L’artrosi cervicale è un problema piuttosto “insidioso”, che può essere alla base di numerosi sintomi, alcuni davvero difficili da sopportare, e soprattutto difficili da inquadrare.
Fino a che si tratta di sintomi come il dolore o la rigidità dei movimenti del collo, nulla di strano: è piuttosto intuitivo ricondurre questi problemi a “qualcosa che non va” a livello delle vertebre cervicali.
Ma quando avverti una sensazione di disequilibrio, oppure disturbi della vista, oppure se hai sintomi neurovegetativi (tra poco capirai quali sono)…. può essere difficile sia conviverci sia capire se “la cervicale” sia davvero la causa scatenante.
In questo articolo parliamo di sintomi dell’artrosi cervicale: vedremo quali sono quelli più comuni (ed intuitivi), e soprattutto vedremo i sintomi “meno comuni”.
Ovviamente non mi limiterò a descrivere i sintomi ed il perchè possano essere legati all’artrosi cervicale, ma ti proporrò dei rimedi efficaci che potrai applicare da subito.
Ok, partiamo con due nozioni di base riguardo al problema: non saltare il paragrafo, è importante !
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Indice dell’articolo
- Cos’è l’artrosi cervicale: un problema che a volte non è un problema
- Quali sono le cause dell’artrosi cervicale (importante saperle per comprendere i sintomi!)
- I sintomi dell’artrosi cervicale: dolore, rigidità, mal di testa
- I sintomi complessi dell’artrosi cervicale: vertigini, disturbi neurovegetativi, disturbi della vista, nausea
- Come capire se è l’artrosi cervicale a causare i tuoi sintomi
- Come si può curare l’artrosi cervicale e liberarsi dei sintomi?
- Esercizi mirati per l’artrosi cervicale: la soluzione più efficace nel medio termine
- Gli integratori possono aiutare contro l’artrosi cervicale?
- Conclusione
Cos’è l’artrosi cervicale: un problema che a volte non è un problema
Se vuoi capire bene di cosa stiamo parlando, ti consiglio il mio articolo sull’artrosi cervicale: in questo articolo parleremo principalmente dei sintomi e del perchè li puoi avvertire.
Detta in due parole, puoi visualizzare l’artrosi cervicale come una sorta di “usura” delle vertebre cervicali: un po’ come se fossero arrugginite, insomma.
Come in tutte le articolazioni, anche tra una vertebra e l’altra ci sono strati di cartilagine che ne permettono lo scorrimento.
Spesso questa cartilagine si usura e si riduce in volume: a quel punto gli spazi tra le vertebre si riducono, e possono comparire micro-calcificazioni, chiamate osteofiti o becchi osteofitici.
E fino a qui non ci sarebbe niente di strano: le vertebre cervicali hanno qualche problema, quindi i sintomi sono causati da quello.
E invece….non è così semplice!
L’artrosi cervicale è un riscontro MOLTO comune: talmente comune che lo si può ritrovare in persone di 25-30 anni che non hanno nessun tipo di sintomo.
Tantissimi studi hanno dimostrato come non esista nessuna correlazione tra il grado di artrosi ed i sintomi che la persona avverte.
Questi dati ti danno un’informazione MOLTO importante: anche se ti hanno riscontrato artrosi cervicale, non è detto che questa sia una condanna ad avvertire i sintomi per sempre.
Come hai visto, ci sono moltissime persone che ce l’hanno e neppure sanno di averla.
Ma se stai leggendo questo articolo, rientri in quei casi che si ricordano bene di avere un problema cervicale, giusto?
E allora proseguiamo, cercando di capire come hai fatto a finire in questo guaio: nel prossimo paragrafo comincerai a capire il perchè avverti certi sintomi, poi li vedremo uno per uno.
Quali sono le cause dell’artrosi cervicale (importante saperle per comprendere i sintomi!)
Una piccola premessa: l’artrosi cervicale può rappresentare il normale e fisiologico “invecchiamento” della colonna vertebrale.
Prendi 100 persone sopra gli 80 anni, senza nessuna storia di dolore al collo, e fagli una lastra: riscontrerai artrosi nel 99% dei casi.
I problemi sono sicuramente maggiori se si sviluppa una artrosi significativa ben prima degli 80 anni, cioè tra i 20 ed i 50.
Le cause dell’artrosi cervicale “problematica” possono essere di due tipi:
- genetiche (le tue cartilagini sono deboli e si usurano facilmente)
- acquisite (fattori relativi alla tua vita che hanno accelerato l’usura)
Le cause “genetiche” sono facili da capire: i tuoi tessuti cartilaginei possono essere più deboli del dovuto, e di conseguenza si usurano prima del tempo.
Bella fregatura sicuramente, ma non ti preoccupare: anche in quel caso potrai trarre beneficio dalle strategie che ti proporrò più avanti.
Le cause “acquisite” sono molto più interessanti, perché sono pienamente sotto il nostro controllo.
Si tratta di fattori che possono aumentare drasticamente lo stato di contrattura dei nostri muscoli cervicali.
Più aumenta lo stato di contrattura dei muscoli, più le vertebre sono costrette a lavorare in compressione, sviluppando una usura maggiore del dovuto.
Di questi fattori ne ho già parlato in quasi tutti i miei articoli sul disturbo cervicale.
Li possiamo dividere in 3 gruppi:
- problemi “posturali“
- cause “metaboliche“
- fattori legati allo “stress nervoso“
Vediamole rapidamente: è qui che capirai perché all’artrosi cervicale possono associarsi così tanti sintomi
#1 Cause “posturali” o comunque legate al movimento
Qui non c’è da soffermarsi più di tanto: sappiamo tutti che il modo in cui ci muoviamo (o il modo in cui NON ci muoviamo) può incidere sulla salute delle nostre ossa.
C’è da dire però una cosa: spesso questi fattori vengono sopravvalutati, come ha sottolineato il mio collega canadese Paul Igraham in un suo splendido articolo sulla postura (in inglese, naturalmente).
Seppure gli aspetti posturali siano importanti, è ben difficile che le posizioni che tieni possano essere le uniche responsabili dell’usura del tuo scheletro.
Se ti va di approfondire l’argomento, leggi il mio articolo sul come migliorare la postura.
#2 Cause “metaboliche”
Molto interessanti e meno noti sono i collegamenti tra artrosi e problemi del metabolismo.
Alcune ricerche indicano una certa correlazione tra l’infiammazione articolare ed il diabete di tipo II, mentre altre sottolineano marcate associazioni con il livello di grassi e colesterolo nel sangue.
Nel mio articolo sul Nervo Vago ho spiegato le connessioni tra disturbo cervicale e metabolismo, che sono davvero tante.
Anche senza andare nelle patologie vere e proprie, è facile intuire che il cibo che mangiamo possa influenzare la qualità dei nostri tessuti, muscoli e cartilagini in primis.
Una alimentazione poco curata può contribuire al processo di artrosi, o in generale al dolore muscolo scheletrico?
Ben più che probabile, anche se non ci sono dati certi: basta pensare a quante persone vedono sparire dolori in modo inaspettato soltanto con la dieta.
Questi collegamenti spiegano perché insieme all’artrosi cervicale si possano avere sintomi come nausea e disturbi della digestione: non è detto che siano disturbi collegati tra loro, ma spesso viaggiano assieme.
#3 Cause legate ad ansia e stress
Qui ci piace vincere facile.
Non è sicuramente un mistero che tutto ciò che gravita attorno all’ambito dello “stress” possa aumentare drasticamente la tensione dei nostri muscoli cervicali.
Se ti interessa, ho parlato approfonditamente dell’argomento “cervicale e stress” in questo articolo. Ho inoltre raccontato questo caso studio.
Lo stress può aumentare la tensione dei muscoli, e favorire quindi una usura precoce delle vertebre: fin qui niente di strano.
Qui c’è da notare però due cose MOLTO importanti:
- l’aumento di tensione dei muscoli è solo UNO dei problemi causati da ansia e stress. Se leggi il mio articolo sui sintomi dello stress, capirai che ci sono molti dei sintomi che normalmente attribuiamo “alla cervicale”
- se i muscoli cervicali sono troppo contratti per problemi di movimento, in genere non c’è altro che rigidità e dolore. Se il problema è l’eccesso di stress, le stesse contratture danno vita a sintomi molto più complessi.
I sintomi dell’artrosi cervicale: dolore, rigidità, mal di testa
I sintomi che vediamo adesso sono assolutamente semplici da mettere in correlazione con l’artrosi cervicale, perchè legati strettamente al movimento.
Meno scontati sono i sintomi che vedremo dopo.
#1 Il dolore
Se le cartilagini sono eccessivamente consumate, si possono creare degli eccessivi attriti tra una vertebra e l’altra, causando dolore.
Al nostro corpo questa situazione non piace, e cerca di tamponare: ecco che i muscoli si irrigidiscono per evitare troppe sollecitazioni.
Questa situazione ovviamente si accompagna a dolore vertebrale e a dolore muscolare da eccessiva contrattura.
#2 La rigidità
Come dicevo prima, quando il corpo avverte che qualcosa non va a livello delle cartilagini, cerca di correre ai ripari per evitare ulteriori usure.
Di conseguenza i movimenti del collo vengono limitati per evitare che ci siano eccessive sollecitazioni, che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione delle cartilagini.
Ecco perché ti puoi ritrovare con la mobilità del collo particolarmente limitata: per fortuna che le automobili hanno gli specchietti retrovisori!
#3 Mal di testa
Anche qui, ho parlato approfonditamente dell’argomento “cervicale e mal di testa” nei miei articoli sulla cefalea tensiva e sull’emicrania cervicale.
In sintesi: tra infiammazione cervicale e mal di testa ci sono grandi collegamenti.
Due sono i più importanti:
- quello muscolare: dove finiscono i muscoli cervicali, iniziano quelli del cranio. Di conseguenza, uno stato di forte tensione dei muscoli cervicali si può tradurre in una cefalea tensiva
- quello articolare: alcune articolazioni cervicali (soprattutto quelle delle prime tre vertebre) proiettano il dolore direttamente in varie aree del cranio. Se vuoi sapere quali, guarda questa mappa di corrispondenze tra vertebre cervicali e mal di testa
I sintomi complessi dell’artrosi cervicale: vertigini, disturbi neurovegetativi, disturbi della vista, nausea
Ci sono una serie di sintomi dell’artrosi cervicale che sono un po’ meno “intuitivi”: non si è mai certi che il problema sia davvero quello, sono sintomi difficili da descrivere e da inquadrare…
Cerchiamo di capire quali altri sintomi riferisce solitamente chi soffre di disturbi cervicali, e quale può essere una spiegazione a questi sintomi.
#1 Vertigini e sensazione di sbandamento
Chi ha artrosi cervicale riferisce spesso vertigini e sensazione di sbandamento.
Questo sintomo è molto difficile da sopportare e non semplice da risolvere: se vuoi approfondirlo, ho scritto un articolo proprio sulle vertigini ad origine cervicale.
Nel caso specifico dell’artrosi cervicale, spiegare il meccanismo che provoca vertigini è abbastanza semplice:
- l’artrosi è un problema delle articolazioni vertebrali
- le articolazioni delle vertebre cervicali forniscono al cervello le informazioni sulla posizione della testa
- se le articolazioni sono infiammate, le informazioni al cervello arrivano “distorte” e la persona non si sente in equilibrio
La sensazione più comune che le persone riferiscono è quella di “sentirsi in barca”.
È un sintomo che per essere risolto occorre impegno e pazienza: rinforzando i muscoli e stimolando la mobilità delle articolazioni la situazione può assolutamente migliorare.
Prima che una articolazione artrosica abbia raggiunto un effettivo miglioramento, possono però passare diverse settimane.
Gli esercizi che troverai in fondo all’articolo possono esserti sicuramente utili a riguardo.
#2 Disturbi neurovegetativi
Per “disturbi neurovegetativi” si intendono una serie di sintomi riconducibili al sistema nervoso autonomo, quello che svolge tutte le funzioni di cui noi non ci accorgiamo.
Questi sintomi possono essere davvero i più svariati, ma vale la pena citare:
- sudorazione eccessiva
- vampate di calore o, al contrario, freddo sproporzionato
- nausea
- sensazioni di prurito o formicolii non ben definiti
- gonfiori di stomaco o intestino
Davvero tutti questi sintomi possono essere ricondotti ad un problema cervicale, in particolar modo all’artrosi?
La questione è sicuramente controversa, ma ci sono abbastanza prove per dire che alcuni disturbi neurovegetativi siano causati da problematiche cervicali.
Il motivo fondamentale per cui questo può accadere è il forte rapporto tra strutture cervicali e nervo vago.
Il nervo vago è un nervo (anzi, una coppia di nervi) che parte dalla base del cranio e decorre anteriormente al tratto cervicale, per poi innervare tutti gli organi.
È responsabile di un gran numero di funzioni neuro-vegetative.
Uno stato di eccessiva contrattura dei muscoli cervicali, tipico dell’artrosi, può creare delle sollecitazioni anomale a uno o ad entrambi i nervi vaghi.
Di conseguenza, si può avere la comparsa di sintomi come quelli elencati precedentemente.
Se vuoi saperne di più, leggi il mio articolo sui problemi riconducibili al nervo vago.
#3 Disturbi della vista
Una sensazione riferita molto di frequente da chi ha disturbi cervicali è quella di “vista offuscata”.
Non si tratta di un vero e proprio problema di competenza oculistica: infatti queste persone passano sempre indenni le eventuali visite oculistiche che fanno.
Ma allora….è la cervicale che mi provoca i problemi alla vista?
Anche qui, non è cosi semplice, e anche qui se vuoi c’è l’articolo di approfondimento.
In ogni caso si, ci sono dei collegamenti e sono legati alla forte vicinanza delle prime vertebre cervicali con un importante centro nervoso, il tronco dell’encefalo.
All’interno del tronco dell’encefalo ci sono nuclei molto importanti, tra cui quello della vista.
Come capire se è l’artrosi cervicale a causare i tuoi sintomi
Ho fatto una risonanza e mi hanno trovato l’artrosi cervicale ed una discopatia C5-C6 o C6-C7, i miei sintomi dipendono da questo?
Magari si potesse dire con certezza.
Artrosi e discopatie si riscontrano anche nella popolazione perfettamente sana, quindi è impossibile stabilire se c’è una correlazione con i tuoi sintomi.
Il modo più sicuro di capire la situazione, secondo la mia esperienza, è quello di accertarla “ex post”.
Detto in parole semplici: se hai una serie di sintomi tra quelli elencati, ma la loro origine cervicale è ancora dubbia, ti conviene cercare di migliorare lo stato di vertebre e muscoli cervicali, e capire se i sintomi migliorano.
Un po’ spartano, ma funziona.
E come facciamo a migliorare lo stato di vertebre e muscoli cervicali?
Lo vediamo nel prossimo paragrafo.
Come si può curare l’artrosi cervicale e liberarsi dei sintomi?
Qual è la cura più efficace per l’artrosi cervicale?
Se lo chiedi a 10 medici, ti diranno 10 cose diverse.
Non parliamo del fare la stessa domanda ai miei colleghi fisioterapisti: otterresti ancora più versioni diverse.
Questo perchè ognuno ha un suo approccio, a seconda delle sue preferenze.
Paradossalmente, gli approcci “standard”, consigliati dalle linee guida internazionali, sono quelli MENO utilizzati.
Per l’artrosi cervicale vengono proposte manipolazioni, massaggi, tecar, integratori, e chi più ne ha più ne metta.
Tutte queste cose….. possono aiutare?
Molto probabilmente si, non c’è nessun dubbio, altrimenti non le farebbe nessuno.
Sta di fatto però che nessuno degli approcci che vanno per la maggiore è davvero riuscito a fornire delle vere prove scientifiche di efficacia.
Ecco che per cercare di migliorare i sintomi dell’artrosi cervicale è a mio avviso molto meglio tenersi su un approccio SEMPLICE, basato su ciò di cui siamo davvero sicuri.
E questo approccio te lo mostrerò nel prossimo paragrafo.
Esercizi mirati per l’artrosi cervicale: la soluzione più efficace nel medio termine
L’approccio che ti sto per descrivere, e di cui vedremo alcuni esempi, è tratto dalla mia video guida Cervicale STOP!.
Cervicale STOP! è il più completo strumento che tu possa avere a disposizione per curare al meglio il tuo disturbo cervicale.
Iscriviti alla DEMO GRATUITA compilando il modulo qui sotto!
L’esercizio mirato, applicato con constanza, è in assoluto la strada che dà le maggiori garanzie.
Questo perchè agiamo sui meccanismi più critici del problema “artrosi cervicale”:
- la perdita di mobilità, che noi andremo a stimolare con movimenti appositi
- l’irrigidimento muscolare, al quale cercheremo di porre rimedio al meglio delle possibilità, tramite allungamenti selettivi
Bene, allora vediamo due esercizi che ritengo molto utili in caso di artrosi cervicale : la mobilizzazione e l’allungamento del trapezio.
Provali tutti i giorni per un periodo minimo di 15 giorni, per capire se ti sono di aiuto o meno: in realtà già dopo 2-3 giorni avvertirai la differenza (ma dipende dal grado di artrosi)
Se poi ti interessano degli esercizi mirati e personalizzati, li potrai trovare con le procedure di auto-valutazione della mia guida Cervicale STOP!, della quale puoi scaricare la DEMO GRATUITA cliccando QUI.
Esercizio #1: mobilizzazioni del tratto cervicale
Esercizio #2: allungamento del trapezio
Gli integratori possono aiutare contro l’artrosi cervicale?
Al momento non abbiamo vere prove scientifiche di efficacia praticamente di nessun integratore in commercio (no, mi spiace, il fatto che tuo cugino prenda l’estratto di curcuma dell’Himalaya e stia benissimo non è una prova scientifica).
Nonostante ciò, l’Italia detiene il non invidiabile primato europeo per consumo di integratori: la notizia è stata pubblicata in aprile 2018 su L’Espresso.
Detto questo… gli integratori sono tutti da buttare?
Non bisogna esagerare dall’altra parte: di fatto, alcuni integratori possono rivelarsi utili, se usati con buon senso.
In questo caso “buon senso” significa non sperare che da soli possano fare qualcosa: occorre sempre anche un piano rieducativo muscolare, come gli esercizi che abbiamo visto poco fa.
Cosa ritengo più utile? Ahimè, i soliti due.
#1 Magnesio supremo
Il magnesio ha una ben nota proprietà miorilassante, e pochissime controindicazioni.
Può essere un coadiuvante agli esercizi, nel tentativo di rilasciare i muscoli eccessivamente contratti.
Personalmente consiglio spesso quello della foto qui sotto.
#2 Omega 3
Abbiamo visto prima come ci sia una certa correlazione tra artrosi e livello di lipidi nel sangue.
C’è anche una grossa associazione tra livello di lipidi nel sangue e stato infiammatorio generale dell’organismo.
Gli acidi grassi Omega 3 sono un aiuto molto forte in tal senso: integrarli può significativamente ridurre lo stato infiammatorio, e quindi il dolore in generale.
È facile trovare al supermercato integratori di Omega 3 di bassa qualità, le cui proprietà nutrizionali sono decisamente inferiori rispetto al prodotto che vedi nell’immagine qui sotto.
Consiglio: piuttosto che un integratore di bassa qualità, molto meglio nessun integratore.
Conclusione
L’artrosi cervicale è un problema molto comune, e può avere conseguenze che limitano la qualità di vita della persona.
Anche se di fatto non è possibile far ricrescere le cartilagini, ristabilire una buona situazione articolare e muscolare tramite gli esercizi mirati che hai visto (e quelli che trovi nella mia guida) è la miglior garanzia di benessere a lungo termine.
Se hai bisogno di qualche chiarimento, scrivimi dalla pagina Contatti!