La fibromialgia è una problematica molto complessa, caratterizzata da una enorme quantità di sintomi, che in molti casi non si riescono a spiegare. Si tratta infatti di un problema dai tratti ancora non ben chiari, e dalle origini sconosciute: ci sono alcuni “punti fissi” (come il fatto che non sia una malattia autoimmune, o la grande correlazione con lo stress emotivo) ma di fatto non la conosciamo ancora così bene. Tra i tanti sintomi della fibromialgia, ce ne sono alcuni che in un certo senso potremmo definire “neurologici”, e che spesso fanno preoccupare non poco la persona.
I sintomi che si possono definire “neurologici” (ma sarebbe corretto dire “pseudo neurologici”, perché per fortuna non c’è danno del sistema nervoso) comprendono: stanchezza, difficoltà di concentrazione, formicolii, sensazione di svenimento, sbandamenti…
Il tutto in una problematica che già di base è caratterizzata da dolori diffusi e spesso inspiegabili: uniamo le due cose ed otteniamo un quadro che per molte persone significa una qualità della vita molto ridotta.
In questo articolo ti parlerò del perché chi soffre di fibromialgia può avere sintomi neurologici: impareremo a riconoscerli e ti illustrerò come in buona parte dei casi si possono ridurre o eliminare.
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Indice
- Che cos’è la fibromialgia
- Fibromialgia: un problema neurologico, autoimmune o altro?
- Sintomi neurologici di fibromialgia
- Come risolvere i sintomi neurologici ed il problema fibromialgia
Che cos’è la fibromialgia
La fibromialgia è una problematica che in realtà comprende quadri anche molto diversi tra loro.
Per questo io parlo più che altro di “sindromi fibromialgiche”, perché sotto lo stesso tipo di diagnosi ci rientra sia una persona che è praticamente allettata dal dolore, sia una che conduce una vita tutto sommato normale.
Ma per quanto diversi, questi quadri hanno dei tratti in comune, per cui si può parlare di “sindromi fibromialgiche”.
Secondo la definizione medica ufficiale, si può parlare di fibromialgia quando la persona ha:
- dolore diffuso
- presenza di molti punti dolenti alla palpazione
- esami tutto sommato a posto
- il tutto da più di 6 mesi
È quindi una diagnosi “di esclusione”, ed è per quello che molte persone ritengano che sia “la diagnosi del quando non sanno cosa dire”.
Non è così, fidati: le sindromi fibromialgiche esistono eccome.
Nella mia esperienza, i criteri ufficiali di diagnosi medica sono effettivamente molto limitanti (soprattutto il discorso dei “punti dolenti”, che è molto soggettivo).
Dopo 20 anni di esperienza nel campo della fisioterapia, ritengo più sensato parlare di fibromialgia quando la persona ha queste caratteristiche:
- dolore diffuso e migrante, senza che ci sia una vera e propria infiammazione
- esami tutto sommato a posto
- presenza di dolore molto SUPERFICIALE, quasi CUTANEO
- bassa o nulla risposta alle cure, soprattutto ai trattamenti manuali
La presenza di questi sintomi (soprattutto gli ultimi due) inquadra bene le sindromi fibromialgiche, che come dicevo sono molto variabili tra loro.
Ad oggi non sappiamo bene che cosa causi la fibromialgia, né possiamo “vederla” con qualche esame specifico.
Questo è spesso causa di frustrazione e di incomprensione tra paziente e medico: uno soffre, l’altro sembra che dica che “non ha niente”.
E attenzione che non si tratta di una problematica rara: secondo le statistiche, in Italia ci sono 2 milioni di persone che ne soffrono!
Fibromialgia: un problema neurologico, autoimmune o altro?
Il grande problema della fibromialgia è che si tratta, come dicevo prima, di una diagnosi di esclusione: stabilito che non hai grandi patologie, si etichetta la persona come “fibromialgica”.
Può quindi sembrare un “ripiego”, ma ti assicuro che non lo è.
Ad oggi sappiamo che la fibromialgia NON è una malattia autoimmune: non ne ha le caratteristiche, e nemmeno i classici valori alterati negli esami.
Sappiamo anche che NON è una problematica infiammatoria: anche se condivide molti sintomi delle malattie infiammatorie, o dello stato di infiammazione diffuso, le persone con fibromialgia non hanno marcatori infiammatori più alti rispetto alla media.
E sappiamo anche che NON è una malattia neurologica vera e propria, intesa nel senso classico del termine: fortunatamente, il cervello ed i nervi non presentano danni evidenti.
Attenzione però, perché in realtà la chiave è proprio nel sistema nervoso.
Il fatto che nervi e cervello non presentino danni evidenti, non significa che funzionino bene: una centrale elettrica ed i suoi cavi possono essere spenti o in pieno corto circuito, ma dall’esterno apparire perfettamente intatti.
E proprio così va interpretata la fibromialgia: una sorta di “corto circuito” a livello della nostra rete elettrica, nel quale le fibre del dolore sono continuamente stimolate senza che il corpo abbia dei veri e propri danni.
E quando è la nostra “rete elettrica” ad essere la responsabile del problema, i sintomi possono essere i più strani, come se il computer fosse andato in tilt.
Sintomi neurologici di fibromialgia
Come dicevo un attimo fa, la fibromialgia non può essere considerata una malattia neurologica, tuttavia è proprio dal sistema nervoso in “corto circuito” che derivano i sintomi.
Ecco perché la persona con fibromialgia può avere sintomi di fatto neurologici, senza avere (per fortuna) un vero e proprio danno al sistema nervoso.
I principali sintomi neurologici che la persona con fibromialgia avverte sono:
- stanchezza cronica
- mal di testa
- formicolii al volto e al cranio
- sbandamenti
- disturbo della vista (spesso fotofobia)
- nausea
- sensazione di svenimento
- sensazione di “gambe e braccia molli”
In alcuni casi, questi sintomi sono così intensi da far preoccupare molto la persona.
Incredibile come questo possa accadere nonostante il sistema nervoso si presenti tutto sommato “sano”: eppure il nostro computer centrale è capace anche di questo.
I sintomi neurologici di fibromialgia si presentano senza una regola precisa, come del resto tutti gli altri sintomi.
Un giorno ci sono, un altro ci sono meno, un giorno spariscono…
Non c’è da stupirsi se di frequente anche l’umore di chi ne soffre sia fortemente compromesso.
Come risolvere i sintomi neurologici ed il problema fibromialgia
Quando si parla di “soluzioni ” per chi soffre di fibromialgia, bisogna innanzitutto dire una cosa importante: ad oggi non esiste una vera e propria cura per il problema.
Ci sono alcune cure farmacologiche che aiutano, ma non esiste una vera e propria soluzione.
Questo perché è molto più facile riparare i tessuti (ad esempio, aggiustare un osso rotto) che resettare il nostro computer centrale.
Molto spesso questa sindrome inizia a seguito di forti e prolungate tensioni emotive, che letteralmente “mandano in tilt” il sistema nervoso, il quale comincia a mandare impulsi all’impazzata.
Ma anche se non abbiamo una vera e propria “cura certificata”, sappiamo che uno dei principali strumenti per migliorare è l’ATTIVITÀ FISICA.
Questo perché l’attività fisica aiuta a distendere le tensioni muscolari, ma anche a migliorare il sistema nervoso.
Grazie al movimento possiamo infatti riprendere confidenza con il nostro corpo, bilanciare gli ormoni e aiutare il sistema nervoso a funzionare al meglio.
Regole generali da seguire riguardo all’attività fisica:
- scegli una attività fisica “di base”, ovvero qualcosa che semplicemente ti piaccia fare, e che non ti stanchi troppo
- praticala con attenzione verso i tuoi sintomi. Noterai che una certa dose di stanchezza ti fa stare meglio, ma l’eccesso ti peggiora i sintomi
- non dimenticare di abbinare una attività più “specifica”: stretching di tutti i muscoli, rinforzo mirato, ripresa di confidenza con i movimenti…
Se ti interessa fare tutto questo grazie ad un programma specificamente pensato, allora non perderti le lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online “Speciale Fibromialgia”.
Si tratta di un programma di attività fisica specificamente pensato per chi ha questo tipo di problema: dato che per molte persone l’attività fisica è un’ancora di salvezza….vale la pena provare!
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