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Senti i nervi del collo infiammati e tesi? Ecco perchè (e cosa fare)

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista e trainer con oltre 20 anni di esperienza nonché fondatore di L'Altra Riabilitazione. Negli anni, i contenuti da me realizzati sono stati fruiti da oltre 1 milione di persone e il mio canale YouTube di settore ha ottenuto il traguardo dei 500 mila iscritti e delle 65 milioni di visualizzazioni.

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Una delle frasi che più spesso mi capita di sentire dai miei pazienti è “mi sento tutti i nervi del collo infiammati e tesi“.

Nel farlo, la persona tipicamente si tocca alla base del collo, ad indicarmi i punti dove sente dolore e tensione.

Nella maggior parte dei casi, non si tratta di una vera e propria infiammazione dei nervi del collo, quanto di una forte tensione dei muscoli, in particolare del muscolo trapezio.

Quando questi muscoli sono troppo tesi e contratti, iniziano una serie di sintomi e disturbi, che vedremo tra poco, insieme alle migliori soluzioni per risolverli.

Seguimi fino alla fine dell’articolo, e scoprirai a cosa è dovuta questa sensazione di “nervi del collo infiammati” e come gestirla al meglio.

PS: se non ci conosciamo, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista da oltre 20 anni. In rete sono seguito da centinaia di migliaia di persone, molte delle quali mi conoscono per il mio corso online Cervicale STOP!, che ad oggi ha aiutato più di 2000 persone.

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    Indice


     

     

    Nervi del collo infiammati: ecco perché non è quasi mai come immaginiamo

    Nervi del collo infiammati

    Dicevo prima che spesso le persone mi riferiscono la sensazione di avere una grossa tensione a livello cervicale, e me la raccontano dicendo che hanno i “nervi del collo infiammati”.

    In realtà, l’infiammazione dei nervi cervicali (ovvero i nervi del collo) è qualcosa di molto diverso, non particolarmente frequente, e con sintomi molto differenti.

    La vera infiammazione dei nervi cervicali è spesso l’infiammazione di UN singolo nervo causata da un problema al disco vertebrale (come ad esempio l’ernia cervicale).

    Il nervo del collo infiammato produce sintomi tipici, ovvero il dolore + mancanza di sensibilità e forza ad un braccio.

    Quando invece ci riferiamo comunemente ai “nervi del collo infiammati“, parliamo in realtà di uno stato di tensione e contrattura costante dei muscoli cervicali e delle spalle.

    In particolar modo, ad essere sempre particolarmente contratto è il muscolo trapezio, che simpaticamente spesso definiamo il “cordone a lato del collo”.

    Anche se l’infiammazione di un nervo cervicale ad opera di un’ernia è assolutamente possibile, nella maggioranza dei casi parliamo di “semplice”, ma non per questo meno dolorosa, tensione muscolare.

     

     

    I sintomi dell’infiammazione dei muscoli e dei nervi del collo

    Nervi del collo infiammati

    I sintomi tipici dei “nervi del collo infiammati” (che poi è di solito di un singolo nervo) li abbiamo già visti, e sono:

    • dolore ad un braccio
    • mancanza di sensibilità
    • mancanza di forza

    Ma abbiamo visto anche che questa è la situazione MENO comune, e che molto più spesso parliamo di forte tensione dei muscoli cervicali.

    Quando i muscoli cervicali sono eccessivamente tesi e contratti, i tipici sintomi sono:

    Come vedi, la “semplice” tensione muscolare ha sicuramente più sintomi che la vera e propria infiammazione dei nervi.

    Questo è perché si tratta di una situazione con una causa particolare, che vediamo nel prossimo paragrafo.

     

     

    Qual è la causa dei nervi del collo infiammati?

    Quando parliamo di infiammazione cervicale, spesso pensiamo che sia dovuta alla nostra postura, ai movimenti che facciamo e alle posizioni che teniamo.

    In realtà, soprattutto in questi casi, la componente “posturale” del disturbo è soltanto un piccolissimo pezzetto del puzzle.

    Se il problema fosse solo quello, avremmo i sintomi della “piccola infiammazione cervicale localizzata”, ovvero:

    • dolore in una area del collo molto circoscritta
    • problemi in un movimento ben preciso, e non in tutti gli altri

    La situazione di cui stiamo parlando qui è invece molto diversa: è una tensione uniforme, che spesso non è legata a nessun movimento in particolare.

    Questo perché la causa principale della eccessiva tensione muscolare è uno stato di eccessiva tensione del sistema nervoso.

    In pratica, chi ha questi sintomi ha un cervello sempre e costantemente “sull’attenti”, che si trova sempre in una situazione di “potenziale pericolo”.

    Quando il cervello percepisce che c’è un potenziale pericolo o stress, aumenta lo stato di tensione generale, e ovviamente anche quello dei muscoli.

    Il problema è che per queste persone lo stato di tensione è perenne, anche quando sono a riposo: i loro muscoli non hanno mai un momento di relax, e finiscono con lo sviluppare una rigidità cronica.

    Quando il nostro corpo accumula un eccesso di stress e tensione nervosa, i muscoli cervicali sono i primi a farne le spese, ed è esattamente questa la situazione di cui stiamo parlando.

    Essendo il sistema nervoso una componente importante del problema, ecco che diventa molto più logico aspettarsi anche sintomi come sbandamenti, difficoltà di concentrazione, disturbi visivi

     

     

    Come rilassare i muscoli (ma anche i nervi) del collo

    Bene, fino qui abbiamo visto una serie di cose interessanti:

    • abbiamo capito che non sono quasi mai i nervi ad essere realmente infiammati, ma i muscoli
    • abbiamo scoperto che una delle cause principali del problema è l’eccesso di tensione nervosa, accumulato e prolungato nel tempo

    Ora ci rimane da scoprire come risolvere la situazione, possibilmente in modo definitivo!

    Capita infatti molto di frequente che chi avverte questi sintomi si rivolga a terapie manuali come il massaggio, l’osteopatia, la chiropratica…

    Nella maggior parte dei casi, i risultati che si ottengono sono estremamente temporanei, perché nessun trattamento manuale può:

    • cambiare il modo in cui i nostri muscoli lavorano
    • agire sulla stato di tensione
    • fare in modo che i risultati siano stabili, perché il nostro corpo ha effettivamente imparato qualcosa

    La soluzione per avere benefici a medio e lungo termine è sempre un piano di rieducazione completo e ben organizzato.

    Ora ti spiegherò come deve essere composto questo piano, ovvero i princìpi fondamentali ed i consigli da seguire subito.

    Ma se vuoi già da ora un piano che ti dia delle indicazioni precise e adattabili al tuo caso, non lasciarti sfuggire il mio corso Cervicale STOP!

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      #1 Esercizi di distensione e allungamento dei muscoli cervicali

      In ultima analisi, quello che succede è un eccessivo accumulo di “input di tensione” nei confronti dei nostri muscoli, in particolar modo del trapezio.

      Ecco perché dobbiamo imporre una serie di “input di rilassamento“, principalmente attraverso l’allungamento muscolare.

      Ecco un semplice esempio di uno degli esercizi di allungamento più famosi:

       

      #2 Esercizi di rinforzo e vascolarizzazione muscolare

      Quando si parla di disturbi cervicali da tensione, gli esercizi “attivi”, ovvero che mettono in movimento il muscolo, sono un ingrediente fondamentale.

      Ingrediente che spesso viene tralasciato perché quando li si esegue, a volte sembra che i muscoli si irrigidiscano ulteriormente.

      In realtà non è così: prova ad eseguire questo esercizi per 15-20 ripetizioni, ripetendo 2-3 serie e assicurandoti di fermarti in caso tu inizi a sentire stanchezza muscolare.

      Dopo 4-5 minuti i muscoli saranno più rilassati, grazie all’effetto di vascolarizzazione legato al movimento:

       

      #3 Attività fisica strategica

      Molte persone che hanno sintomi come quelli che ho descritto stanno meglio dopo aver fatto attività fisica di qualsiasi genere.

      Il motivo è molto semplice: dopo l’attività fisica abbiamo un fisiologico processo di rilassamento del sistema nervoso, che abbiamo visto essere uno dei principali attori in gioco.

      Ecco che l’attività fisica può essere un grande aiuto in questi casi, a patto che:

      • venga eseguita nella prima parte della giornata (fino alle 14 circa al massimo)
      • sia abbastanza intensa da creare un buon livello di stanchezza
      • non duri più di 30-45 minuti (altrimenti vuol dire che non è abbastanza intensa)

       

       

      Conclusione

      Ci sarebbero molte altre cose da dire a riguardo di questo complesso problema, ma i capisaldi sono sicuramente quelli che ho esposto in questo articolo.

      Ora dovresti avere una idea precisa delle cause del problema, e di cosa è necessario fare per risolverlo davvero, ed avere risultati nel medio-lungo termine.

      Per evitare confusionari fai-da-te, ti invito ancora una volta ad accedere alle lezioni di PROVA GRATUITA del mio corso online Cervicale STOP!: è un sistema davvero estremamente comodo ed efficace, che saprà aiutarti da subito.

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      Buon “allenamento cervicale”!

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      Marcello Chiapponi

      Marcello Chiapponi

      Ciao, sono Marcello Chiapponi, fisioterapista e personal trainer, responsabile del sito.

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