La connessione tra PSOAS, intestino e aderenze addominali

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Un giorno, quando ero un giovane fisioterapista di 23 anni in vacanza con la parrocchia, mi sono trovato davanti ad Alice, una ragazzina di 12 anni, letteralmente bloccata a letto con un intenso dolore lombare.

Quel che successe poi, nel pronto soccorso di San Candido, mi ha aperto gli occhi su una connessione incredibilmente potente nel corpo umano, una connessione che avevo sottovalutato fino a quel momento.

Ecco la storia, che ti aiuterà a capire l’importanza della connessione tra lo psoas, l’intestino e le aderenze addominali.

 

 


Indice


 

 

Il collegamento tra lo psoas e l’intestino

psoas e intestino

Il medico di San Candido ha fatto una radiografia ad Alice, ma non ha trovato nulla.

Invece, ha notato che il suo intestino era pieno.

Dopo un clistere, il mal di schiena di Alice è sparito come per magia.

E così, ho capito quanto possano essere forti i collegamenti tra intestino e colonna vertebrale, e come questi collegamenti passano dai muscoli “psoas” e “iliaco”, su cui l’intestino è infatti appoggiato.

Anche se non ci sono studi scientifici che lo dimostrano inequivocabilmente (e mai ci potranno essere, data la particolarità del quesito), ogni fisioterapista con un po’ di esperienza ha sentito storie come:

Questo proprio perchè la stretta vicinanza tra il muscolo ileo-psoas e l’intestino fa si che l’irritazione dell’organo (cosa molto frequente) si rifletta in una maggiore contrazione del muscolo.

Ovviamente, come sempre nel corpo umano, è vero anche il contrario: uno stato di forte tensione muscolare rende più difficoltoso il transito del cibo nel tratto digestivo.

Ecco perchè gli esercizi di rincodizionamento muscolare possono essere estremamente utili in tutte quelle persone che soffrono di gonfiori digestivi.

 

 

Lo psoas e le aderenze addominali

psoas e aderenze addominali

Quando ero un ragazzino, sono stato operato di appendicite.

Alcuni anni dopo, ho iniziato a sentire una fitta alla gamba destra, un dolore che ho scoperto essere collegato alla mia vecchia cicatrice.

Ho realizzato che l’aderenza formata dopo l’operazione aveva generato uno stato di contrattura dello psoas, che a sua volta “pizzicava” il nervo femorale, generando una situazione il cui termine tecnico è “cruralgia”

Da questa esperienza personale, ho compreso quanto le cicatrici e le aderenze possano essere una fonte di perturbazione e contrattura muscolare, soprattutto per lo psoas.

Nel corso degli anni, ho sperimentato vari tipi di trattamenti per gestire le aderenze e ho scoperto che la maggior parte di questi trattamenti offrono soltanto un sollievo temporaneo.

Alla fine, ho capito che la strategia più efficace per gestire l’aderenza e ridurre la tensione dello psoas era l’esercizio costante.

Ora, riesco a fare movimenti che una volta mi causavano dolore, e lo psoas non mi dà più problemi.

Questo, nonostante l’aderenza fisica rimanga e il trauma emotivo persista.

 

 

Traumi emotivi e stress nervoso si scaricano su intestino e psoas

Il trauma emotivo può giocare un ruolo significativo nel contribuire alla tensione nello psoas, come spiego nell’articolo su psoas e ansia.

Il nostro corpo e la nostra mente sono intimamente connessi, e le emozioni intense possono manifestarsi come tensioni fisiche.

Lo psoas è spesso indicato come il “muscolo dell’anima” a causa della sua posizione centrale nel corpo e del suo collegamento con il sistema nervoso.

Questo muscolo è uno dei primi a reagire quando ci troviamo sotto stress o sperimentiamo un’emozione intensa.

Non è raro che coloro che hanno aderenze addominali abbiano sperimentato un trauma fisico, come un intervento chirurgico, seguito da un trauma emotivo.

Nel mio caso, la paura e l’ansia associate all’operazione di appendicite hanno generato un trauma emotivo che potrebbe aver contribuito ad accrescere la tensione nello psoas.

 

 

Il trattamento di psoas, intestino e aderenze addominali

psoas, intestino e aderenze addominali

Una volta riconosciuto il legame tra lo psoas, l’intestino, le aderenze addominali e il trauma emotivo, si può iniziare a lavorare per liberare il corpo da queste tensioni.

Il trattamento dello psoas può essere effettuato attraverso vari metodi, tra cui esercizi di stretching, tecniche di rilassamento ed esercizi specifici.

Pochi dubbi sul fatto che i risultati migliori si ottengano con l’esercizio specifico: soltanto con l’esercizio è infatti possibile ottenere un effetto realmente allenante sui muscoli, con effetti duraturi nel tempo.

Mentre allunghi e rilassi lo psoas, stai anche allentando la tensione nell’area addominale, migliorando così la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.

In questo video spiego alcuni dei miei esercizi di allungamento preferiti: provali subito!

Ti consiglio poi di proseguire con i miei allenamenti dedicati, che trovi all’interno del mio corso: guarda il modulo alla fine dell’articolo per iscriverti alla PROVA GRATUITA!.

 

Video esercizi

 

 

Conclusione

L’esperienza di Alice, la mia personale e le innumerevoli esperienze cliniche hanno evidenziato l’importanza di mantenere un intestino sano per avere uno psoas sano, e viceversa.

Le aderenze addominali possono causare problemi allo psoas, ma attraverso un allenamento costante, si può ridurre la tensione muscolare e migliorare il benessere generale.

Ricorda, è fondamentale prestare attenzione sia alla salute fisica che a quella emotiva per mantenere un corpo sano e felice.

Se sei interessato ad approfondire e adottare un metodo più strutturato per il rilassamento dello psoas e per migliorare la tua postura, ti consiglio di dare un’occhiata al mio corso “Riattiva Psoas e Diaframma”.

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    Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.