Data di aggiornamento: 12 Ottobre 2023
Se ti capita di avere fitte nella bassa schiena, a destra o a sinistra, quindi nella parte finale della colonna, zona bacino, dove ci sono le famose fossette di venere, resta a leggere questo articolo perché decisamente può interessarti.
In questo articolo parleremo infatti di dolore sacroiliaco, anche definito sacroileite, che è esattamente il tipo di dolore che ho descritto qui sopra, un tipo di lombagia piuttosto comune con delle particolarità.
Vedremo insieme quali sono queste peculiarità e naturalmente come risolvere il problema.
Sacroileite o dolore sacroiliaco: una realtà comune
Partiamo dicendo che il dolore sacroiliaco (o sacroileite) è un problema piuttosto comune, infatti, circa il 30% delle lombalgie sono in realtà dolori sacroiliaci e sono piuttosto ben riconoscibili.
Si manifesta appunto come un dolore nella parte finale della colonna, ma a volte può manifestarsi anche sotto forma di bruciore.
Questo tipo di dolore insorge solitamente quando si sta molto in piedi o nei movimenti di mezza flessione, come quando ci si lava i denti o si rifà il letto. È un dolore fastidioso che può presentarsi sia come dolore sordo che come fitte.
L’articolazione sacroiliaca: il punto di contatto chiave
L’articolazione sacroiliaca è il punto di contatto tra il bacino e la colonna vertebrale, mettendo in collegamento l’arto inferiore con la colonna vertebrale.
Questa articolazione è particolare perché ricca di collegamenti importanti con il nostro corpo, tra i quali troviamo:
- Ileo psoas: il muscolo principale della zona lombare. Questo muscolo può contrarsi e aumentare la compressione sull’articolazione sacroiliaca, causando quindi dolore;
- Intestino: lo psoas è vicino all’intestino ed è per questo che le persone con problemi intestinali spesso sviluppano tensione in quesot muscolo, aumentando la compressione sull’articolazione sacroiliaca (come abbiamo visto al punto uno);
- Utero e ovaio: Nelle donne, problemi come l’endometriosi e l’ovaio policistico possono causare tensione nell’area sacroiliaca, aumentando il dolore;
- Pavimento pelvico: Il pavimento pelvico è ovviamente legato alla zona sacroiliaca, e la tensione in quest’area può causare scompensi.
Come risolvere la tua sacroileite
Ora che conosciamo questi collegamenti, come possiamo risolvere la sacroileite?
Non è necessario affrontare ogni singolo problema potenziale. La soluzione principale si concentra sui muscoli, poiché sono il principale tessuto su cui possiamo agire.
Indipendentemente dalla situazione circostante, lavorare sui muscoli può alleviare la compressione sull’articolazione sacroiliaca e migliorare la tua qualità di vita.
La maggior parte delle persone beneficia dall’allentamento e allungamento dello psoas e dall’aumento della stabilità dell’articolazione, concentrandosi sui glutei e sugli obliqui.
Vediamo quindi tutta una serie di esercizi efficaci da poter eseguire! Li trovi qui sotto sia in formato video che testuale:
- Esercizio 1: Inizia in posizione di quadrupedia, con le ginocchia vicine. Piega una gamba a 90° e falla scorrere sopra l’altra raggiungendo il punto più alto possibile. Mantieni la posizione per 30-45 secondi e ripeti 3-4 volte per lato.
- Esercizio 2: Posizionati supino e incrocia una gamba sopra l’altra. Spingi in alto a partire dal tallone del piede che poggia per terra, contrai il gluteo e mantieni la posizione per 30-45 secondi, 3-4 volte per lato.
- Esercizio 3: Esegui il “side plank” (trovi la spiegazione nel video qui sopra), solleva il sedere e spingi il bacino in avanti per attivare gli obliqui. Mantieni la posizione per 30-45 secondi, 3-4 volte per lato.
Questi esercizi costituiscono una solida base per affrontare la sacroileite. Puoi ripeterli quotidianamente o a giorni alterni, adattando l’intensità in base alle tue esigenze.
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Il dolore sacroiliaco può essere fastidioso, ma non è necessario compiere un’indagine dettagliata sulle cause.
Concentrandoti sul lavoro muscolare, puoi alleviare la compressione sull’articolazione sacroiliaca e migliorare i tuoi sintomi.
Ovviamente, 3 esercizi non sono abbastanza per mettere un punto definitivo al tuo dolore lombare (sebbene siano un buon inizio!).
Per far ciò hai bisogno di un piano completo, mirato e pensato per la tua specifica condizione.
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