Il RINFORZO MUSCOLARE migliora i problemi CERVICALI

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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La prima volta che l’ho scritto mi sembrava di essere un po’ esagerato, ma più ci pensavo e più capivo che in realtà la frase era perfettamente vera e coerente.

Che cosa avevo appena scritto?

Avevo scritto la frase “il rinforzo muscolare e l’attività fisica mi hanno cambiato la vita: senza di essi non sarei quello che sono oggi”.

In realtà, è andata esattamente così.

Se non mi fossi appassionato alla palestra a 16 anni, non avrei desiderato avvicinarmi alla fisioterapia qualche anno dopo.

Se non avessi scoperto l’utilità dell’attività di rinforzo generale dei muscoli in riabilitazione, non avrei trasformato il mio studio fisioterapico in una palestra.

E se non fosse stato per il mio incontro con la ginnastica a corpo libero, non avrei potuto creare quelli che oggi sono i miei protocolli di lavoro più efficaci.

Anche per Andrea, il protagonista della storia di oggi, la scoperta dell’attività fisica di rinforzo muscolare ha rappresentato una vera e propria svolta di vita.

Come molti, è partito da un problema fisico: un dolore cervicale che gli ha fatto temere di non poter portare avanti una delle sue più grandi passioni, ovvero la moto.

Ma come spesso capita, dal problema si esce più forti di prima: tutto sommato Andrea può “ringraziare” il suo problema, perchè gli ha permesso di raggiungere uno stato di benessere ed energia maggiore di quanto non avesse prima.

Ti invito a leggere con attenzione la sua storia: anche se ogni caso è diverso (e ci mancherebbe), i princìpi che portano al miglioramento sono sempre gli stessi.

Ognuno di noi raggiunge poi risultati diversi a seconda della sua situazione, ma il miglioramento è possibile per tutti, e passa attraverso gli stessi “step” che ha percorso Andrea.

Vediamo cos’è successo!

 

 

L’inizio: un uomo che non aveva problemi, ma un piccolo particolare (più comune di quanto non si pensi)

Andrea è un uomo sulla cinquantina (lo so che ce n’è qualcuno di più Andre, facciamo un piccolo sconto!), che fino a prima del “fattaccio” ha goduto di una ottima salute fisica.

Dal punto di vista di muscoli e ossa, non ha mai avuto grossi problemi.

Qual è allora il “piccolo particolare” di cui parlo?

Sicuramente, dal punto di vista emotivo, Andrea è una persona con una sensibilità particolare: in gioventù era molto chiuso e introverso, con difficoltà a rapportarsi con gli altri.

Più avanti negli anni, qualcuno ha anche ipotizzato che si trattasse di una sindrome di Asperger, ovvero una sorta di “leggerissimo autismo”.

Asperger o no, sicuramente parliamo di una persona emotivamente sensibile.

Cosa c’entra questo con i problemi fisici? C’entra eccome:

  • la grande sensibilità emotiva si porta dietro una maggiore sensibilità dei nervi (in fondo, il cervello è un fascio di nervi)
  • chi è emotivamente un po’ più fragile, tende ad andare in profondo sconforto quando si presenta un problema fisico, e questo peggiora la situazione
  • la “chiusura” emotiva si traduce spesso e volentieri in una vera e propria “chiusura posturale

Nonostante questa non facile emotività, Andrea se la passa più che discretamente dal punto di vista fisico.

Fino al momento del fattaccio, ovviamente.

 

 

L’inizio dei problemi cervicali di Andrea

Un giorno Andrea subisce un piccolo trauma fisico, apparentemente non molto significativo.

Insieme ad un amico, cade dalla moto da fermo: entrambi si rialzano senza problemi, solo con qualche graffio.

Il giorno dopo, Andrea si alza con un dolore al braccio: data la caduta del giorno prima, non ci dà molto peso, anche perchè non è forte.

Dopo un paio di settimane il dolore c’è ancora: nulla di troppo invalidante, ma rispetto alla caduta, inizia ad essere un po’ troppo (tra poco capirai perchè è successo).

Dopo tre settimane, la situazione peggiora anzichè migliorare: Andrea inizia ad avvertire sintomi a tutto il braccio, ed un fastidioso formicolio alla mano.

Per esperienza posso dire tranquillamente che queste situazioni di “peggioramento tardivo” capitano quando il problema c’era già prima (ma era silenzioso) e viene solo “acceso” dal trauma.

Per indagare su questo peggioramento, Andrea si sottopone ad una risonanza magnetica cervicale.

Lì gli trovano la classica protrusione cervicale, un problema molto comune di cui ho parlato in diversi articoli come quello sulla protrusione C5-C6.

Il problema è che:

  •  Andrea è sempre stato bene, quindi non sa che è un problema comune e risolvibile
  • la sua emotività un po’ fragile lo porta a preoccuparsi molto

Quando si ha un problema che compromette la propria autonomia, la propria qualità di vita e le proprie passioni, è normalissimo preoccuparsi e cadere nello sconforto.

Nel caso di Andrea, era diventato impossibile mettere il casco della moto, a causa dell’aumento del dolore e del formicolio.

Se pensi al fatto che non parliamo di una “roccia” a livello emotivo, è facile capire come questo lo abbia fortemente condizionato.

 

 

I primi tentativi di risoluzione del problema

A quel punto Andrea ha fatto la cosa più normale del mondo: ha iniziato a sentire varie campane.

Sente il suo medico e vari professionisti suoi conoscenti: si sottopone anche a qualche trattamento manuale, che però non lo convincono molto, anche perchè il sintomo persiste.

In questi casi, il sentire campane diverse ha i suoi pro e contro: il “contro” principale è che ti ritrovi facilmente con una gran confusione in testa, dato che ognuno ti dice una cosa diversa.

In questo piccolo pellegrinaggio, ad un certo punto Andrea incontra una prima “luce” in fondo al tunnel.

Un fisioterapista gli fa notare che, al di là della recente caduta, la sua postura delle spalle è davvero molto chiusa in avanti.

Come ho detto prima, molto spesso la chiusura emotiva si porta dietro una “chiusura posturale”, soprattutto a livello delle spalle e del collo.

Per la prima volta, sotto consiglio del fisioterapista, Andrea inizia a fare esercizi che stimolano in modo positivo i suoi muscoli posturali.

Dato che i sintomi iniziano a migliorare, Andrea capisce di essere sulla strada giusta, e così inizia a raccogliere qualche informazione in più sul mondo della postura e dell’esercizio fisico.

 

 

L’ “illuminazione posturale di Andrea”

Quando cerchi informazioni ed esercizi sulla postura e sui problemi fisici, è difficile non “inciampare” nei miei articoli e nei miei video.

E così Andrea ha scoperto i miei contenuti sui problemi specifici e sul Fitness Sicuro.

Inizia a fare esercizi per ri-condizionare i suoi muscoli cervicali ed i suoi muscoli posturali, ed i sintomi continuano a migliorare.

Come ho spesso detto nei miei contenuti, il ri-condizionamento dei muscoli cervicali e dei muscoli posturali è l’arma più potente che abbiamo a disposizione quando si parla di problemi muscolo scheletrici.

Non importa quale nome abbia il problema o quale diagnosi ci sia alla base: qualsiasi situazione trae beneficio se migliora la forza muscolare.

In contemporanea agli esercizi per migliorare il suo collo, Andrea inizia a lavorare anche sui muscoli posturali, e lì fa una piacevole scoperta.

Ecco le sue testuali parole (è stato così gentile da raccontarmi la sua storia per iscritto):

Il miglioramento della postura non solo porta al miglioramento fisico e al superamento del problema alla cervicale, ma a livello della personalità mi dà un grande senso di bilanciamento e di sicurezza.

Questo è un risultato inatteso ma veramente meraviglioso: lavorando al benessere del corpo questo si traduce in un benessere della personalità.

 

 

Il miglioramento del problema e la “piccola rinascita”

Nel giro di un paio di mesi, i sintomi di Andrea si sono completamente risolti, e nell’estate non deve rinunciare alla sua amata moto.

Durante la vacanza estiva percorre 2000 km senza avere fastidio: decisamente non male, a pensare che pochi mesi prima era impensabile anche soltanto mettere il casco.

Nel caso di Andrea, l’attività fisica ed il rinforzo dei muscoli hanno presentato un doppio vantaggio:

  • gli hanno consentito di superare il suo problema cervicale
  • ha scoperto come il rinforzo fisico si possa portare dietro anche un miglioramento del benessere generale e dell’emotività

Come spesso succede, a partire da un problema fisico si può uscire più forti di prima.

Andrea ha iniziato a lavorare sui suoi muscoli per migliorare il problema cervicale che gli si era presentato.

Ha scoperto che il movimento fisico ed il rinforzo muscolare non solo gli erano utili per i suoi sintomi, ma lo facevano stare meglio in generale.

Riporto ancora le sue testuali e bellissime parole (davvero grazie, Andrea)

Il risultato complessivo del mio percorso: partendo dal sintomo ho esplorato varie strade, finché ho trovato quella convincente. Il sintomo locale – la cervicale – era solo il punto dove si manifestava un problema più grande: la postura chiusa e sbilanciata in avanti – retaggio di un passato difficile che mi aveva costretto a “chiudermi”, anche psicologicamente.

Lavorando sulla postura – cioè a livello globale e non locale – non solo il sintomo è via via sparito, ma bilanciando il corpo e aprendo la posizione delle spalle ho bilanciato e aperto contemporaneamente la mia personalità a livello sentimentale.

E’ una sensazione molto potente che porto adesso con me nella vita quotidiana, ovunque, in ogni circostanza: nei rapporti, nel lavoro, nel tempo libero, sono diventato più ‘stabile’, più ‘equilibrato’ e più ‘aperto’.

Devo dire che col senno di poi ringrazio la caduta e la protusione cervicale perché mi hanno indirizzato su un percorso di miglioramento che ha portato risultati tanto inattesi quanto importanti, piacevoli e duraturi.

 

 

Come costruirsi un percorso simile a quello di Andrea

Sono venuto a contatto con la storia di Andrea quando ho contattato le persone che alcuni mesi prima avevano acquistato il mio video corso / programma di allenamento Fitness Sicuro, di cui Andrea fa parte.

Ci sono davvero tanti modi di rinforzare i propri muscoli e di migliorare la propria postura.

Io ho raccolto l’esperienza degli ultimi 15 anni di lavoro nel mio video corso Fitness Sicuro, che proprio in questi giorni è stato aggiornato e rilanciato.

Fitness Sicuro è un video corso dedicato a chi vuole tenersi in forma, ma che allo stesso tempo vuole prevenire o migliorare le sue problematiche muscolo scheletriche.

Se vuoi intraprendere un percorso simile a quello di Andrea, che ti porti a migliorare le problematiche muscolo scheletriche ma anche la postura ed il benessere generale, Fitness Sicuro è il miglior consiglio che ti posso dare.

Guarda il video di presentazione, e scopri Fitness Sicuro cliccando sul link sotto al video!

 

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    Marcello Chiapponi

    Fisioterapista, trainer e responsabile del sito

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