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PSOAS e postura: un legame per la salute del tuo corpo

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Ti è mai capitato di trascorrere molte ore seduto, per poi alzarti sentendoti un dolore sordo nella zona lombare?  Questa sensazione potrebbe essere causata dall’interazione tra postura e psoas, un muscolo profondo che svolge un ruolo fondamentale nella tua postura.

La postura che mantieni durante il giorno può certamente influire sulla “salute” di questo particolare muscolo.

Lo psoas, essendo un flessore dell’anca, ci consente di flettere la gamba verso il torace.

Durante tale azione, lo psoas fa “punto fisso” sulla colonna lombare e si accorcia, sollevando il femore.

Quando sei seduto, l’articolazione dell’anca è già flessa a 90 gradi, il che significa che lo psoas si trova in una posizione di accorciamento.

Questa condizione, se protratta per molto tempo, può portare a quello che viene definito “accorciamento funzionale“.

Ma entriamo subito nel cuore dell’articolo!

 

PS: in tutti i casi, la chiave per risolvere il problema è sempre e comunque l’esercizio mirato!

Per questo, ti consiglio di accedere sin  da ora alla PROVA GRATUITA del mio video-corso mirato “Riattiva Psoas e Diaframma”, che è proprio dedicato a questo importante muscolo.

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    Indice


     

     

    Come la postura incide sulla salute dello PSOAS: accorciamento funzionale e dolori

    psoas e postura

    Rimanere per molto tempo con le anche flesse fa sì che i muscoli si irrigidiscano in quella posizione e faticano a raggiungere la posizione opposta.

    Lo psoas è uno dei muscoli più coinvolti nella flessione dell’anca.

    Questa situazione può causare una serie di problemi, specialmente se si tratta di una postura seduta mantenuta per ore.

    Quando ti alzi, il tuo corpo richiede un’estensione improvvisa e rapida.

    Un muscolo contratto e problematico, come lo psoas in questo caso, non è in grado di rispondere così velocemente: ecco che parte la fitta dolorosa.

    Questo può essere un esempio tipico di “rifiuto ad allungarsi” dello psoas, bloccato nella posizione di flessione.

     

     

    Come lo PSOAS influenza la nostra postura

    psoas e postura

    Lo psoas non è solo influenzato dalla tua postura, ma contribuisce anche a determinare come ti muovi e ti reggi.

    Lo psoas è strettamente coinvolto negli equilibri laterali della colonna, e risente molto dei tuoi “scarichi posturali”.

    Per capire meglio, prova a fare un esercizio di stretching dello psoas, che coinvolge l’allungamento della gamba.

    Se fai l’esercizio su entrambi i lati, noterai una sensazione di allungamento simile.

    Ma se hai subito una distorsione alla caviglia destra, costringendoti a caricare più peso sulla caviglia sinistra, dopo una settimana di questa condizione, lo psoas di sinistra sarà molto più rigido rispetto a quello di destra, poiché ha dovuto sopportare un carico maggiore.

    Questo “assorbire maggiormente il carico” è tipico del tuo psoas.

    Se ripeti l’esperimento con altri muscoli, sentirai differenze meno marcate.

    Quindi, se hai un punto debole a livello delle articolazioni dell’arto inferiore, potresti avere la necessità di modificare la tua postura, ed il tuo psoas ne risentirà.

    Avere un ginocchio “problematico” o una caviglia rigida è piuttosto comune; quindi, questi “scarichi posturali” sono situazioni con cui devi fare i conti tutti i giorni.

    Indubbiamente, la tua postura influenza il tuo psoas, ma ricorda, la connessione è bidirezionale!

     

     

    Lo PSOAS come motore posturale e la sua rilevanza

    Uno stato di contrattura o sofferenza dello psoas può effettivamente modificare la tua postura.

    Prendiamo ad esempio una persona durante un attacco di mal di pancia: a causa del dolore, i suoi muscoli dello psoas si contrarranno maggiormente, cercando di ridurre la tensione nell’area.

    Di conseguenza, la persona si troverà piegata in avanti con il busto flesso, ovvero la classica posizione di chi ha mal di pancia.

    Ho usato un esempio estremo, come quello di un dolore acuto, per mostrarti come lo psoas sia uno dei nostri principali “motori posturali”.

    Perché dico questo? Perché lo psoas è un potente flessore, dell’anca e della colonna, e la postura di flessione è quella che il nostro corpo adotta ogni volta che c’è un problema, uno stress o un dolore.

    Hai male al braccio? Lo tieni piegato, quindi in uno schema di flessione.

    Hai dolore alla gamba? Stessa cosa: adotterai uno schema di flessione.

    Sei sotto forte stress emotivo? Istintivamente ti “chiudi a riccio”, ancora con uno schema di flessione.

    Insomma, ogni qualvolta c’è qualcosa che non va, il nostro corpo attiva una postura di flessione.

    Ecco perché considero lo psoas un importante “motore posturale”.

     

     

    Conclusione: L’interazione tra PSOAS e postura

    psoas e postura

    In conclusione, è vero che la tua postura può provocare accorciamento e/o indebolimento dello psoas, ma è altrettanto vero che lo psoas può modificare la tua postura.

    Questa interazione reciproca tra psoas e postura sottolinea l’importanza di mantenere lo psoas sano e flessibile per promuovere una postura corretta e prevenire i disturbi muscolo-scheletrici.

    Allo stesso modo, mantenere una postura corretta può aiutare a prevenire problemi con lo psoas.

    Per un approccio più strutturato e completo al rilascio dello psoas e al miglioramento della postura, ti invito a esplorare il mio corso “Riattiva Psoas e Diaframma”.

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      Domande frequenti:

      Cosa infiamma lo psoas?

      Lo psoas può infiammarsi a causa di vari motivi, tra cui postura scorretta, eccessivo uso o sforzo, o un prolungato stato di tensione.

      Per esempio, sedersi per lunghe ore in una posizione che comporta l’accorciamento di questo muscolo può causare un’infiammazione.

      Inoltre, lo stress emotivo può anche provocare la tensione e l’infiammazione dello psoas, in quanto il corpo potrebbe reagire “chiudendosi a riccio” in una postura di flessione.

       

      Come capire se lo psoas è contratto?

      Se lo psoas è contratto, potresti provare diversi sintomi.

      Tra questi ci sono il dolore nella parte bassa della schiena, il dolore all’inguine o all’anca, e una limitata mobilità dell’anca.

      Un altro segno potrebbe essere un cambiamento nella postura, come ad esempio una posizione curva o piegata in avanti.

      Può anche essere più difficile estendere completamente la gamba.

       

      Come sfiammare il muscolo psoas?

      Per alleviare l’infiammazione dello psoas, è importante prima di tutto evitare le attività che lo sottopongono a stress o tensione eccessiva.

      Ciò potrebbe includere l’evitare di stare seduti per lunghi periodi di tempo.

      Alcune tecniche di rilassamento muscolare, come lo stretching, il massaggio o l’applicazione di calore, possono anche aiutare a ridurre l’infiammazione.

      Infine, mantenere una postura corretta e fare esercizio fisico regolare per rafforzare i muscoli del core può contribuire a prevenire futuri episodi di infiammazione dello psoas.

       

      Come dormire con lo psoas infiammato?

      Se lo psoas è infiammato, può essere utile trovare una posizione di sonno che minimizzi lo stress su questo muscolo.

      Per esempio, dormire sul lato con un cuscino tra le ginocchia può aiutare a mantenere l’allineamento della colonna vertebrale e ridurre la tensione sul psoas.

      Allo stesso modo, se preferisci dormire sulla schiena, potrebbe essere utile mettere un cuscino sotto le ginocchia per ridurre la pressione sulla zona lombare.

      Tuttavia, ogni individuo è diverso, quindi potrebbe essere necessario sperimentare diverse posizioni per trovare quella che ti fornisce il massimo comfort.

       

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      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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