Quando si parla di fibromialgia si parla spesso di dolore o, per essere più precisi, di punti dolenti, che in gergo vengono chiamati “trigger point” o “tender points“.
In particolare, è proprio la diagnosi medica di fibromialgia che richiede dolore in almeno 11 punti diversi per essere fatta.
In realtà, vedremo insieme che questo tipo di classificazione è accettabile, ma è molto lontano dal restituire un quadro veritiero della situazione: la diagnosi attraverso il numero di punti dolenti è davvero molto imprecisa.
Ma quali sono i punti più critici in chi ha problemi di fibromialgia?
In questo articolo vedremo come i punti dolenti per chi ha problemi di fibromialgia sono molteplici, e sono localizzati in tutto il corpo.
Attenzione però: non è detto che “più sintomi hai, più è grave la situazione”: la fibromialgia non ha una vera e propria cura, ma molte persone arrivano a stare molto meglio, ed in questo articolo ti spiegherò come.
Vedremo quindi perché la fibromialgia ha così tanti punti dolenti, dove sono e naturalmente cosa fare per migliorare.
PS: l’aiuto maggiore per chi soffre di fibromialgia è rappresentato dall’attività fisica e dall’esercizio mirato.
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Indice
- Cos’è la fibromialgia e perché presenta molti sintomi?
- Tender point: cosa sono i famosi “punti dolenti” della fibromialgia?
- Fibromialgia e dolore alle braccia
- Fibromialgia e dolore alle gambe
- Fibromialgia e bruciore ai piedi (o, più in generale, alla pelle)
- Fibromialgia e dolore agli occhi
- Fibromialgia e dolore alla gola
- Fibromialgia e dolore al cuoio capelluto
- Fibromialgia e dolori notturni
- Come ridurre i sintomi da fibromialgia ed il dolore nei vari punti dolenti
Cos’è la fibromialgia e perché presenta molti sintomi?
Nella mia esperienza personale, che oramai si basa su più di 20 anni di lavoro nel settore, ho visto come usare il termine “fibromialgia” sia estremamente limitante.
È molto meglio parlare di “sindromi fibromialgiche”, perché si tratta di situazioni che possono essere molto, molto diverse tra loro.
I punti in comune delle problematiche fibromialgiche sono:
- il dolore diffuso, non localizzato in una sola area precisa
- la “non logica” del dolore, che oggi può essere in un punto, domani in un altro
- la bassa (a volte nulla) risposta alle cure standard
- la presenza di dolore praticamente “cutaneo” e di bruciori
- l’associazione a stanchezza cronica
Questi sintomi fanno spesso pensare, soprattutto in fase iniziale, ad una malattia autoimmune, o comunque ad un forte stato infiammatorio del corpo.
In realtà non è così: le sindromi fibromialgiche non sono malattie autoimmuni, e lo stato infiammatorio medio non è superiore al solito.
Tant’è che uno dei criteri grazie ai quali si può parlare di fibromialgia è proprio l’assenza di specifiche patologie visibili negli esami.
Tralascio sul quanto questo aumenti lo sconforto e gli equivoci medico-paziente: la persona sente che sta male, ma il medico dice che tutto sommato “non c’è niente”… riesci ad immaginare qualcosa di più frustrante?
In realtà non è che “non ci sia niente”: non ci sono patologie ben individuabili con gli esami standard oggi a nostra disposizione.
Questo perché la fibromialgia è una sorta di “corto circuito” a livello del sistema nervoso, tale per cui:
- le aree che fanno male non sono realmente infiammate, ma…
- … i fili elettrici (ovvero i nervi) che trasportano i messaggi sono costantemente irritate…
- … in più, il cervello interpreta male questi messaggi, generando una forte irritazione senza che ce ne sia bisogno
Alla base di questo “corto circuito” del sistema nervoso ci sono una molteplicità di cause, e sicuramente le prolungate tensioni e stress emotivi giocano un ruolo importante.
In realtà, è giusto dire che non sappiamo il perché ad un certo punto il sistema nervoso possa andare in tilt, ma purtroppo succede.
Ecco perché ci possono essere così tanti problemi: i punti dolenti nella fibromialgia sono tanti perché lo stato di “corto circuito” del sistema nervoso può produrre dolore potenzialmente ovunque.
Tender point: cosa sono i famosi “punti dolenti” della fibromialgia?
Chi soffre di dolore diffuso, diagnosticato come “fibromialgia”, può aver sentito parlare di particolari punti chiamati “tender points“.
Addirittura, come abbiamo visto nell’introduzione di questo articolo, i tender points sono utilizzati come criterio di diagnosi, ovvero: se hai un “tot” di tender points, si può fare diagnosi di fibromialgia (in molti casi ho espresso MOLTE riserve su questo metodo diagnostico).
I “tender point” non sono altro che punti particolarmente dolenti, i quali se premuti provocano dolore anche a pressioni piuttosto lievi: si parla di tender points quando il dolore rimane localizzato nel punto che si preme.
Questo li differenzia da un altro nome molto famoso, ovvero i “trigger points”: i trigger points sono invece punti che se premuti provocano dolore locale, ma anche dolore irradiato (esempio: premi il tratto cervicale ed il dolore si irradia fino al braccio).
Se pensiamo alle caratteristiche della fibromialgia, dobbiamo pensare ad uno stato di irritazione diffuso della nostra “rete elettrica”, ovvero del nostro sistema nervoso, dalla centrale (il cervello) fino ai cavi elettrici (i nervi).
Con questo esempio in mente, è piuttosto normale pensare che ci siano tantissimi tender points, al punto che se ci si mettere a premere qua e là, sembra di avere dolore dappertutto: in realtà è perfettamente normale, dato che c’è uno stato di irritazione “elettrica”.
Ecco perchè la diagnosi attraverso i tender point lascia molto a desiderare, se non addirittura fa sorridere: di fatto non ha senso cercare punti specifici, dato che è una irritazione diffusa.
L’avere dolore in molte aree, quasi a livello cutaneo e senza un danno anatomico è un criterio di diagnosi molto più affidabile.
Fibromialgia e dolore alle braccia
In chi ha fibromialgia il dolore alle braccia è molto particolare e caratteristico.
È frequente che ci sia dolore a lato della spalla, in particolar modo nei movimenti di elevazione, ma questa in realtà è una cosa che capita spesso anche a chi NON ha fibromialgia.
Uno dei dolori alle braccia più caratteristici della fibromialgia è in realtà il dolore all’avambraccio, che si presenta come diffuso, bruciante e soprattutto quasi “cutaneo”.
Molto spesso mi è capitato di riconoscere una sindrome fibromialgica ancora prima che la persona avesse iniziato la conversazione, vedendo come si toccava l’avambraccio.
Ma come si fa a capire se il dolore alle braccia è legato alla irritazione diffusa caratteristica della fibromialgia, o ad un problema muscolo scheletrico, come ad esempio un problema cervicale?
Beh, partiamo dicendo che… non è che le due cose si escludano a vicenda eh! Possono tranquillamente esserci entrambe, anzi è così per la maggioranza delle persone.
Tuttavia, quando il problema è più legato alla fibromialgia, possiamo notare che:
- fanno male tutte e due le braccia, spesso dandosi il cambio l’una con l’altra
- il dolore non cambia a seconda dei movimenti del collo
- c’è quasi sempre dolore cutaneo e dolore all’avambraccio
I dolori legati a veri e propri problemi muscolo scheletrici hanno invece caratteristiche contrarie: sono da un solo lato e sono molto legati a specifici movimenti.
Sono molto frequenti i bruciori, ma soprattutto i formicolii.
Fibromialgia e dolore alle gambe
Le gambe sono una delle zone maggiormente colpite in chi soffre di sindromi fibromialgiche.
Possono certamente capitare i classici dolori alle ginocchia, alle anche e alle caviglie, ma spesso in questo caso non sono molto diversi dai classici problemi ortopedici.
Un problema ortopedico è qualcosa di ben localizzato che emerge con movimenti ben definiti: può capitare anche a chi soffre di fibromialgia, ma in genere i sintomi legati a quest’ultima sono ben diversi.
Un primo sintomo alle gambe in chi soffre di fibromialgia è il dolore diffuso nella parte anteriore delle cosce: spesso avvertito e descritto come “carne greve”, è una sensazione di dolore di fondo non molto acuto ma sempre presente e fastidioso nel cammino.
Un altro sintomo alle gambe molto comune è il senso di bruciore: è frequente che il bruciore sia maggiormente nella parte posteriore delle cosce, il che fa pensare a volte a problemi di tipo sciatico.
Anche qua, in realtà è molto semplice distinguere il bruciore delle gambe legato a fibromialgia da una sciatica “ortopedica”: quest’ultima infatti è una scossa mirata ad una singola gamba, mentre qui parliamo di un bruciore diffuso.
Chi soffre di fibromialgia ha poi un frequente senso di stanchezza a livello di tutte le gambe, dalla coscia fino ai polpacci.
È come se le gambe facessero “fatica a partire”, e pesassero una tonnellata: incredibilmente, questo accade anche se non si sono fatti particolari sforzi.
Come sempre in situazioni di fibromialgia, le gambe risultano dolenti anche al tatto: questo è tipico dello stato di irritazione diffusa del sistema nervoso, che ho già descritto in più occasioni.
Le gambe sono zone molto colpite, in particolare nella regione delle cosce: anche qui risulta particolarmente importante il collegamento con le infiammazioni intestinali (che spesso riflettono sull’arto inferiore) e con le problematiche posturali lombari.
Fibromialgia e bruciore ai piedi (o, più in generale, alla pelle)
Uno dei sintomi più caratteristici della fibromialgia, come ho sottolineato in più occasioni, è proprio la sensazione di bruciore: a volte si avverte una particolare zona letteralmente in fiamme, con un dolore quasi superficiale.
La sensazione di bruciore è caratteristica dello stato di irritazione diffusa dei nervi, che è poi uno dei tratti distintivi della fibromialgia: la zona che brucia non è in realtà danneggiata (se si facesse una risonanza, non si troverebbe nulla, nonostante il dolore forte), ma è la rete elettrica che trasporta i segnali, ovvero i nervi, ad essere in tilt.
Sapendo questo, è logico aspettarsi che il bruciore sia molto più frequente ed intenso in tutte quelle zone dove c’è una rete di nervi molto più fitta, come ad esempio i piedi.
Chi soffre di fibromialgia ha quindi spesso bruciore ai piedi, e non è raro che questo sia più frequente di notte, andando a disturbare un sonno che è già spesso non di qualità.
Fibromialgia e dolore agli occhi
Perchè chi soffre di fibromialgia ha spesso dolore e fastidio costante agli occhi, nonostante l’oculista dica che ci vede benissimo?
Non è assolutamente facile rispondere a questa domanda, e di fatto non c’è neanche una precisa risposta.
Sappiamo però che gli occhi sono una zona estremamente sensibile del sistema nervoso: di fatto, è uno dei primi sensi che vengono colpiti quando qualsiasi cosa non va a livello del nostro corpo.
Pensa semplicemente a quando ci compaiono i “lumini davanti agli occhi” se ci alziamo di scatto e si abbassa la pressione.
È quindi frequente che il sistema nervoso segnali un qualsiasi tipo di disagio con sintomi che colpiscono gli occhi, anche se non impattano (per fortuna) il senso della vista.
La fibromialgia è per definizione uno stato di irritazione diffusa del sistema nervoso, dalla centrale (il cervello) fino alla rete elettrica (i nervi): non deve quindi stupire che come sintomo caratteristico possa avere anche il dolore agli occhi.
Non solo: chi soffre di fibromialgia ha frequentemente, come è logico aspettarsi, una tensione cronica a livello della muscolatura cervicale, che spesso diventa una vera e propria infiammazione.
In più occasioni ho illustrato come l’infiammazione cervicale si accompagni a sintomi che definisco “pseudo neurologici”, tra cui anche il disturbo alla vista.
Fibromialgia e dolore alla gola
Chi soffre di fibromialgia ha frequentemente una serie di sintomi anche alla gola, apparentemente molto difficili da spiegare, che non trovano riscontri in nessun tipo di visita.
I sintomi alla gola in chi soffre di fibromialgia comprendono una sensazione di “nodo”, oppure un senso di costrizione, o un generico fastidio non ben definito.
Questi sintomi non sono causati da un problema specifico di competenza otorino-laringoiatrica, ma da:
- lo stato di forte irritazione del sistema nervoso
- la forte contrattura dei muscoli cervicali
Riguardo al primo punto: se ci pensi, uno dei primi sintomi di un qualsiasi stato di allarme del sistema nervoso è proprio lo spasmo alla gola.
Cosa succede nei film quando il protagonista ha paura di ciò che sta per succedergli?
Non fa la classica “deglutizione a fatica”?
Questo accade proprio perchè in quel momento il suo sistema nervoso è in uno stato di estremo allarme, che si manifesta come spasmo ai muscoli della gola.
In più, come abbiamo visto, chi soffre di fibromialgia ha spesso anche una importante contrattura ai muscoli cervicali.
In molte persone, la contrattura cervicale è tale da creare un senso di costrizione anche alla gola, tant’è che peggiora quando si assumono determinate posture.
Fibromialgia e dolore al cuoio capelluto
In chi soffre di fibromialgia è molto frequente la cosiddetta “sindrome dello scalpo dolente”, ovvero una condizione nella quale il dolore è così superficiale da arrivare al cuoio capelluto.
Il dolore al cuoio capelluto nei pazienti fibromialgici è dovuto allo stato di forte irritazione del sistema nervoso: sappiamo che nella fibromialgia una delle caratteristiche principali è proprio lo stato di irritazione di tutti i nervi.
Non è un caso se questi pazienti hanno spesso molte forme di dolore cutaneo e bruciore, soprattutto a braccia e gambe.
Il cuoio capelluto è una zona ricchissima di terminazioni nervose: ce ne accorgiamo bene quando ci tirano i capelli!
In più, la zona del cranio è una delle zone più vascolarizzate di tutte: è per questo che quando ci si fa un taglio in testa si ha un sanguinamento così abbondante.
Essendo una zona molto innervata e molto vascolarizzata, è naturale che sia una delle più colpite all’interno di una patologia come la fibromialgia, che per definizione è una irritazione del sistema nervoso.
Fibromialgia e dolori notturni
Spesso non c’è pace nelle notti di chi soffre di sindromi fibromialgiche: questo perchè buona parte dei dolori che la persona avverte compare non solo di giorno, ma anche di notte.
Come è possibile questo, dato che di notte in teoria i muscoli sono a riposo?
Non dovrebbe essere un momento di maggiore rilassamento, e quindi di minor dolore?
Certo, se il problema in chi soffre di fibromialgia partisse dai muscoli, ma…non è così.
Nella fibromialgia il tessuto più colpito è sicuramente il sistema nervoso, la complessa rete di cavi che parte dal cervello (la nostra centrale) e arriva in tutti i distretti.
Quando è la rete elettrica ad essere in tilt, si perde completamente la correlazione tra dolore e movimento: il dolore può apparire tranquillamente anche a riposo, addirittura di notte.
Ecco perchè non c’è da stupirsi per i dolori notturni da fibromialgia: quando il sistema nervoso è il protagonista, tutto è possibile!
Come ridurre i sintomi da fibromialgia ed il dolore nei vari punti dolenti
Come ho già detto, e come è giusto ripetere, non esiste una vera e propria cura risolutiva per il problema della fibromialgia.
Tuttavia, moltissime persone arrivano a stare molto meglio, quasi fino alla sparizione dei sintomi.
Ad aiutarle non è un singolo farmaco, ma una combinazione di fattori: aiuti medici ma soprattutto aiuti dallo stile di vita e dal movimento.
Parlando di movimento (il mio campo di azione) sappiamo che l’attività fisica è uno degli aiuti maggiori per chi soffre di fibromialgia.
Un piano di attività fisica ben studiato, che stimoli i muscoli senza sovraccaricarli, è un aiuto che per molti diventa insostituibile.
La persona con fibromialgia sta molto meglio con un piano di “ristrutturazione generale”, che preveda di:
- mobilizzare tutte le articolazioni (nessuna esclusa!)
- distendere e allungare tutta la muscolatura
- rinforzare in modo estremamente graduale, a seconda della tolleranza
Questi sono i principi alla base del mio programma di allenamento “Speciale Fibromialgia”, il quale pur non proponendosi come soluzione definitiva (ci mancherebbe) consente di avere risultati di tutto rispetto.
Ti basta pensare che in un recente sondaggio fatto tra i clienti abbiamo visto che il 40% delle persone aveva avuto un miglioramento dei sintomi, a volte anche notevole!
Un 26% era stazionario, e gli altri non avevano ancora praticato abbastanza per giudicare.
Insomma, il movimento fisico ti può aiutare davvero tanto, e vale la pena farlo in modo intelligente e organizzato.
Allora non perdere tempo: iscriviti subito alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online “Speciale Fibromialgia”, basta compilare il modulo qui sotto!