe al posto della schiena renda il movimento meno immediato e meno fluido, ma in realtà non è così: è solo questione di abitudini.

Il nostro corpo è costruito per fare forza intorno alle gambe (articolazione dell’anca) e per tenere la colonna stabile e dritta.

È per questo che è molto importante, soprattutto in chi ha dolore cronico, imparare a muoversi lavorando sulle gambe e non sulla schiena.

Utilizzando troppo la colonna, è normale che la si mandi in stato di sofferenza e contrattura cronica.

 

 

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In questo articolo hai capito che quello che comunemente viene chiamato “strappo alla schiena” è in realtà non una vera e propria lesione, ma una contrattura acuta.

E hai scoperto che la causa non è quasi mai il singolo movimento in cui hai sentito l’improvviso dolore: quella è la goccia che fa traboccare il vaso.

La vera causa è nello stato di contrattura e tensione in cui erano i tuoi muscoli già prima dell’infortunio, ed è su quello che bisogna lavorare.

La fase acuta di uno strappo / contrattura migliora velocemente, e spesso non richiede rimedi particolari.

La riduzione delle cause alla base è invece fortemente dipendente dalle nostre scelte e dai nostri movimenti.

Tutte le indicazioni fornite all’interno di questo articolo sono tratte dal mio CORSO COMPLETO “Mal Di Schiena Passo Dopo Passo”, un percorso online che ha già aiutato più di 5.000 persone.

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    3 risposte

    1. Grazie per il vostra cortese gentilezza
      e l’approccio soddisfacente a riguardo di tale
      problema !

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    Marcello Chiapponi

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    Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.