Il disturbo cervicale è senza alcun dubbio quello più particolare, complesso e ricco di sintomi della medicina muscolo scheletrica.
Se ci pensi un attimo, non capita mai di sentire qualcuno dire che “soffro di giramenti di testa a causa di una infiammazione al ginocchio“, mentre capita spessissimo che sintomi come quello siano legati ai problemi cervicali.
Questo accade perché le vertebre cervicali sono quelle più in assoluto vicine al cervello, ed in comunicazione diretta con lui.
Ecco perché solo i problemi cervicali hanno l’ “onore” di potersi rendere responsabili di sintomi che possiamo definire “neurologici” come ad esempio i formicolii e le vertigini.
Si tratta di sintomi che spesso generano una legittima preoccupazione in chi ne soffre, molto spesso legata al fatto che non si riesca a capire la loro origine: non lo capisce chi ne soffre e non lo capiscono i medici.
Come vedremo tra poco, questo “problema diagnostico” è molto comune, ma non deve essere fonte di preoccupazione o frustrazione, perché c’è una strategia precisa da seguire: continua a leggere e sarà tutto più chiaro.
PS: come scoprirai proseguendo la lettura, la chiave per stare bene è sempre la rieducazione dei muscoli, perchè se i muscoli sono efficienti, l’infiammazione si riduce.
Per farlo, ti invito a provare gratuitamente il mio corso Cervicale STOP!, che negli ultimi anni ha aiutato decine di migliaia di persone: compila il modulo qui sotto per accedere alle lezioni di prova!
Indice
- Quali sono i sintomi neurologici da cervicale e perchè si hanno
- Come capire se i sintomi sono davvero provocati da un problema cervicale
- Il (finto) problema della diagnosi, e la vera soluzione
- Come risolvere i sintomi con la rieducazione dei muscoli
Quali sono i sintomi neurologici da cervicale e perché si hanno
Nel mio sito e nei miei video ho parlato a lungo dei cosiddetti “sintomi neurologici da cervicale“, in quanto sono un problema molto diffuso, che genera spesso frustrazione e preoccupazione nelle persone che ne soffrono.
In realtà io uso più volentieri il termine di sintomi “pseudo-neurologici” perché in realtà non c’è, per fortuna, un vero e proprio danno del sistema nervoso (il cervello o il midollo spinale).
Può però assolutamente accadere che una infiammazione cervicale si “trasmetta” alle strutture cerebrali più vicine, in particolar modo al tronco dell’encefalo.
In fondo, tra la prima vertebra cervicale e questo importante centro cerebrale ci sono giusto pochi centimetri, quindi è normale che comunichino (in positivo ed in negativo).
Quando l’infiammazione cervicale coinvolge il tronco dell’encefalo, i sintomi che si possono avvertire sono:
- sensazione di sbandamento, come essere su una barca
- difficoltà di concentrazione
- stanchezza “di fondo”
- disturbi della vista
- disturbi delle orecchie (orecchie tappate o pseudo-acufene)
- formicolii a vari livelli
- mal di testa, sotto forma di cefalea tensiva o emicrania
In realtà la lista potrebbe tranquillamente essere più lunga: quando è coinvolto il sistema nervoso, potenzialmente può succedere di tutto.
La cosa interessante, che è la vera sorgente della “confusione diagnostica”, è che questi sintomi sono gli stessi di quando il nostro sistema nervoso va “in tilt” per un eccessivo accumulo di stress e ansia.
Ecco quindi che possono nascere le difficoltà di diagnosi e le incomprensioni con i medici: sarà la cervicale? Sarà l’ansia? Il mio medico dice che sono ansioso/a ma io “sento” che qualcosa non va a livello cervicale….
Situazioni estremamente comuni, ma di fatto “falsi problemi”: continua a leggere e sarà tutto più chiaro.
Come capire se i sintomi sono davvero provocati da un problema cervicale
Quando si iniziano ad avvertire sintomi come quelli che ho descritto, il primo pensiero che ci viene in mente va sicuramente alle ipotesi peggiori: gravi malattie neurologiche, tumori…
Mettiamo in chiaro una cosa: quando si avvertono sintomi “neurologici”, soprattutto ad insorgenza più o meno improvvisa, la cosa giusta da fare è contattare il proprio medico.
L’ipotesi di malattie neurologiche o altro è estremamente remota, ma almeno all’inizio è giusto seguire la trafila, e fare tutti i controlli del caso.
Nella maggior parte dei casi succede però che:
- le visite neurologiche siano OK
- le eventuali risonanze al cervello pure
- altri esami neurologici non mostrino nulla di particolare
Si dà quindi la colpa “alla cervicale” perché in fondo un qualche problema ai dischi vertebrali lo si trova sempre, nelle lastre o nelle risonanze.
Oppure si dice alla persona che sono problemi “su base ansiosa”.
Le persone hanno spesso la sensazione di essere “liquidate troppo in fretta”: può essere vero, ma è vero anche che sia l’ansia che la cervicale c’entrano qualcosa.
Non c’entrano i problemi dei dischi, ma è vero che una infiammazione cervicale persistente può dare luogo ai sintomi pseudo neurologici.
Ed è vero che gli stati ansiosi possono mettere “in allarme” il sistema nervoso, che risponde con i sintomi che abbiamo visto.
Il (finto) problema della diagnosi, e la vera soluzione ai sintomi neurologici da cervicale
In medicina, il 99% delle energie e delle risorse economiche vengono spese nel cercare di trovare una diagnosi.
Ho avuto persone con zaini pieni di risonanze, lastre ed esami di ogni tipo, costati un sacco di disagi e di denaro.
In realtà, dal punto di vista della diagnosi, l’unica cosa che interessa è che non ci siano gravi malattie, cosa che fortunatamente non c’è quasi mai.
Una volta accertato questo, tutte le altre energie devono essere spese nella SOLUZIONE, non in una diagnosi che di fatto non c’è.
La prima cosa da fare in termini di soluzioni è un completo processo di rieducazione dei muscoli, che preveda:
- rinforzo e allentamento dei muscoli cervicali
- miglioramento dei muscoli respiratori
- miglioramento dei muscoli posturali in generale
- aumento dello stato di forma tramite attività fisica
Nella stragrande maggioranza dei casi, questa procedura porta ad una risoluzione completa dei sintomi.
Succede perché c’è meno infiammazione cervicale, quindi era un problema cervicale? Può essere.
Succede perché il rilassamento dei muscoli ha “disteso anche il cervello”, e quindi c’era molta ansia accumulata? Probabile.
Oppure siamo migliorati perché si è ridotto lo stato di infiammazione generale, e quindi siamo più in forma? Verosimile.
In pratica: nessuno può sapere che cosa accada esattamente nel corpo, ma se investiamo le nostre energie nelle SOLUZIONI, non abbiamo bisogno di saperlo.
Ulteriore nota positiva: quando si fa un percorso di rieducazione, appare poi molto più chiaro se davvero ci sono problemi di altro tipo.
Se ad esempio ti migliorano tutti i sintomi ma non l’ansia quando ti rechi al lavoro…sicuramente quello non è un problema “cervicale”!
Come risolvere i sintomi con la rieducazione dei muscoli
Come abbiamo visto, le basi per la rieducazione dei muscoli sono:
- stretching e rinforzo a livello cervicale
- stretching e rinforzo di tutti i muscoli posturali
- rieducazione del diaframma e dei muscoli respiratori
- rinforzo e rimessa in forma generale
Nella maggior parte dei casi, ognuno di noi ha bisogno di un mix di queste cose, partendo sicuramente dai primi due punti.
Se vuoi seguire questa procedura in modo semplice e facilmente personalizzabile, non posso non consigliarti di provare il mio corso Cervicale STOP!, che ha aiutato migliaia di persone.
Grazie a Cervicale STOP! potrai fare tutto ciò che serve e tutto ciò di cui ho parlato, con una procedura davvero semplicissima.
Iscriviti alle lezioni di PROVA GRATUITA compilando il modulo qui sotto!