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Fibromialgia: sintomi iniziali + i 3 principali

Marcello Chiapponi

Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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La fibromialgia è un problema di non facile diagnosi e gestione, caratterizzato principalmente da dolore diffuso, stanchezza cronica e da un’altra serie di sintomi.

Dato che si tratta di un problema dai contorni incerti e dalla diagnosi dubbia, è molto importante conoscere i sintomi, soprattutto quelli iniziali.

All’inizio è infatti molto comune il confondere una sindrome fibromialgica con un altro problema muscolo scheletrico: in realtà, spesso ci sono dei sintomi iniziali (come ad esempio il bruciore) che fanno già da subito pensare ad un qualcosa di diverso e più complesso.

In questo articolo vedremo quali sono i sintomi che indicano una sindrome fibromialgica, e che si manifestano già dall’inizio: è importante inquadrare bene la situazione, perchè una sindrome fibromialgica merita un approccio diverso da quello dei classici problemi muscolo scheletrici.

 

 

PS: se hai una diagnosi di fibromialgia, o se comunque soffri di dolori diffusi, il principale strumento per migliorare è senza dubbio l’esercizio mirato.

Per questo ti invito fin da subito ad accedere alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online “Speciale Fibromialgia”, pensato proprio per chi ha problemi di dolore diffuso.

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    Indice


     

     

    Che cos’è la fibromialgia, ovvero uno dei problemi più dibattutifibromialgia

    Da definizione “medica”, la fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolore diffuso, che cambia spesso di giorno in giorno, e dalla presenza di molteplici punti dolenti al tatto “tender points”.

    Non si tratta di una problematica infiammatoria (i marker sono sempre nella norma), tantomeno di una patologia autoimmune: per questo viene spesso definita “malattia invisibile”.

    Non essendo possibile una diagnosi certa, e non essendoci vere patologie organiche, spesso il paziente si sente un po’ trattato come un “malato immaginario”..

    Secondo i criteri ufficiali, si può fare diagnosi di fibromialgia quando si trova:

    • dolore diffuso della durata di almeno 3 mesi
    • presenza di dolore alla palpazione di almeno 11 punti (tender points)

    È ovvio che siano criteri diagnostici che lasciano molto, molto spazio alla fantasia.

    La palpazione dei tender points, che dovrebbe essere uno dei criteri di diagnosi, è poi la cosa più “divertente” (in senso ironico) che si possa immaginare, perché ovviamente ognuno la interpreta in modo diverso.

    Non stupisce quindi che intorno alla diagnosi di fibromialgia ci sia confusione ed incomprensione tra medici e pazienti.

    Dopo più di 20 anni di esperienza clinica, posso però darti una interpretazione estremamente pratica e oggettiva della situazione, che ti sia utile a migliorare.

    Continua la lettura, te ne parlerò nei prossimi paragrafi.

     

     

    I sintomi “ufficiali” della fibromialgia secondo la medicinafibromialgia

    Secondo le definizioni mediche ufficiali, ci sono diversi sintomi che si accompagnano alla diagnosi di fibromialgia: in realtà, si tratta di molti meno sintomi rispetto a quanti le persone ne avvertano.

    I principali sintomi della fibromialgia sono:

    • dolore diffuso, in diverse aree del corpo
    • dolori che vagano da una articolazione all’altra
    • assenza di infiammazione o patologie vere e proprie
    • stanchezza cronica
    • formicolii e altre sensazioni cutanee
    • concomitanza di problematiche intestinali

    Si tratta in realtà di sintomi che possono essere comuni anche a molte altre problematiche, come ad esempio le problematiche autoimmuni come l’artrite.

    Trattandosi di sintomi “vaghi” ed essendo effettivamente una diagnosi “di esclusione”, è normale che a qualcuno possa venire più di qualche dubbio che si tratti della “diagnosi del quando non si sa che pesci pigliare”.

    In realtà ti dico: la problematica “fibromialgia” esiste eccome: il fatto che sia difficile da individuare e che non esista una vera e propria cura è tutto un’altro discorso.

     

     

     

    Cos’è davvero la fibromialgia e quali sono i 3 VERI sintomi più importantifibromialgia sintomi

    La fibromialgia, o meglio le “sindromi fibromialgiche” come le ho definite, è effettivamente un problema caratterizzato da dolore diffuso.

    Il sistema più coinvolto in assoluto nella problematica è il sistema nervoso, ovvero la nostra rete elettrica che parte dal cervello (centralina) e arriva in periferia tramite i cavi (nervi).

    Nella persona con fibromialgia abbiamo:

    • una centralina in “corto circuito”, che interpreta male i segnali, e che segnala irritazione dove in realtà i tessuti sono sani
    • una rete elettrica che probabilmente trasmette in modo imperfetto (qualcuno ipotizza infatti un problema delle terminazioni nervose)

    Non è una malattia neurologica, ma è corretto interpretarla come una sorta di “corto circuito” nel sistema di trasmissione e ricezione del dolore.

    Non sappiamo PERCHÈ questo avvenga, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sia così.

    Nella mia esperienza, posso dirti che ci sono 3 sintomi inequivocabili, ovvero:

    • il dolore diffuso “non logico”
    • i bruciori ed i dolori cutanei
    • la non risposta alle terapie

     

    Per dolore “non logico” intendo quei dolori che non sono legati ad un movimento o ad un’azione particolare: vanno e vengono a seconda delle giornate, e sembrano “migrare” da un punto all’altro.

    I bruciori sono invece uno dei sintomi più tipici della fibromialgia: si tratta di bruciori alla pelle, spesso quella dell’avambraccio e delle cosce.

    Per quanto riguarda la “non risposta alle terapie”, è un altro dei sintomi più classici: massaggi, manipolazioni o trattamenti di qualsiasi tipo hanno un effetto nullo, discontinuo o estremamente temporaneo.

     

     

    Sintomi iniziali e altri sintomi che si accompagnano alla fibromialgia

    Quali sono i sintomi iniziali che devono farci sospettare che i nostri dolori siano legati ad una sindrome fibromialgica?

    Non c’è una risposta sicura, ma ci sono certamente alcuni segnali iniziali importanti, ovvero:

    • dolori apparentemente ingiustificati, che vanno e vengono senza logica
    • bruciore alla pelle, non necessariamente nel punto che fa male
    • dolore che non migliora o peggiora a seconda dei movimenti che si fanno
    • stanchezza di fondo

    Chi soffre di fibromialgia conclamata avverte spesso anche altri sintomi, non necessariamente legati al dolore, come:

    • bruciori diffusi in tutto il corpo
    • formicolii
    • maggiore sensibilità cutanea
    • problemi intestinali
    • disturbi del sonno (continue interruzioni o scarsa qualità)

    Tutti questi sintomi indicano appunto uno stato di sofferenza che non è dei muscoli o delle articolazioni, ma del sistema nervoso, ovvero della nostra “rete elettrica”.

    È vero che non esiste una vera e propria cura, ma è vero anche che possiamo fare molto per “resettare” il sistema nervoso, attraverso soprattutto l’attività fisica.

     

     

    Come si cura la fibromialgia: approccio pratico e realisticofibromialgia

    Come prima cosa bisogna dire la verità: non esiste una vera e propria cura per le sindromi fibromialgiche.

    Del resto, uno dei sintomi che ho definito come “inconfondibili” è proprio…la non risposta alle terapie!

    Nonostante questo, bisogna dire che molte persone arrivano a stare anche molto meglio, spesso grazie a infinite prove ed errori.

    A livello pratico, la terapia per le sindromi fibromialgiche si basa su:

    • farmaci antidolorifici, che si cerca di assumere il meno possibile
    • alimentazione bilanciata, che per molti è un aiuto
    • movimento fisico

    È proprio riguardo al movimento fisico che abbiamo le maggiori possibilità di intervento a lungo termine.

    Per la persona con sindrome fibromialgica, l’ideale è fare:

    • un’attività fisica “generale” (ad esempio la camminata), che le permetta di provare una moderata sensazione di stanchezza
    • un’attività di ricondizionamento progressivo dei muscoli, tramite esercizi specifici

    La sensazione di stanchezza lieve riduce i sintomi fibromialgici: al contrario, se si esagera è facile che aumentino.

    Per quanto riguarda invece l’esercizio di ricondizionamento specifico, leggi il prossimo paragrafo!

     

     

    Speciale fibromialgia: il programma di attività fisica per chi ha sindrome fibromialgica e dolore diffuso

    Per chi soffre di fibromialgia, l’attività fisica deve aiutare a riprendere confidenza con i propri muscoli e con le proprie articolazioni, andando così a ridurre il famoso “corto circuito” di cui abbiamo parlato.

    Deve essere una attività molto progressiva, che comprenda:

    • mobilizzazione di TUTTI i distretti corporei
    • allungamento e riduzione della tensione di TUTTI i muscoli
    • rinforzo progressivo di TUTTI i potenziali punti deboli muscolari

    Insomma, serve un piano completo, che però sia organizzato in modo logico e progressivo.

    Parlarne in questa sede sarebbe troppo complesso, quindi non posso non invitarti nuovamente ad accedere alla PROVA GRATUITA del mio corso online “Speciale Fibromialgia”.

    Si tratta di un programma di attività fisica pensato specificamente per chi ha questo tipo di problema, e ovviamente rispetta in pieno le regole che ho indicato.

    Per accedere alla prova gratuita, non devi fare altro che compilare il modulo qui sotto ed iniziare già da subito!

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      Fisioterapista, trainer e responsabile del sito

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