L'Altra Riabilitazione

TEST POSTURALE: scopri i segreti rivelati dalla postura e dai sintomi

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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La nostra postura parla di noi.

L’assetto della colonna e delle articolazioni riflette davvero tante cose: dalla nostra storia al nostro carattere, dai traumi fisici a quelle che possiamo definire le nostre “cicatrici emotive”.

Insomma, possiamo tranquillamente definire la postura una sorta di “carta d’identità biologica”: una carta d’identità che parla del nostro passato, ma che è MOLTO importante anche per il nostro futuro.

Infatti, tutti sanno che una buona postura è la base per mantenere in forma la colonna vertebrale e le articolazioni.

Quello che magari tutti non sanno è che ci sono addirittura studi che dimostrano che si, il nostro carattere influenza la nostra postura ma…..anche il contrario!

In pratica, questi studi dimostrano che il migliorare la nostra postura ci porta a star meglio anche dal punto di vista emotivo.

Insomma, la nostra postura è qualcosa di interessante da conoscere, ed è qualcosa da curare il più possibile, perchè dal migliorare la nostra postura possiamo avere una lunga serie di benefici.

In questo articolo ti condurrò attraverso un modo di vedere la postura sicuramente…..diverso dal solito!

Andremo a fare un TEST per conoscere alcune tue caratteristiche, ed in base alle tue caratteristiche capiremo quale sia il tuo “piano di miglioramento ideale”.

Pronto? Partiamo!

 

Piccolo PS prima di iniziare

Ho scritto questo articolo durante quella che ho definito la mia “settimana posturale”, perchè nel momento in cui scrivo è uscito il mio nuovo video corso “La Postura Non Basta”.

Non ti preoccupare, non si tratta di uno di quei ridicoli articoli stile “fai il test e scopri il tuo problema, che però puoi risolvere solo comprando il mio video corso”.

In questo articolo, dopo il test, troverai indicazioni precise e complete: tuttavia, se vuoi approfondire il lavoro su te stesso, e crearti un piano davvero completo e personalizzato, ti può davvero essere utile il video corso “La Postura Non Basta”.

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Cosa ci interessa capire della tua postura (ovvero, quali aspetti “interrogheremo”)

Ti sarà forse capitato di leggere articoli o di vedere video dove viene proposta una interpretazione “visiva” della postura.

Tipicamente, c’è una immagine che rappresenta diversi tipi di postura (spesso è quella del tizio con la maglietta blu dell’immagine sopra, che oramai avrà del primo bambino della Kinder), e tu devi capire quale sia quella che ti assomiglia di più.

In genere si tratta di una interpretazione di tipo “fisico”, ovvero: se hai questo tipo di postura devi fare questo tipo di esercizi.

Alcuni però azzardano una interpretazione più ampia, del tipo: “se hai questa postura significa che hai questo tipo di carattere”.

Dire che queste interpretazioni sono “poco affidabili” significa essere davvero gentili, ed ecco perchè:

  1. l’interpretazione “visiva” è così inaffidabile che neanche i professionisti riescono a mettersi d’accordo tra loro, ci sono ottimi studi (1) a riguardo
  2. l’approccio “hai questa postura quindi devi fare questi esercizi” è privo di qualsiasi fondamento scientifico, non possiamo modificare il nostro assetto come fossimo pezzi di Lego
  3. l’interpretazione “caratteriale” è priva di fondamento non solo scientifico, ma anche di buon senso. Spesso le interpretazioni sono così vaghe e generiche che vanno bene per tutti, un po’ come gli oroscopi

Gli aspetti della tua postura, o meglio del tuo organismo in generale, che voglio invece farti interrogare sono i tuoi SINTOMI.

I tuoi sintomi, ovvero il modo in cui ti senti, sono un modo MOLTO più affidabile di “prenderti le misure”.

Sul “quanto la tua schiena è piegata” non si riescono a mettere d’accordo neanche i professionisti, , ma su cose tipo “soffri di dolore cronico al collo” è ben difficile sbagliarsi.

In più, i tuoi sintomi rivelano molte informazioni sul tuo organismo: lascia che te le illustri velocemente, ti servirà per interpretare nel modo giusto il test ed i consigli.

 

I tuoi sintomi raccontano il tuo presente ed il tuo passato: ecco come dovrai interpretare il test

All’inizio della mia carriera fisioterapica, consideravo i problemi tutti uguali tra loro: il mal di schiena era sempre un mal di schiena, indipendentemente da chi ne fosse il “portatore”.

Poco importava se il mio era un giovane atleta senza nessun altro problema, oppure una impiegata di mezza età con la depressione e mille altri problemi: la schiena era la schiena, punto e basta.

Con il tempo ho capito che non potevo sbagliarmi più di così, decisamente.

E questo per un motivo molto semplice: il nostro stile di vita ci porta ad accumulare, piano piano nel tempo, diverse forme di STRESS CRONICO.

Per alcuni questi stress cronici sono essenzialmente di tipo fisico, basti pensare a chi fa lavori molto pesanti.

Per altre persone gli stress sono invece di tipo emotivo, legati all’accumulo di tensione nervosa.

Ancora, altre persone stressano costantemente il loro corpo con una alimentazione inadeguata, naturalmente senza accorgersene.

Certamente ognuno di noi ha un “mix” di queste situazioni, ma spesso c’è un aspetto che prevalente rispetto agli altri.

Bene, le cose che ci interessano sono 2:

  • più il tuo corpo accumula stress cronici, più aumenta il NUMERO di sintomi diversi che avverti
  • a seconda di quali siano gli stress più significativi nel tuo caso, cambia il TIPO di sintomi

Ecco perchè da un test sui sintomi possiamo ricavare davvero tante informazioni.

Il test che farai tra poco ti aiuterà a capire quali tipi di stress accumuli maggiormente: ti posso assicurare che è decisamente molto affidabile, sono anni che utilizzo lo stesso metodo anche nella pratica clinica.

Naturalmente, a seconda del risultato, il “piano di battaglia” da portare avanti per migliorare sarà diverso.

 

Test di autovalutazione dei sintomi

Ecco qui il test di autovalutazione dei sintomi.

Dopo il test, nel resto dell’articolo troverai le varie indicazioni.

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Premessa sui risultati del test: piccolo (e ultimo) spazio di pubblicità

Come scrivevo all’inizio, ho prodotto questo articolo e questo test nel corso di quella che ho chiamato la mia “settimana posturale”, ovvero in occasione dell’uscita del mio nuovo video corso “La Postura Non Basta”.

Le indicazioni per i vari profili che troverai nel resto dell’articolo sono assolutamente valide e complete, e sono esattamente ciò che nella mia esperienza può aiutarti a migliorare il tuo stato di benessere.

Se ti interessa un piano più personalizzato, graduale e completo, allora ti può interessare approfondire con il video corso “La Postura Non Basta”, che considero la miglior opera che abbia mai prodotto.

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Consigli per il profilo MECCANICO

Il profilo “meccanico” è quello nel quale gli stress accumulati sono essenzialmente di tipo fisico, ovvero legati ai tuoi movimenti ed ai tuoi carichi.

Dal mio punto di vista, questo è sicuramente il mio profilo preferito.

Un po’ per DNA professionale (io nasco fisioterapista, che in teoria si occupa SOLO del movimento), ma soprattutto perchè si tratta di situazioni nelle quali si riescono ad ottenere ottimi miglioramenti con relativa facilità.

Il motivo è semplice: i problemi che si creano con il movimento, si possono migliorare e risolvere con il movimento.

“Risolvere con il movimento” equivale a cose come:

  • rinforzare i muscoli deboli
  • allungare i muscoli eccessivamente contratti
  • imparare a muoversi in modo più efficiente

Tutte cose che con un buon piano di “allenamento riabilitativo” si possono portare a casa facilmente.

E portare avanti un piano di esercizi è decisamente più semplice rispetto al fare importanti modifiche alla propria alimentazione o al proprio stile di vita, su questo ci sono pochi dubbi a riguardo.

Il profilo MECCANICO trae molto beneficio dall’esercizio fisico.

Ci sono ovviamente moltissimi tipi di allenamento e di esercizio, e ovviamente possono cambiare a seconda delle abilità motorie della persona.

Se parliamo di miglioramento posturale generale, può sicuramente essere di aiuto lavorare sui muscoli che definisco i “pilastri della postura”.

Si tratta di un gruppo di 3 muscoli (psoas, diaframma, pettorali) assolutamente cruciali per il mantenimento di un buon equilibrio posturale.

Un buon lavoro sui “pilastri della postura” è sicuramente una ottima base di partenza.

Ne ho parlato nell’articolo dedicato, e ci ho anche dedicato un video sul mio canale YouTube (iscriviti!), nel quale illustro degli esercizi che ti consiglio di provare da subito.

 

Consigli per il profilo METABOLICO

Nel profilo METABOLICO le cose si fanno un pochino più complesse rispetto a quanto non siano nel profilo MECCANICO.

Questo ovviamente non deve preoccuparti: anche in questi casi, con un po’ di buona volontà e pazienza, si riescono ad ottenere ottimi risultati.

Il profilo METABOLICO è tipico di persone che accumulano stress soprattutto nelle aree relative a “digestione, metabolismo e produzione di energia”.

Può essere a causa della loro alimentazione, può essere per caratteristiche genetiche, o può essere legato al loro stile di vita.

Fatto sta che il modo in cui il loro “motore” funziona non è molto efficiente.

Se il nostro “sistema di produzione dell’energia” non lavora bene, è logico aspettarsi sintomi di vario genere, dove la stanchezza spesso la gioca da padrona.

Per migliorare, uno degli aspetti chiave è sicuramente l’ALIMENTAZIONE.

Quello che mangiamo influenza tantissimi aspetti del nostro benessere, questo è sicuramente noto.

Ciò che è meno noto è che l’importanza dell’alimentazione non è la stessa da soggetto a soggetto: tutti conosciamo persone che mangiano in modo approssimativo, eppure stanno benissimo.

Nel profilo METABOLICO l’impatto che può avere l’alimentazione sul suo benessere è molto alto, quindi è qualcosa alla quale dedicare la massima attenzione.

L’ideale è un piano nutrizionale personalizzato elaborato da un nutrizionista?

Ma certo, però ci sono alcuni “consigli fissi” che sono validi in ogni caso, e che se messi in pratica possono portare beneficio da subito.

Questi punti riguardano la qualità degli alimenti e la loro distribuzione durante la giornata: trovi tutti i dettagli e gli esempi nell’articolo sull’alimentazione circadiana e anti infiammatoria della mia amica nutrizionista Annalisa Caravaggi.

 

Consigli per il profilo NERVOSO

E qui cominciano i guai (per modo di dire, ovvio).

È chiaro però che il profilo NERVOSO sia uno di quelli più difficili da gestire e migliorare, e non è per niente difficile capire il motivo.

Infatti, quando il tuo profilo è di tipo NERVOSO, significa che le tue fonti di “perturbazione” derivano da:

  • il tuo carattere
  • la tua storia personale passata
  • il momento che ti trovi a vivere
  • la tua infanzia

Tutte cose non propriamente semplici da “manipolare”, cosa ne dici?

È per questo che il profilo MECCANICO è molto più semplice da migliorare rispetto al profilo NERVOSO: gli avversari del profilo nervoso sono piuttosto forti.

Il fatto che gli avversari siano forti NON implica però assolutamente che non si possano sconfiggere, o almeno aggirare.

Ci sono infatti una serie molto vasta di tecniche e consigli che possono aiutare di molto le persone con caratteristiche di questo tipo.

Due tecniche molto potenti sono:

  • l’attività fisica (a medio-alta intensità)
  • gli esercizi sui muscoli respiratori

Per quanto riguarda l’attività fisica: non c’è alcun dubbio che il movimento sia una delle più potenti armi anti stress che abbiamo, ed uno dei modi più potenti in assoluto di ridurre la tensione nervosa.

Perchè questo avvenga, è necessario però che l’attività fisica sia di intensità media o di elevata intensità (rispetto al tuo livello, ovviamente).

La classica “camminata” può avere sicuramente degli effetti positivi sotto certi aspetti, ma dal punto di vista della tensione nervosa, gli effetti sono davvero minimi.

Per avere un vero impatto sul come ti senti, serve una attività mediamente intensa, ripetuta almeno 3 volte alla settimana.

Per quanto riguarda gli esercizi sui muscoli respiratori, possiamo tranquillamente dire che i muscoli della respirazione (in particolare il diaframma) siano quelli che risentono di più in assoluto degli stati di stress e tensione (ne ho anche parlato in un apposito articolo sul diaframma).

Molti studi (2) dimostrano che un buon lavoro di ri-condizionamento dei muscoli della respirazione può avere effetti positivi sul rilassamento e sulla tensione nervosa.

Ecco un mio video a riguardo, con una serie di consigli ed esercizi.

 

Il profilo MISTO

Il profilo MISTO è quello in cui ricadono la maggior parte delle persone.

Se hai un profilo misto, è perchè sembra, almeno in linea di massima, che non ci sia un tipo di stress prevalente a condizionare il tuo benessere.

È il profilo più comune perchè se ci pensi, tutti noi abbiamo un “mix” di situazioni che vorremmo migliorare:

  • dal punto di vista fisico, vorremmo forse muoverci e allenarci di più
  • emotivamente parlando, siamo spesso sotto attacco di tensioni varie
  • dal punto di vista nutrizionale, magari abbiamo una discreta alimentazione, ma che a ben pensarci è costellata di “piccoli sgarri” qua e là

Ecco che quindi siamo “attaccati” sotto più fronti, spesso senza che ci sia un aspetto particolarmente prevalente.

Peraltro, non bisogna assolutamente dimenticare che tutti gli ambiti di cui ho parlato (movimento, nutrizione, emotività), tendono a “trascinarsi” l’uno con l’altro.

Ti è mai capitato di avere una pessima giornata, piena di tensioni e arrabbiature, e a giornata conclusa dire: “oh, non vedo l’ora di tirarmi su con una bella…..insalata!

Difficile no?

Di solito cerchiamo di “compensare” le tensioni emotive con il cibo che ci piace, non certo con il cibo “sano”.

Al contrario: riesci ad immaginarti un grande atleta (professionista o amatoriale che sia) che tutte le sere mangia al Mc Donald’s ?

Ovviamente no, perchè come dicevo, gli aspetti “cardine” del nostro benessere tendono a trascinarsi a vicenda, creando:

  • un circolo VIRTUOSO, quando i “cardini” si potenziano tra di loro
  • un circolo VIZIOSO, quando si tirano verso il basso l’uno con l’altro

Esempio di circolo virtuoso: inizio una dieta – mi sento meglio – voglio migliorare ancora di più con l’attività fisica – il mio maggior benessere mi porta a rapportarmi meglio con le persone

Esempio di circolo vizioso: inizio una dieta e una attività fisica – mi faccio male – smetto l’attività fisica – smetto anche la dieta, anche se avrei potuto benissimo portarla avanti

Parlando del COSA FARE: non c’è altra soluzione che non sia quella di creare un circolo VIRTUOSO.

Il tuo “piano di battaglia” sara:

  • guarda i consigli che ho scritto negli altri profili
  • scegli quello che pensi possa costarti meno stress
  • portalo avanti per 15 giorni
  • dopo 15 giorni cerca di inserirne un altro, e così via

 

Conclusione

In questo articolo ho parlato di postura in modo decisamente “anomalo”: non ho parlato di spalle in avanti, di bacino storto e di tutto ciò di cui si sente normalmente parlare.

Questo perchè non credo in un approccio che sia eccessivamente “meccanico”, nel quale il corpo umano viene visto come una macchina da aggiustare, alla quale “rifare l’assetto”.

Nella mia carriera fisioterapica ho avuto a che fare con migliaia di persone, e nella mia carriera “digitale” con MILIONI di utenti.

Per questo motivo, conosco molto bene come vanno le cose per le persone “normali”, come siamo io ed il 99,9% di chi mi legge (lo 0,1 può essere un atleta di altissima performance, per il quale i discorsi sono diversi).

Le persone “normali” non hanno bisogno di essere scansionate al millimetro per trovare il micro-difetto nel loro assetto, da correggere con esercizi super-mirati o con un plantare-bite-occhiale-integratore ….

La maggior parte di noi può raggiungere enormi miglioramenti in termini di postura e benessere con:

  • un buon piano di esercizi, mirati ma non paranoici
  • un piano alimentare sano e semplice da seguire
  • un miglior controllo del proprio stile di vita e della tensione che accumula

Nell’articolo hai trovato una serie di consigli, che sono delle ottime basi di partenza.

Come ti dicevo, ho scritto questo articolo in occasione dell’apertura delle iscrizioni del mio video corso “La Postura Non Basta”.

Se ti interessa un piano mirato, personalizzabile e progressivo, ti consiglio sicuramente di valutarlo: ti assicuro che contiene tutto ciò che ti può servire per un completo “piano di battaglia”!

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Riferimenti bibiografici

(1) Walker BF, Koppenhaver SL, Stomski NJ, Hebert JJ. Interrater Reliability of Motion Palpation in the Thoracic Spine. Evid Based Complement Alternat Med. 2015;2015:815407. doi:10.1155/2015/815407

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Marcello Chiapponi

Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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