

È una scena abbastanza tipica: sei seduto da un po’ di tempo, ti alzi e….AHI!
Una bella fitta nella parte bassa e laterale della schiena: tipicamente, dopo qualche passo la situazione migliora.
Il dolore da infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca (sacroileite) è estremamente comune nell’ambito del “problema mal di schiena”: alcuni studi stimano che fino al 30% dei dolori della zona lombare sia dovuto a questa articolazione.
Si tratta di un dolore abbastanza ben localizzabile e facilmente riconoscibile, tuttavia a volte viene confuso con altre problematiche come l’ernia al disco, oppure la più “semplice” discopatia lombare.
In questo articolo cercheremo di capire meglio perchè la sacro-iliaca possa andare in sofferenza, e vedremo una strategia semplice ed efficace per migliorare i sintomi da subito.
Ok, partiamo!
Indice dell'articolo
Cos’è la sacroileite e come si manifesta
Sacroileite è il termine medico che si utilizza per indicare l’infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca: può trattarsi di una infiammazione acuta (forte ed insorta da poco) oppure cronica (non fortissima ma presente sempre o molto spesso).
L’articolazione sacro-iliaca è il “punto di contatto” tra il bacino (osso iliaco) e la colonna vertebrale (osso sacro)
La sua funzione è quella di ammortizzare e distribuire sulla colonna vertebrale il carico che arriva dall’arto inferiore.
Secondo uno dei tanti studi che sono stati fatti su questa articolazione, il movimento tra l’osso iliaco ed il sacro è veramente minimo: si parla di 0,5-2 gradi al massimo.
Questo dato ti fa capire quanto poco siano affidabili le valutazioni manuali di chi dice di percepire il bacino “bloccato” oppure “troppo mobile”: un movimento di 2 gradi è semplicemente IMPOSSIBILE da sentire manualmente.
Quando l’articolazione sacro iliaca si infiamma (tra poco vedremo perchè si infiamma), il dolore compare in un territorio piuttosto vasto:
- direttamente sull’articolazione
- ai glutei
- anteriormente, verso l’inguine
- sulla coscia, sia anteriormente che posteriormente
In pratica, il territorio “potenziale” è quello indicato dall’immagine qui sotto.
Il motivo per cui l’articolazione sacro-iliaca “irradi” così tanto non è ben noto, ma è certamente quello il motivo per il quale spesso il dolore viene attribuito ad altre cause più comuni, come la discopatia L4-L5 o L5-S1.
Tipicamente, si tratta di un dolore che si avverte soprattutto quando si sta molto seduti e poi ci si rialza, oppure quando si fanno attività in leggera flessione della colonna, come lavarsi i denti o rifare il letto.
Quali sono le cause della sacroileite
Perchè l’articolazione sacro-iliaca, ad un certo punto della nostra vita, decide di infiammarsi (spesso cronicizzandosi, tra l’altro) ?
I motivi possono essere di 3 tipi:
- meccanici
- riflessi dai visceri
- legati ad altre patologie, come quelle reumatologiche
Motivi meccanici
Si tratta della causa più comune e sicuramente più semplice da individuare e gestire.
L’articolazione sacro-iliaca è fatta per assorbire il carico dall’arto inferiore e distribuirlo alla colonna.
Se il carico è sbilanciato (per mille motivi) oppure se i muscoli non lavorano bene, si può avere un eccesso di sollecitazioni all’articolazione.
Nella mia esperienza lavorativa, ho sempre riscontrato una grandissima importanza del muscolo psoas: quando lo trovo troppo contratto e lo rilascio con tecniche specifiche, il dolore si allevia praticamente subito.
In sostanza, la causa meccanica si può riassumere con: muscoli che lavorano male, e quindi creano iper-sollecitazione all’articolazione.
Siamo sicuri che sia questa la causa quando abbiamo una eccellente risposta agli esercizi che vedremo tra poco.
Riflessi dai visceri
Questo è un problema non frequentissimo, ma di cui purtroppo occorre tenere conto quando si parla di mal di schiena, e soprattutto quando si parla di sacroileite.
A volte i dolori sacro iliaci sono riflesso di infiammazioni o problemi viscerali.
Particolarmente interessanti, in questo caso, sono l’intestino (colon irritabile) e l’ovaio (ovviamente nella popolazione femminile).
Si può avere questo sospetto quando si prova a migliorare la meccanica con esercizi mirati, ma dopo un lasso di tempo ragionevole (1-3 mesi) non si hanno risultati apprezzabili.
In questo caso una visita dal medico ed una eventuale eco addome possono essere d’aiuto.
Cause reumatologiche
La sacroileite è un sintomo tipico di alcune malattie reumatologiche, in primis la spondilite anchilosante.
È importante conoscere questa informazione per sapere a chi rivolgersi (reumatologo) in caso che il problema persista nonostante si cerchi di curarlo al meglio.
Anche qui, si può avere quando il dolore non risponde alle cure fisiche, e contemporaneamente sono state escluse le cause viscerali.
Cosa NON la causa: non perdere la testa sull’assetto!
La tecnologia e la meccanica ci hanno portato a conoscere l’utilità di un buon assetto: bilanciato, simmetrico, con carico distribuito alla perfezione.
Negli ultimi anni, sia per il diffondersi della tecnologia computerizzata, sia per il diffondersi delle terapie manuali, si è provato a trasferire questa cosa nel corpo umano.
Ecco che sono nati modi più o meno sofisticati di misurare la postura (cioè l’ “assetto” del corpo umano), ed altrettanti modi di “aggiustarla”: manipolazioni, solette, bite….
Di conseguenza, un problema come la sacro-ileite potrebbe essere attribuito a:
- bacino inclinato
- gambe di lunghezza diversa
- rotazioni vertebrali
- appoggio plantare
Quanto sono affidabili queste misurazioni, e quanto sono utili?
Lo dico senza alcun timore: a mio avviso, ben poco.
Ad oggi non esistono studi che mettano in correlazione le asimmetrie posturali con i dolori scheletrici.
Ne esistono invece tantissimi che dimostrano il contrario, cioè che tra asimmetrie e dolori NON c’è correlazione.
Il primo studio in tal senso è addirittura del 1984: una ricerca effettuata su diversi calciatori ha messo visto che tra persone con arti asimmetrici non c’era maggior incidenza di lombalgia.
E di studi simili ce ne sono a bizzeffe (se conosci l’inglese, leggi questo articolo di Paul Ingraham).
Studi che dimostrano il contrario, cioè che le asimmetrie sono importanti, sono invece di fatto assenti.
Ecco perchè preferisco DI GRAN LUNGA lavorare con esercizi specifici di rieducazione, che vedremo tra poco.
In questo modo si può ricostruire un ottimo equilibrio muscolare senza impazzire dietro l’assetto.
Come si diagnostica la sacroileite
In termini di immagini radiologiche, l’esame di riferimento è sicuramente la risonanza magnetica, che mette in evidenza in modo chiaro i segni di infiammazione.
Nella lastra l’infiammazione non si vede, ma si possono eventualmente vedere segni di artrosi, che volendo possiamo considerare il “risultato” di uno stato infiammatorio cronico.
In termini clinici, ci sono davvero tantissimi test che possono aiutare il clinico a capire se il problema deriva dall’articolazione sacro iliaca: eccone alcuni illustrati dai bravissimi ragazzi di Physiotutors.
Attenzione che questi sono test per capire se il dolore deriva dalla sacro-iliaca, ed hanno alla base diversi studi che ne dimostrano l’affidabilità.
Quello che NON è assolutamente affidabile è il determinare se l’articolazione è “bloccata”, “troppo mobile”, “inclinata” ecc. ecc…
Il “gold standard” cioè l’esame di massima affidabilità, sarebbe l’infiltrazione di anestetico direttamente nell’articolazione sacro-iliaca: la sparizione dei sintomi del paziente indicherebbe la sicura provenienza da lì.
5 esercizi utili per ridurre il dolore sacro iliaco
Ok, abbiamo visto tutto quello che c’era da sapere sulla sacroileite: ottima cosa, avere le informazioni corrette è la miglior base di partenza.
Adesso però vogliamo cercare di migliorare il dolore, giusto?
Ecco allora 5 esercizi che possono essere particolarmente utili in caso di dolore sacro iliaco: questi esercizi vanno a “colpire” i principali muscoli che lavorano sulla sacro-iliaca, allo scopo di migliorare la meccanica.
Sono esercizi presi dalla mia guida “Mal di schiena passo dopo passo”: se ti interessa prenderti cura al meglio del tuo mal di schiena, sono sicuro che lo troverai un ottimo prodotto.
Grazie ad una serie di test e procedure di autovalutazione, ti permette di capire esattamente quali siano le caratteristiche del tuo disturbo, nonchè le tecniche e gli esercizi migliori per il TUO specifico caso.
Scarica la DEMO GRATUITA cliccando sull’immagine qui sotto!
Esegui questi esercizi tutti i giorni, nel momento della giornata che preferisci, per un tempo minimo di 15-20 giorni prima di capire se ti sono utili.
Esercizio #1: allungamento ileo-psoas
Come ho detto precedentemente, allentare la tensione dell’ileo psoas ha spesso un ottimo effetto positivo sul dolore sacro iliaco.
Ecco come farlo in modo semplice
Esercizio #2: allungamento del gluteo-piriforme
Esercizio #3: allungamento della muscolatura lombare in flessione laterale
Non dobbiamo certo dimenticare la muscolatura lombare, in particolare il muscolo quadrato dei lombi.
Esercizio #4: rinforzo del medio gluteo
È molto raro che il muscolo medio gluteo abbia problemi di troppa tensione e rigidità: più facilmente lo si riscontra troppo debole, ecco perchè cerchiamo di rinforzarlo.
Esercizio #5 allungamento ischio-crurali
Gli ischio-crurali sono muscoli spesso troppo accorciati: allungarli aiuta a ridurre la tensione che grava sull’articolazione sacro iliaca.
Come affronto il problema con i miei pazienti
Quando mi si presenta un caso di sacroileite (ovviamente dove siano già state fatte le visite mediche del caso), approccio il problema con la procedura che descrivo alla pagina Esempio di Visita.
In realtà, qui sono interessanti soprattutto le valutazioni pratiche (quelle basate sul movimento), ma soprattutto sono importanti le prove sul campo, cioè come la persona risponde al mio piano terapeutico.
Seppur i casi di dolore riflesso o i casi di problema reumatologico siano rari, uno dei migliori modi di sospettarli è la mancata risposta alla rieducazione.
Il mio approccio ricalca nè più nè meno quello che descrivo nella mia guida “Mal di schiena passo dopo passo”: al massimo posso dare un aiuto ad accelerare i tempi tramite qualche stimolazione specifica, come la Trigger Points Therapy.
Conclusione
La sacroileite è un tipo di mal di schiena molto comune, ma quasi sempre risolvibile: in tal senso, l’approccio con gli esercizi che ho descritto e con quelli che puoi trovare nella mia guida, potrà sicuramente esserti d’aiuto.
Come per qualsiasi mal di schiena, in giro se ne può sentire di tutti i colori: il bacino storto, la gamba più lunga, l’appoggio dei piedi, i denti ecc. ecc…
Personalmente non amo questo tipo di approcci, e nell’articolo ti ho spiegato perchè: affidabilità scarsa, prove a sostegno praticamente assenti.
Sono sicuro che con un buon approccio razionale come quello che ti ho illustrato potrai avere ottimi risultati: se hai bisogno ulteriori informazioni, raggiungimi dalla pagina contatti!