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Sintomi della menopausa: come ridurli con la dieta

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Annalisa Caravaggi

Biologa nutrizionista

I sintomi tipici della menopausa danno luogo a scene a volte ….”pittoresche”: mi ricordo di una volta in cui ho aperto la porta della sala d’aspetto e ho visto una mia paziente accaldata che mi aspettava sotto la finestra aperta.

Niente di male, non fosse che eravamo in pieno Gennaio…

Le vampate di calore fanno questo e altro, ma non sono sicuramente l’unico sintomo fastidioso di questo periodo cruciale: che dire degli sbalzi di umore che possono trasformare una piccola discussione in una tragedia familiare da telenovela brasiliana?

Per non parlare dell’aspetto forse in assoluto più fastidioso: mangi le stesse cose di prima, eppure vedi il grasso che avanza, per lo più in punti dove non lo avevi mai accumulato prima.

Questa è la menopausa, periodo dal quale è difficile uscire completamente “indenni”.

Non ti preoccupare: a tutto c’è un rimedio.

In questo articolo ti spiegherò come mai alcune donne avvertono alcuni sintomi mentre altre ne avvertono altri completamente diversi.

Ti spiegherò anche come migliorarli con lo strumento più potente che abbiamo a disposizione: l’alimentazione.

 

PS le indicazioni che vedi sono tratte dalla mia guida completa all’alimentazione in menopausa, che ti permetterà di individuare con precisione il tuo profilo e ti fornirà un piano alimentare ad hoc.

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Indice dell’articolo


 

Quali sono i sintomi della menopausa e perchè si hanno

 

I sintomi sono sicuramente una delle prime “spie” che ti permettono di capire che la menopausa sta arrivando.

Tipicamente si avvertono i sintomi che ti elencherò ora, ma non tutte le donne hanno gli stessi problemi: tra poco ti spiegherò il perchè.

I sintomi più comuni sono:

  • aumento di peso e ritenzione idrica (con aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori)
  • disturbi gastroenterici
  • incontinenza e disturbi dell’area genitourinaria
  • comparsa di allergie/intolleranze
  • disturbi del sonno
  • sbalzi d’umore frequenti
  • vampate di calore

I sintomi sono per lo più provocati da fattori ormonali: calano i famosissimi estrogeni, e possono subentrare alcuni “colleghi” che prima non si facevano sentire così tanto, come ad esempio cortisolo ed insulina.

Gli ormoni hanno un impatto potentissimo sia sui sintomi che avverti sia sulla forma del tuo corpo, cioè sui punti in cui accumuli grasso.

Questo collegamento tra ormoni e forma del corpo è talmente forte che ci ho scritto un piccolo manuale, si chiama “Sovrappeso e forma del corpo: riaccendi il metabolismo seguendo i tuoi ormoni”.

Siccome l’ ”assetto” ormonale è diverso per ciascuno di noi, puoi facilmente capire che gli ormoni non si stravolgono allo stesso modo per tutte: ecco perchè in alcune donne predominano le vampate, in altre l’accumulo del grasso, in altre il disturbo del sonno….

A seconda di come si modificano i tuoi  ormoni, possiamo definire 4 “forme” tipiche di donna in menopausa.

Tra un attimo ti spiegherò quali sono queste forme, i sintomi ad esse associati e, cosa ancora più importante, come si possono gestire al meglio i singoli casi con l’alimentazione.

Il piano nutrizionale completo e preciso per ciascun profilo si trova nella mia guida “Nutrirsi in menopausa”.

 

Forma #1: grasso su viso, addome e scapole

La donna con la FORMA N. 1 tende ad accumulare grasso nella parte superiore del corpo (viso, addome, zona tra le scapole).

I responsabili di questo sgradito cambiamento sono due ormoni chiamati cortisolo ed insulina, che in questi soggetti tendono ad aumentare.

Cortisolo ed insulina sono due ormoni che hanno il compito di regolare il livello degli zuccheri nel sangue: più il livello è alto, più è facile che questi zuccheri si convertano in grasso, dato che la glicemia non può aumentare troppo.

Il viso, l’addome e la zona tra le scapole sono più ricche di recettori per il cortisolo, ed ecco perchè il grasso si accumula lì.

A causa di questo andamento ormonale, sono donne che tendono a sviluppare diabete e malattie cardiovascolari (perchè aumenta spesso il colesterolo e il grasso viscerale).

Anche se la tua glicemia è “a posto”, è facile che tenda comunque a portarsi verso i valori superiori (90-100), il che ti dice che il tuo corpo gestisce gli zuccheri con difficoltà.

 

Forma n 1: cosa fare

Dato che il problema è la tendenza all’aumento della glicemia, il consiglio migliore è sicuramente quello di assumere per lo più alimenti a basso indice glicemico.

Detto in pratica: se mangi alimenti che tendono a far salire la glicemia (cibi industrializzati, farine raffinate, alimenti ricchi di zuccheri semplici, ecc.) metterai in difficoltà il tuo corpo, che dovrà convertire l’eccesso di zuccheri in grasso (riuscendoci tra l’altro solo in parte).

Più gli alimenti che mangi sono a basso impatto glicemico, meglio è: consulta questa tabella per vedere il carico glicemico dei vari alimenti.

Cos’altro puoi fare poi per aiutare a ridurre il livello di zuccheri nel sangue?

Risposta scontata: l’attività fisica, ma fatta nel modo giusto, come spiego nel mio articolo.

Se vuoi un piano alimentare completo, ti rimando sicuramente alla mia guida.

 

Forma #2: addome “globoso” e “maniglie dell’amore”

La FORMA N 2 è tipica di donne che entrano in menopausa abbastanza presto (43-44 anni), ed ha come “segno” tipico l’accumulo di grasso sull’addome, che diventa tondeggiante e con abbondanti “maniglie dell’amore”.

In questo caso, la ghiandola che riduce maggiormente la sua attività è la tiroide, anche se spesso non si finisce in un vero e proprio ipotiroidismo (che è una patologia).

Semplicemente, la tiroide produce una quantità di ormoni inferiore a quanto ne facesse prima, e tanto basta per avvertire un generale senso di stanchezza, che segnala un vero e proprio indebolimento del corpo.

Infatti, spesso queste donne presentano perdita di tono dei muscoli e anche perdita di “robustezza” delle ossa (osteoporosi).

Anche la digestione può rallentare, dato che perdono tonicità anche ai muscoli che muovono stomaco ed intestino.

 

Forma n 2: cosa fare

Ci sono una serie di alimenti i quali, per loro caratteristiche, possono rallentare la funzionalità tiroidea: questi alimenti sono quindi da evitare il più possibile, dato che la tiroide lavora già poco.

Gli alimenti da limitare sono:

  • crucifere (ovvero cavoli, cavolfiori, verze, broccoli)
  • latte
  • alimenti ricchi di glutine
  • soia e derivati

In queste donne, seguire una dieta con limitato apporto di glutine (non una dieta da celiaci, intendiamoci) può portare importanti cambiamenti nei sintomi e nell’estetica.

Per un piano alimentare mirato su questa “forma”, ti rimando alla mia guida “Nutrirsi in menopausa”.

 

Forma #3: il problema dei glutei

La FORMA N 3 è caratterizzata da un aumento del grasso molto significativo nella zona dei glutei.

L’aumento del grasso sui glutei (oltre che sul viso e sull’addome) è causato principalmente da un alto livello di estradiolo, un estrogeno che tende a calare molto meno rispetto agli altri.

A causa di questo assetto ormonale, sono donne maggiormente predisposte al diabete ma anche allo sviluppo di tumore al seno.

 

Forma n 3: cosa fare

Anche la FORMA N 3 ha problemi nella corretta gestione degli zuccheri: anche senza avere alcun diabete, si può spesso notare come la glicemia tenda a portarsi verso i limiti superiori (ad esempio hanno 90 quando il limite è 100).

Di conseguenza, anche per loro è valido il consiglio che ho dato per la forma n 1, cioè di assumere il più possibile alimenti a basso carico glicemico, ovvero alimenti che facciano alzare poco la glicemia.

Trovi una tabella del carico glicemico degli alimenti QUI.

Inoltre, queste donne devono limitare il consumo di latte e non abbondare con le carni, che potrebbero costituire un fattore di nutrimento per le cellule tumorali.

Per un piano alimentare mirato su questa “forma”, ti rimando alla mia guida “Nutrirsi in menopausa”.

 

Forma #4: la più fortunata

La FORMA N. 4 è quella delle donne che non vedono un importante aumento di peso dopo la menopausa, anche se il girovita tende ad allargarsi comunque (ma un po’ è normale, dai!).

Le gambe, gli arti superiori ed il viso si mantengono relativamente snelli.

Il problema maggiore di queste donne è la coagulazione: tendono ad avere un sangue più denso, che si aggrega più facilmente.

Questa loro caratteristica le rende più predisposte allo sviluppo di trombosi e di disturbi cardiocircolatori in genere.

 

Forma n 4, cosa fare

Il consiglio principale che si può dare a queste donne è quello di limitare gli alimenti che contengono molta Vitamina K.

La vitamina K è un aggregante naturale: avendo loro una coagulazione del sangue già elevata, non vogliamo certo che aumenti ulteriormente.

Gli alimenti più ricchi di vitamina K (quindi da evitare) sono:

  • le crucifere (broccoli, cavolo, cavolini di Bruxelles, verza)
  • i ceci
  • la soia
  • il fegato di maiale
  • le uova

Anche qui, per un piano alimentare mirato su questa “forma”, consulta “Nutrirsi in menopausa”.

 

CONCLUSIONE

La menopausa non è uguale per tutte.

Per qualcuna è un periodo privo di significative variazioni, per qualcun’altra rappresenta un vero e proprio supplizio di sintomi ed una disfatta estetica.

I cambiamenti che la menopausa ti induce li puoi contrastare: sicuramente non è facile e richiede impegno, ma è una cosa che si può fare.

Alcuni consigli su come contrastare questi cambiamenti li hai trovati in questo articolo: per approfondire l’argomento, ti rimando alla mia guida “Nutrirsi in menopausa”.

Nutrirsi in menopausa” è una guida interattiva che contiene una serie di test per capire appieno il tuo profilo ormonale e darti dei consigli mirati: inoltre, fornisco consigli per tutte le situazioni che ti puoi trovare ad affrontare (osteoporosi, difficoltà uro-genitali ecc).

Clicca sull’immagine qui sotto per scoprire la guida, e se hai bisogno scrivimi dalla pagina contatti o lascia un commento qui sotto!

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Marcello Chiapponi

Fisioterapista, trainer e responsabile del sito

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Annalisa Caravaggi

Ciao, sono Annalisa Caravaggi, la nutrizionista di L'Altra Riabilitazione.it

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