Ci sono persone che ti fanno “sorridere dentro” mentre ti stanno esponendo il loro caso.
Sorridi perchè ti stanno raccontando il tuo caso ideale, quello che 9 volte su 10 riesci a risolvere facilmente, con grande soddisfazione da parte di entrambi.
Per fortuna il caso di Marco non è stato un’eccezione, quindi avevo ragione a gongolare mentre mi raccontava della sua sensazione di pesantezza della testa, dolore cervicale e pressione alle tempie.
Prosegui con la lettura, ti spiegherò che problemi aveva Marco e perchè il suo caso è andato meglio velocemente.
Descrizione dei sintomi cervicali di Marco
Marco è un uomo di 45 anni, di costituzione assolutamente normale.
Quando è stato da me, Marco soffriva da circa 10 anni di:
- dolore e tensione ai muscoli cervicali
- mal di testa frontale, spesso a fine giornata
- sensazione di pesantezza della testa e mancanza di lucidità
- occasionale senso di pressione alle tempie
Il tutto particolarmente accentuato dalle variazioni meteo, quali che fossero.
Il dettaglio fondamentale che mi ha fatto scattare la molla è stato questo: tutti questi sintomi sono incominciati dopo un brutto incidente, avvenuto per l’appunto circa 10 anni prima.
Dal mio punto di vista, questa situazione è molto favorevole, perchè:
1) non c’è da cercare la causa in meccanismi complessi, è già lì evidente
2) trattandosi di un evento “meccanico”, questi casi rispondono bene a stimoli meccanici come la tecnica Cervical System o gli esercizi specifici
Valutazione del caso
Anche se la causa era evidente (e quindi avevo già in mente cosa fare), ho comunque proceduto con la valutazione descritta alla pagina “Esempio di Visita”, in quanto non è la prima volta che vengo tratto in inganno dalle prime impressioni.
Ho proceduto quindi con: valutazione posturale, valutazione del metabolismo, valutazione del sistema nervoso autonomo.
Valutazione posturale
La valutazione posturale non è stata particolarmente difficile: Marco mi ha portato una lastra più o meno recente che evidenziava ancora una netta riduzione della lordosi cervicale.
Nonostante io sia il primo ad invitare le persone a non rompersi la testa su un referto (la perdita della lordosi non significa automaticamente dolore al collo), nel suo caso era un fattore di cui tenere conto.
La perdita della lordosi cervicale è un evento comune dopo un trauma come il colpo di frusta: per essere ancora presente dopo 10 anni, significa che il trauma è stato forte (e lui ha confermato) e che le conseguenze erano ancora evidenti.
Valutazione del metabolismo
La sua BIA ACC, strumento con il quale valuto il metabolismo, non mostrava alcun elemento interessante: buon rapporto magro/grasso, ottima idratazione, assenza di stato infiammatorio.
Nulla di cui preoccuparsi troppo, insomma.
Valutazione del sistema nervoso autonomo
L’analisi PPG del sistema nervoso autonomo può rivelare dati interessanti in quelle persone in cui si sospetta che la componente “stress nervoso” giochi un ruolo determinante.
Non era così nel caso di Marco, ed infatti l’analisi non ha mostrato alcuna anomalia preoccupante.
Perchè Marco ha dolore
Durante il trauma, Marco ha subito delle micro-lesioni a livello di muscoli, tendini e legamenti cervicali.
Queste micro-lesioni hanno avuto come conseguenza un aumento di tensione dei muscoli cervicali, che hanno cominciato ad essere dolenti. Nei suoi muscoli cervicali erano particolarmente evidenti e dolorosi i trigger points.
La tensione dei muscoli cervicali ha portato alla forte sollecitazione del punto in cui questi muscoli si attaccano al cranio, cioè l’occipite.
L’occipite (la nuca) è il punto di partenza di una serie di fasce, vasi e nervi che appartengono al cranio: una sollecitazione costante delle strutture occipitali si tramuta appunto in mal di testa, pesantezza e sensazione di poca lucidità.
Nel caso di Marco, il tutto è avvenuto improvvisamente con il trauma: ci sono tantissime situazioni analoghe causate da un progressivo accumulo di tensione e rigidità.
Cosa ho fatto
Marco è il candidato ideale per la tecnica Cervical System la quale, grazie ad un particolare strumento, permette di effettuare un lavoro di ripristino della normalità di muscoli e strutture cervicali.
Ho iniziato la seduta con un approfondito trattamento dei Trigger Points, e subito ho applicato la tecnica Cervical System.
Questi due interventi “meccanici” sono particolarmente efficaci quando la causa è evidentemente “meccanica”, come un incidente o un importante sovraccarico posturale.
In casi di persone con diversi problemi al metabolismo oppure super-ansiose, la risposta può non essere così brillante, ed in quel caso bisogna “pesare” attentamente tutti i dati emersi durante la valutazione.
Ho insegnato a Marco 3 esercizi di allungamento specifico, e dato appuntamento 3 settimane dopo.
Com’è finita
Al controllo 3 settimane dopo Marco era felicissimo: da 2-3 giorni dopo il nostro incontro non aveva più avuto sintomi.
Gli era già capitato di stare meglio con dei trattamenti, ma non si aspettava un risultato così brillante da una singola seduta.
In realtà, non è che io sia chissà quale fenomeno. I motivi del buon risultato sono stati:
- la tecnica Cervical System permette di agire più in profondità e con una maggiore efficacia rispetto al trattamento manuale
- il trattamento dei Trigger Points è relativamente poco conosciuto in Italia, anche se è la tecnica manuale assolutamente più efficace
- non gli avevano mai assegnato esercizi di allungamento specifico per consolidare i miglioramenti ottenuti con la seduta
Insomma, Marco aveva solo bisogno di un “quid” in più sul suo collo.
A distanza di 6 mesi, i sintomi non si sono più presentati: Marco ha inserito gli esercizi per il collo nella sua routine in palestra, e tutto è andato per il meglio.
Conclusione
Se vai a guardare gli altri articoli della sezione “Casi Studio”, vedrai che non ho descritto soltanto storie a lieto fine, ma che ho raccontato anche casi in cui ho avuto particolari difficoltà.
Questo caso meritava di essere raccontato, perchè spesso chi soffre a seguito di un colpo di frusta o di sovraccarichi posturali importanti considera il suo problema “non risolvibile”.
Non è assolutamente così: con il giusto aiuto e con il giusto programma di lavoro, anche chi ha avuto traumi importanti ha molto margine di miglioramento.
Se hai un caso simile e vuoi raccontarmelo o farmelo valutare, non devi fare altro che cliccare sulla pagina Contatti!
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