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Ritenzione idrica: quando la causa è lo stress

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Annalisa Caravaggi

Biologa nutrizionista

Per ritenzione idrica si intende la tendenza dell’organismo ad accumulare liquidi negli spazi interstiziali, ovvero tra cellula e cellula, provocando così gonfiori più o meno evidenti detti edemi, spesso diffusi in zone caratteristiche: addome, glutei, cosce.

Questo problema può avere differenti origini e cause:

  • alimentare: legata a diete troppo ricche di cibi ipersodici (formaggi stagionati, insaccati, cibi confezionati, ecc.) oppure ad alcune intolleranze;
  • utilizzo di farmaci: antinfiammatori, anticoncezionali orali, cortisonici, ecc.;
  • problemi circolatori: disturbi nel microcircolo ematico e linfatico sono responsabili del ristagno di liquidi tra cellule;
  • alcune patologie: insufficienza renale e cardiaca, patologie epatiche, ipertensione arteriosa, patologie alla vescica, ecc.
  • sovrappeso: rallenta la diuresi e favorisce la ritenzione idrica;
  • stress e disturbi correlati.

La ritenzione idrica colpisce maggiormente le donne, a causa di fattori ormonali e per la minor efficienza del circolo linfatico.

Tuttavia anche nell’uomo si possono riscontrare casi di accumulo dei liquidi, spesso dovuti a scarso introito di acqua o a diete ipersodiche.

Come scoprirai in questo articolo, c’è però un grosso legame tra ritenzione idrica (o in generale gonfiore alle gambe), stress e infiammazione.

 

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Gonfiore e ritenzione idrica “da stress”

La ritenzione idrica è un problema molto comune, ma pochi conoscono i collegamenti tra ritenzione idrica, stress e infiammazione.

L’acqua viene introdotta nel nostro corpo attraverso cibi e bevande, oltre ad essere in parte prodotta da processi metabolici e dall’ossidazione dei nutrienti.

Il bilancio idrico nel nostro corpo è regolato da due componenti importanti:

  1. Centro della sete: ha sede nell’ipotalamo e viene stimolato da alte concentrazioni di sodio nell’organismo.
  2. Ormone antidiuretico (ADH): prodotto dall’ipotalamo, stimola il rene a trattenere acqua, al fine di prevenire la disidratazione.

L’esposizione prolungata a stress psico-fisico può portare ad aumento dei livelli di ADH, con conseguente eccessivo accumulo di liquidi e diminuzione delle perdite attraverso urine e sudorazione.

Lo stress cronico e l’infiammazione ad esso correlata sono in genere sempre associati ad alti livelli di acqua extracellulare e gonfiori in diversi aree del corpo.

Se ci pensi, è lo stesso meccanismo che si verifica nelle infiammazioni acute locali, come ad esempio il dolore al ginocchio.

In caso di infiammazione al ginocchio, è comune vedere che questo si gonfi e si riempia di liquidi.

Qui non parliamo di infiammazione “locale” come quella del ginocchio, ma dello stato infiammatorio generale di tutto il nostro corpo.

Il percorso rimane comunque lo stesso: stress – infiammazione – gonfiore e ritenzione di liquidi

 

 

Rimedi per la ritenzione idrica

Per ridurre o prevenire il fastidioso problema della ritenzione idrica e dei gonfiori, ci sono diverse cose da fare, trattandosi di un problema multifattoriale.

Parliamo principalmente di:

  • Alimentazione corretta
  • Adeguato apporto idrico
  • Attività fisica regolare
  • Moderato (laddove possibile) utilizzo di farmaci.

 

Vediamo ora alcuni consigli e linee guida generali per i punti elencati sopra.

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Alimentazione corretta:

L’elemento chiave da moderare in termini di assunzione è ovviamente il sodio, limitando  l’apporto di cibi come: formaggi stagionati, cibi industriali e/o confezionati, insaccati, dadi da cucina, snack, sale da cucina.

È fondamentale aumentare consumo di frutta e verdura fresca, ricche di fibre e acqua, con particolare riferimento alle varietà  ricche in potassio, antagonista del sodio come: pomodori, cetrioli, peperoni, finocchi, kiwi, banane, cocomero.

Anche l’apporto di magnesio e calcio con l’alimentazione deve essere adeguato, questi elementi insieme al potassio aiutano ad eliminare il sodio in eccesso, pertanto la dieta dovrà fornirne in quantità adeguata, per esempio tramite latticini e frutta secca.

 

Bilancio idrico:

Molti soggetti sottovalutano l’importanza di bere adeguate quantità di acqua durante il giorno, se le quantità di liquidi introdotti sono ridotte l’organismo si difende sintetizzando maggiori livelli di ADH e favorendo l’ulteriore accumulo di liquidi. Il fabbisogno idrico nell’adulto è pari a circa 1 ml di acqua per kcal introdotta, importanti variazioni sono tuttavia legate all’età, allo stato di salute e alle condizioni fisiologiche. Le donne in gravidanza e allattamento e durante il periodo del ciclo mestruale manifestano un aumento del fabbisogno idrico.

Alcuni rimedi farmacologici e fitoterapici possono aiutare ad eliminare i liquidi in eccesso, come integratori e tisane a base di betulla, finocchio, tiglio, tarassaco.

 

Attività fisica:

I principali alleati contro la ritenzione idrica ed il gonfiore sono:

  • minore stato di tensione dei muscoli, in modo da ridurre i fenomeni di accumulo
  • un buon volume muscolare (muscolo e ritenzione idrica sono inversamente proporzionali)
  • una buona postura, per evitare ristagni circolatori

Ecco che l’attività fisica corretta è quella che alterna:

  • stretching e mobilità
  • rinforzo anaerobico vero e proprio
  • miglioramento posturale

Sono invece quasi del tutto inutili le attività che paradossalmente vengono consigliate più spesso: la camminata, la bici e le attività aerobiche in genere.

Nessuno dice che siano “sbagliate” o “da evitare” (sarebbe una esagerazione): semplicemente non sono utili allo scopo.

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista, trainer e responsabile del sito

2 risposte

  1. Nel corso di una estenuante gara podistica di 350 km ( tour de geants) in Val d’Aosta , che dura diversi giorni, al terzo giorno una giovane partecipante presenta un enorme accumulo di liquidi con aumento di peso ed edema diffuso nonostante urinasse in modo regolare e di fosse idratata ( forse non abbastanza). Presentava anche ipokaliemia ( 2.5 ). Lo stress e l insufficiente idratazione potrebbero aver causato un incremento abnorme dell ADH che ha prodotto la ritenzione idrica?

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D.ssa Annalisa Caravaggi

Annalisa Caravaggi

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